Caccia al Bigfoot, questa volta nelle foreste del New Mexico. Un team di biologi e ricercatori è andato sul luogo di un avvistamento, per verificarne l’attendibilità. Studiando i filmati, si sono convinti che si tratti di una prova genuina dell’esistenza di questa presunta specie di ominidi tanto sfuggenti ed evasivi.
I membri del Bigfoot Field Researchers Organization hanno voluto controllare di persona, sul campo, il video realizzato con una telecamera ad immagine termica da un gruppo di studenti: il filmato, che risale al 2011, mostrava tra le fronde delle Jemez Mountains un corpo leggermente incurvato e apparentemente alto più di 2 metri. Il giovane che ha ripreso la scena ha assicurato che quella zona isolata era deserta, quella notte.
“Non c’erano campeggiatori, nessun sentiero per fare delle escursioni”, si legge sul video. “Non c’erano tracce di orsi, alci o cervi.” Nè si poteva trattare di una roccia o di un albero, perchè la termocamera ad infrarossi riprende ed evidenza ciò che emette calore, proprio come fa un corpo vivo. La sagoma risulta bianca e spicca tra tronchi e rami invece di color grigio scuro- evidentemente, molto più freddi.
In aggiunta, a poca distanza da qui, gli studenti hanno anche individuato e fotografato una grande impronta di piede nella neve. Ma mentre quest’ultima immagine viene presa con beneficio di inventario dai ricercatori, il video notturno sembra essere più convincente. Per tentare di identificare cosa sia davvero finito nell’obiettivo della telecamera, uno degli studiosi si è collocato nella stessa identica posizione.
Il confronto tra le due immagini dimostra che la creatura ripresa nel 2011 era decisamente più alta e più massiccia. “Sono dettagli curiosi, non vere e proprie prove– ha detto al programma di Animal Planet “Finding Bigfoot” Cliff Barackman, colui che ha analizzato il filmato- ma la sequenza sembra probabilmente reale“.
Più scettica un’ altra dei componenti del team, la biologa Ranae Holland. “Ci sono tre ragazzi di una scuola superiore che fanno un campo-studi, vedono qualcosa sulla collina e per caso hanno con sè una videocamera con la quale fanno le riprese. Mi suona tutto un po’ strano“, ha detto. Insomma: troppo bello per essere vero… Ma questa sagoma nella notte non è l’unica testimonianza in merito alla presenza di creature selvatiche dall’aspetto umano in New Mexico.
Durante la loro campagna di ricerche, i membri del Bigfoot Field Researchers Organization hanno incontrato i residenti della zona. Ognuno aveva una storia- di prima o seconda mano- da raccontare. Come una donna che con le lacrime agli occhi ha ricordato la sua personale esperienza a tu per tu con uno di quegli esseri. “Mi sono svegliata nel cuore della notte e mi sono alzata dal letto. La mia finestra dà sulla strada e c’era qualcuno dietro al vetro. Era senza collo“, ha detto.
E non sono solo fantasie recenti. Da queste parti- come in tutto il resto del Nord America- da secoli si parla di creature alte, coperte di peli e somiglianti ad un essere umano. Succedeva già 400 anni fa. Nelle tradizioni dei Nativi Americani comparivano questi strani abitanti del bosco, grandi come orsi, ma capaci di camminare su due zampe. Le loro descrizioni sono straordinariamente simili a quelle odierne.
SABRINA PIERAGOSTINI
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