Buon compleanno CUN!

Misteriosi oggetti sospesi nel cielo delle principali città del mondo. Una linguista chiamata ad interpretare i segni con i quali sembrano voler comunicare le altrettanto misteriose creature che hanno pilotato fino alla Terra quelle enormi astronavi. Inizia così “Arrival”, l’ultimo film che porta sul grande schermo il tema del contatto ravvicinato con entità di altri mondi. La pellicola, presentata all’ultimo Festival del Cinema di Venezia, è stata scelta dal CUN per festeggiare un compleanno importante.

UN'IMMAGINE DAL FILM "ARRIVAL"

UN’IMMAGINE DAL FILM “ARRIVAL”

Il 21 gennaio, il Centro Ufologico Nazionale compie infatti 50 anni. Per l’occasione, nei giorni scorsi ha invitato tutti gli appassionati  alla proiezione, in anteprima, di “Arrival”  nella sala Anica di Roma. Mezzo secolo è un traguardo di tutto rispetto, specie per un’associazione nata per iniziativa di un gruppo di amici affascinati da quello strano fenomeno conosciuto in tutto il mondo come UFO. Tra i fondatori, anche Roberto Pinotti, decano della ricerca ufologica in Italia e attuale segretario del CUN.

Durante il Convegno Nazionale di Clypeologia (allora si diceva così…) che si tenne a Torino il 26 settembre 1965, fu lanciata l’idea di realizzare la prima assemblea propositiva per un Centro Unico Nazionale che affrontasse la complessa questione degli Oggetti Volanti Non Identificati in modo serio, obiettivo e articolato. La costituzione legale dell’associazione risale per l’appunto al 1967. Da allora, il CUN (che ha poi assunto il nome attuale) è cresciuto ed è diventato un punto di riferimento per il settore della ricerca alternativa.

“Il CUN compie 50 anni ed è qualcosa di incredibile, perché siamo tra le 5 associazioni più antiche del pianeta ancora in attività, attività che non senza fatica ci ha portato a grandi traguardi”, ci ha detto il presidente Vladimiro Bibolotti. “Tra mille vicissitudini, siamo sempre riusciti a fare il nostro dovere, ovvero raccogliere i dati e  divulgare, anche in chiave scientifica, la fenomenologia degli UFO, organizzando convegni e gruppi di studio. Una cosa non semplice.”

L'INCONTRO PROMOSSO DAL CUN A ROMA IL 17 GENNAIO

L’INCONTRO PROMOSSO DAL CUN A ROMA IL 17 GENNAIO

“Anche perché-ha proseguito Bibolotti- ora ci troviamo di fronte ad un cambio di paradigma. Una volta parlare di Oggetti Volanti Non Identificati e di Extraterrestri era piuttosto complesso, specie in ambienti accademici. Adesso invece vediamo personaggi come Stephen Hawking , considerato il nuovo Einstein e uno dei massimi fisici viventi, dirsi in qualche modo preoccupato per l’arrivo degli Alieni. Quindi, evidentemente, il problema degli Ufo è stato ben digerito. Perché se arriveranno, non saranno a cavallo, ma useranno quegli oggetti che dal 1953 l’aeronautica militare americana definisce UFO.”

Bibolotti non nasconde poi il suo orgoglio per il lavoro di analisi e ricerca compiuto in questi decenni: “Siamo tra i pochi al mondo ad aver collezionato una imponente casistica, che parte dal 1901 e arriva fino ad oggi. Sono quasi 13 mila casi con tanto di faldoni, dossier e foto”.  Il CUN vanta un archivio ricchissimo, tutto informatizzato e a disposizione degli utenti. Per ogni anno, vengono indicati il numero di avvistamenti, il tipo, l’area geografica e così via. Ad esempio, nel 2016 in Italia sono stati osservati 111 oggetti o luci anomale. Un dato in crescita rispetto all’anno precedente, quando erano stati 94.

Secondo la valutazione di chi ha esaminato le segnalazioni, per almeno tre volte ad attirare l’attenzione sono stati dei semplici droni, non riconosciuti come tali dai testimoni oculari. Il 10% è invece spiegabile come lanterne cinesi. La maggior parte dei casi, circa il 70%, riguarda oggetti  o fenomeni ad una quota oltre i 150-200 metri. La regione a più alto tasso di avvistamenti, lo scorso anno,  è stata la Lombardia, seguita dalla Toscana.

IL LOGO PER IL 50ESIMO ANNIVERSARIO DEL CUN

IL LOGO PER IL 50ESIMO ANNIVERSARIO DEL CUN

Ma se si guardano i dati nel loro complesso, a partire dall’inizio del secolo scorso quando gli UFO erano ancora chiamati “ordigni”, in totale troviamo 8.848 oggetti osservati ad alte quote, 1453 a basse quote, 376 a terra, 369 Incontri Ravvicinati del 3° Tipo, 93 UFO a pelo d’acqua, 40 invece sotto il livello di mari o laghi e altri 1243 inseriti in altre varie tipologie. Mezzo secolo di ricerca, sì, ma il mistero è ancora fitto…

SABRINA PIERAGOSTINI

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