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Gli Ufo e la Germania: trovati gli X-file tedeschi negli Archivi federali

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Anche la Germania ha i suoi X-file. Nonostante per decenni il Governo abbia sempre sostenuto di non aver mai avuto il minimo interesse ad investigare sugli Oggetti Volanti Non Identificati, si scopre invece che i servizi segreti dell’allora Repubblica Federale tedesca, negli anni della Guerra fredda, se ne interessarono eccome… A rendere pubblica l’esistenza di quei documenti redatti dal Bundesnachrichtendienst è stato Andreas Mueller, editore del blog Grenzwissenschaft-aktuell, che si occupa di argomenti di frontiera.

IL DOSSIER SUGLI UFO TEDESCHI CONSERVATO NEL BUNDESARCHIV, NELLE FOTO DIFFUSE DAL SITO GRE-WI

Anche l’ex ministro degli Interni Wolfgang Schäuble, nel 2008, ad una precisa domanda sugli Ufo, aveva ribadito la posizione assunta da tutti i suoi predecessori. “Non conosco agenzie, istituzioni oppure organi che investighino sugli avvistamenti di oggetti volanti sconosciuti, i cosiddetti Ufo. Inoltre non mi risulta che sia mai esistito un progetto del genere a livello ufficiale.” Schäuble mentiva o non ne sapeva proprio niente?

Mueller ha scovato un dossier, prodotto dagli 007 di Bonn- capitale occidentale ai tempi delle due Germanie: 67 pagine dal titolo chiarissimo, “Ufo”. Gli argomenti trattati in questo fascicolo sono gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati lungo il confine della Repubblica Federale con la DDR e la Cecoslovacchia. Gli X-files sono conservati presso il Bundesarchiv- l’Archivio federale– nella città di Coblenza e sono sottoposti ad embargo: non potrebbero essere resi pubblici fino al 2021, in virtù di una legge.

Tuttavia- spiega il sito-  è possibile domandare l’accesso anticipato. E se qualcuno ottiene il permesso di visionare un dossier, anche altri richiedenti- in seguito- ne possono usufruire. Esattamente quello che è successo per questi faldoni, già aperti in passato alla lettura nelle parti relative ad altre informazioni sugli ex confini tra Germania Ovest e Germania Est. Così l’intera documentazione- incluso il capitolo dedicato agli Ufo- può essere liberamente consultato. Peccato, però, che questa informazione non sia mai stata data ufficialmente e così i file risultavano ancora classificati. Nessuno si era preso la briga di andare a verificare. Fino ad oggi, almeno.

 

L'ARCHIVIO FEDERALE DI COBLENZA

I documenti in questione non avevano ovviamente come scopo lo studio delle astronavi aliene, ma erano finalizzati al controllo dei Paesi del Patto di Versavia e dell’Urss: strani oggetti in movimento nel cielo potevano rivelarsi armi nemiche o strumenti di spionaggio. Per questo motivo sono poche le segnalazioni da parte di comuni cittadini: quasi tutte provengono invece da guardie di frontiera e pattuglie al confine.

 Molti di questi avvistamenti possono facilmente essere spiegati come droni o palloni sonda: le descrizioni spesso collimano, ad esempio, con il velivolo “Tupolev M-141” usato dai sovietici. Ma alcuni episodi segnalati sfuggono a questa casistica, non soltanto per le caratteristiche insolite degli oggetti osservati, ma anche per la difficoltà o l’impossibilità- da parte delle autorità preposte- di capirne la reale natura, almeno per quanto viene detto in questi rapporti.

Il caso più interessante venne segnalato da quattro funzionari nel 1986 sull’isola di Fehmarn,  nel land Schleswig-Holstein, di fronte alla Danimarca. Ecco cosa dicono i documenti del Bundesnachrichtendienst: “Nel primo mattino del 26.08.1986, tra le 3 e le 3,30, tre agenti della Guardia di Confine di Puttgarden, che stavano facendo il turno di notte, dalla finestra del loro ufficio hanno notato un oggetto volante che viaggiava a bassa velocità in direzione dell’imbarco  dei traghetti. Nello stesso momento, questo velivolo è stato visto anche da un doganiere dal parcheggio del molo, a circa 300 metri di distanza.”

