“Il Bigfoot esiste e lo proverò in tribunale”

La Columbia Britannica è stata citata in tribunale per le sue omissioni nel dovere di proteggere una specie selvatica: il Bigfoot. A depositare la richiesta per intraprendere la causa civile presso la Corte Suprema dello Stato canadese è stato Todd Standing, da anni impegnato nella ricerca di questo fantomatico Uomo Selvatico di cui si parla nelle leggende di tanti diversi popoli in giro per il mondo e che nel nord America viene spesso denominato con il nome “Sasquatch”. Anche se per ora non esiste alcuna dimostrazione della sua esistenza, Standing ha assicurato che nel corso del processo porterà prove fisiche, video e testimoni per dissipare ogni dubbio.

TODD STANDING, IL "CACCIATORE" DI BIGFOOT

TODD STANDING, IL “CACCIATORE” DI BIGFOOT

Raggiunto al telefono dai cronisti del “Vancouver Sun”, Standing ha raccontato di aver cercato invano, per oltre un anno, un avvocato disposto ad aiutarlo. Per questo, deluso e frustrato,  ha deciso ora di fare da solo, denunciando il comportamento del ministro dell’Ambiente e del Dipartimento Pesca e Animali selvatici perché non fanno nulla a tutela della creatura che vivrebbe nella Columbia Britannica quanto ad Alberta e nelle foreste degli Stati Uniti. Ha chiesto anche al governo che uno dei loro biologi lo accompagni, per tre mesi, nell’habitat tipico degli Sasquatch per verificare di persona.”Voglio solo che la verità venga fuori”, ha detto.

Dalla sua parte, dice, c’è anche Jeffrey Meldrum, professore dell’Università statale dell’Idaho. Ma soprattutto, ci sono impronte ed analisi su materiale genetico che dovrebbero dissipare tutti i dubbi e comprovare le sue affermazioni. “Questa è la nostra chance: abbiamo un solo colpo e lo dobbiamo usare bene”, ha dichiarato l’uomo, il cui scopo dichiarato è solo quello di proteggere la specie, a dir poco elusiva e poco disponibile a mettersi in mostra. I Bigfoot, dice Standing, sono tipi solitari, ma accettano le persone se capiscono che si possono fidare.

UNO DEGLI ESEMPLARI RIPRESI DA STANDING

UNO DEGLI ESEMPLARI RIPRESI DA STANDING

Queste certezze le ha sviluppate in anni di ricerche tra le foreste canadesi, a Golden Ears, Harrison Hot Springs, nell’area di Kootenay e vicino a Morley Creek. Proprio in queste zone, avrebbe più volte incrociato esemplari di Sasquatch. Eppure, Todd Standing- che ha studiato all’Università di Alberta- ha iniziato la sue ricerche con l’intenzione di dimostrare che questo primate in grado di camminare eretto non poteva esistere perché non aveva uno spazio adatto a lui nell’ecosistema del Nord America, ma poi si è dovuto ricredere di fronte all’evidenza.

Sul suo sito,  www.sylvanic.com, ha postato foto e video a riprova dei suoi incontri ravvicinati. Immagini che hanno, ovviamente, sollevato polemiche e contestazioni e che- vincolate dal copyright – non possono essere riprodotte. Il ricercatore, fra l’altro, non ha mai accettato di farle esaminare a periti ed esperti. Tuttavia,  i fotogrammi disponibili sul web sono stati sottoposti a più analisi e verifiche da parte di coloro che non credono all’esistenza del Bigfoot o alla buona fede di Standing. Una delle più accurate è stata condotta da Daniel Falconer, un mago degli effetti speciali  (per la Weta Workshop, ha creato i personaggi di film come l Signore degli Anelli, Lo Hobbit, Avatar, Le Cronache d Narnia e altri ancora) e l’ex detective Phil Poling, esperto di fotografia e scettico dichiarato.

L'ALTRO, PRESUNTO SASQUATCH

L’ALTRO PRESUNTO SASQUATCH

Lavorando insieme, Falconer e Poling hanno convenuto che le due creature riprese in due diverse circostanze da Todd Standing non sono reali. In un caso, ritengono che si tratti di una testa scolpita, inanimata, con caratteristiche anatomiche impossibili per un essere vivente reale, poi inserita nel video con un programma di computer grafica.Nel secondo caso, invece, ipotizzano persino che il modello usato per costruire il falso Sasquacht sia stato il medesimo Standing ed evidenziano la somiglianza nella forma della bocca e delle guance tra lui e l’ominide immortalato nel filmato. La sentenza finale è senza appello: i video sono delle bufale.

Inclini a pensare ad un inganno sono anche molti dei sostenitori del Bigfoot, come ad esempio i membri del Team Sasquatchin’ USA, che hanno preso le distanze dal canadese sul loro blog. Anche per loro, i due esemplari presentati da Standing come dimostrazione dell’esistenza dell’ Uomo Selvatico sono palesemente dei falsi. Chissà se sono queste le prove filmate che Standing ha promesso di portare in tribunale. Ma è improbabile che la corte accetti la sua richiesta. Ai giornalisti che gli domandavano informazioni sulla causa civile, il procuratore generale della Columbia Britannica, ridacchiando, ha risposto: “Non ne posso parlare, è top secret…”.

IL CONFRONTO TRA IL BIGFOOT E STANDING...

IL CONFRONTO TRA IL BIGFOOT E STANDING…

Nel frattempo, però, Standing ha lanciato su un canale pay-per-view il suo documentario (a pagamento) sul Bigfoot.”Sono dieci anni che ci lavoro, il filmato è una prova”, ha detto, smentendo di aver tratto beneficio dalla pubblicità legata alla causa civile che ha intentato. E nel frattempo, a quanto pare, continua ad organizzare tour di una settimana nelle foreste canadesi per chi vuole vivere “avventure mozzafiato” alla ricerca degli Sasquatch al modico prezzo di 4800 dollari. Insomma, comunque vada, per Todd Standing è già un successo…

SABRINA PIERAGOSTINI

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