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La misteriosa musica di Apollo 10

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Una musica ultraterrena, ma niente affatto celestiale. Piuttosto, dissonante e un po’ inquietante. A sentirla, furono i tre astronauti di Apollo 10, mentre erano in orbita attorno alla Luna. La missione- passata alla storia solo per essere stata propedeutica a quella che da lì a due mesi avrebbe portato il primo Uomo a calpestare il suolo lunare- fu segnata da questo episodio misterioso, rimasto segreto a lungo.

L'EQUIPAGGIO DI APOLLO 10

L’EQUIPAGGIO DI APOLLO 10

Adesso il segreto si è interamente svelato. L’anomala musica dell’Apollo 10 è stata fatta ascoltare in una puntata della terza edizione di “NASA’s Unexplained Files” ( “I dossier non spiegati della NASA”), il programma di Science Channel trasmesso anche in Italia. Così, il pubblico americano ha potuto conoscere quanto sperimentarono quasi 47 anni fa Thomas Stafford, John Young ed Eugene Cernan .

Il quel giorno del lontano maggio 1969, i tre erano entrati nell’orbita lunare e si trovavano sopra la faccia nascosta della Luna, quella che dalla Terra non possiamo mai vedere. Per oltre un’ora, mentre sorvolavano il “dark side” del nostro satellite, erano completamente isolati: non potevano comunicare con il Comando Missione né ricevere dalla base alcuna informazione. Proprio in questa situazione di perfetto silenzio radio, nelle loro cuffie iniziarono a sentire quei suoni stranissimi.

“Sembra un qualche tipo di musica spaziale, vero? Lo sentite, quel fischio?”, chiedeva uno di loro ai compagni. Un altro confermava: “Sì… fa ‘uuuuuuuuuu’…”. E ancora “ Be’, davvero non so cosa diavolo sia… di sicuro,  una musica strana”. L’equipaggio, decisamente sorpreso, rimase in ascolto per quasi un’ora quando all’improvviso tornò il silenzio. E a quel punto, si interrogarono sul da farsi: tacere o raccontare, una volta atterrati, l’insolito concerto? “Incredibile, lo sai, amico? Dovremmo parlarne?” “Non lo so, dovremmo pensarci su”, si dicevano poco prima che le trasmissioni radio riprendessero regolarmente.

LA MISSIONE APOLLO 10 FU LANCIATA IL 18 MAGGIO 1969

LA MISSIONE APOLLO 10 FU LANCIATA IL 18 MAGGIO 1969

Alla fine, riferirono tutto: la NASA acquisì le registrazioni audio e video di quei lunghissimi minuti e i suoi tecnici  trascrissero quello che era inciso sui nastri. Poi, il dossier finì in archivio, dimenticato per quasi 40 anni. Nessuno parlò di quell’episodio, né gli astronauti coinvolti, né i colleghi che ne erano al corrente, né tanto meno i vertici dell’ente spaziale americano. Tutto fu come rimosso fino al 2008, quando quei tape sono riapparsi. Ma solo ora, abbiamo potuto ascoltarli.

Il programma di Science Channel,  nel ricostruire quanto accaduto a bordo dell’Apollo 10 con immagini d’epoca e con il filmato originale, tenta di dare una spiegazione intervistando alcuni esperti, come l’ex astronauta di Apollo 15 Al Worden, il giornalista-ufologo Nick Pope, l’astronomo Kevin Grazier. “L’equipaggio era abituato a sentire il genere di rumore che avrebbero dovuto sentire. La logica mi dice che se su quei nastri c’è registrato qualcosa, allora c’era qualcosa”, ha detto  ad esempio Worden.

Già, ma cosa? Da dove venivano quei suoni “dell’altro mondo”? Cosa può averli creati? Sappiamo che i pianeti– Terra inclusa- producono una specie di musica spaziale. Se ne è accorta la sonda Cassini, passando tra gli anelli di Saturno e registrando con i suoi recettori per onde radio e plasma una serie di toni ad una frequenza che l’orecchio umano non percepisce. Ma una volta debitamente abbassati, il risultato è stata una sorprendente sinfonia. A suonare quelle note spaziali, sarebbero le particelle caricate elettricamente in movimento attorno al grande pianeta. Per la Luna, però, questa spiegazione non regge. Il nostro satellite non ha un campo magnetico, non ha un’atmosfera.

LE DUE FACCE DELLA LUNA

LE DUE FACCE DELLA LUNA

Secondo il pilota del modulo di comando di Apollo 15, “abbiamo avuto numerosi episodi nei quali i ragazzi che volavano nello spazio vedevano e sentivano cose che non sapevano riconoscere e ci si può stupire di questo. Io ho una mente molto aperta su quello che potrebbe essere accaduto.”  In effetti, la storia dell’esplorazione spaziale del XX secolo è costellata da testimonianze al limite dell’ assurdo rilasciate da figure al di sopra di ogni sospetto: ingegneri aerospaziali, piloti sperimentali, astronauti. Le abbiamo ripercorse Pablo Ayo ed io nel nostro libro “Inchiesta UFO: quello che i Governi non dicono”.

Al Worden oltre non si sbilancia. Ufficialmente, a provocare quei suoni anomali sarebbe stata una interferenza tra il modulo lunare e il modulo di comando- la stessa spiegazione fu fornita anche a Michael Collins, pilota di Apollo 11, che sentì lo stesso rumore in cuffia. Eppure, per decenni l’ente spaziale ha preferito mantenere nascosta la notizia. Perchè? Una frase dell’ormai anziano ex astronauta la dice lunga. Ammette infatti: ”La NASA avrebbe trattenuto le informazioni, se lo avesse ritenuto nell’interesse del pubblico.”  Insomma, se non ci hanno detto nulla, lo hanno fatto per il nostro bene…

SABRINA PIERAGOSTINI

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