Il rapporto prosegue con l’elenco di una serie di circostanze verificate dall’autore dell’indagine tramite approfonditi interrogatori. Le versioni dei testimoni coincidono e portano ad affermare che quell’oggetto volante non identificato si era avvicinato ad una velocità bassa, comunque inferiore a quella di un normale aereo, arrivando da ovest, e ad un’altezza di 50-60 metri. Non appena giunto sulla porto di Puttgarden, aveva ridotto ulteriormente la velocità fino quasi a fermarsi, rimanendo sospeso in aria.

LE FOTOCOPIE DELLE 67 PAGINE REDATTE DALL'INTELLIGENCE TEDESCA

Durante l’avvistamento, gli agenti di frontiera sentirono un suono che essi descrivevano come un “ronzio relativamente silenzioso”, paragonabile a quello di una turbina. Ma nessuno fu in grado di descrivere dimensione, forma e colore dell’oggetto misterioso. Non solo perchè era buio, ma anche perchè esso emetteva una luce accecante che rendeva impossibile osservarlo nel dettaglio. Anzi, un agente ipotizzava che l’intensa illuminazione fosse un’espediente per impedirne l’identificazione, visto che quelle non erano nè luci di navigazione nè  proiettori, dato che non emettevano fasci luminosi diretti verso il basso.

Dopo essersi pressochè fermato proprio di fronte all’ imbarco di Puttgarden, l’oggetto aveva poi proseguito la sua rotta in direzione est, passando sopra la stazione della Guardia Costiera a Marienleuchte. In seguito, i vari tentativi dell’investigatore di verificare questi racconti con altre fonti erano falliti, malgrado le sue richieste alle caserme distribuite sull’isola, agli addetti alla sicurezza dei traghetti, alle compagnie di navigazione e persino alla polizia danese.

Ma anche se i testimoni escludevano la possibilità che si fosse trattato di un aeroplano o di un altro velivolo convenzionale, il rapporto sosteneva che ci fosse un legame con l’avvistamento di un presunto elicottero sovietico sulla città di Lubecca, registrato – secondo la stampa locale- quella stessa mattina, verso le 7 (quindi circa 4 ore più tardi) . Sulla base di questa ipotesi vennero svolte altre indagini che però non portarono ad alcun risultato.

Al di là dalla spiegazione che gli ufologi potranno dare di questo e di altri avvistamenti contenuti in quelle 67 pagine,  la scoperta di questi X-file ha comunque importanza proprio perchè essi contraddicono in toto la posizione ufficiale da sempre tenuta dal governo tedesco. L’affermazione che mai enti, ministeri, organizzazioni, istituzioni militari o servizi segreti si siano interessati dell’argomento Ufo risulta- alla luce di questi documenti- palesemente falsa.

LA SCRITTA:"PER FAVORE, CERCARE UNA PROCEDURA UFO!"

Inoltre, l’esistenza di questi dossier compilati dall’ Intelligence tedesca dà maggior forza alla valutazione espressa dal Wissenschaftliche Dienste (il Servizio di Ricerca Scientifica,  un organo indipendente in seno al parlamento di Berlino) in merito alla posizione del Governo sulla questione aliena e sugli ipotetici visitatori extraterrestri. “Il fatto che sia la Gran Bretagna che la Francia, oltre a molte altre Nazioni, si siano occupate degli Ufo e delle forme di vita aliena e abbiano pubblicamente confermato il loro interesse pubblicando persino online i loro file precedentemente classificati, suggerisce che anche le agenzie della Germania e i suoi ministeri federali siano stati coinvolti in questi problemi.”

Le pagine di quegli X-file lo provano. E dimostrano che sono esistiti precisi meccanismi utilizzati per investigare sugli avvistamenti di oggetti volanti non identificati da parte sia di civili sia di personale militare o di polizia. Ad esempio, un rapporto è contrassegnato dalla scritta aggiunta a mano “per favore, creare una procedura Ufo”. Altri invece indicano che venne chiesta l’assistenza legale ed amministrativa per ulteriori investigazioni e non soltanto ad altre unità militari, ma allo stesso Ministero degli Interni che dunque non poteva non sapere. L’interrogativo che ci ponevamo prima su Wolfang Schäuble- bugiardo o male informato?- ha un’evidente  risposta.

SABRINA PIERAGOSTINI

 

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