Gli UFO e la vita aliena il 15 novembre a “Figli delle Stelle”

Nella nostra galassia ci sono almeno 300 milioni di mondi potenzialmente abitabili, ovvero mondi rocciosi, con un’atmosfera e dotati di acqua superficiale. Molti potrebbero trovarsi nelle nostre vicinanze- in termini astronomici- tra i 20 e i 30 anni luce. Un numero enorme, eppure estremamente prudente e calcolato al ribasso, ipotizzando che solo il 7% delle stelle simili al Sole ospitino pianeti del genere. La stima è stata ricavata da un team di ricerca della NASA sulla base dei dati raccolti in nove anni di onorata attività da Kepler, ormai in pensione.

NELLA VIA LATTEA, CI SONO ALMENO 300 MILIONI DI MONDI ABITABILI

NELLA VIA LATTEA, CI SONO ALMENO 300 MILIONI DI MONDI ABITABILI

In quei nove anni, il telescopio spaziale ha ampiamente dimostrato che nella Via Lattea esistono più mondi che stelle. «Keplero ci aveva già detto che c’erano miliardi di pianeti, ma ora sappiamo che per una buona parte essi potrebbero essere rocciosi e abitabili», ha detto l’autore principale dello studio, Steve Bryson, ricercatore presso l’Ames Research Center. «Sebbene questo risultato sia ben lungi dall’essere un valore finale e l’acqua sulla superficie di un pianeta sia solo uno dei tanti fattori in grado di  sostenere la vita, è estremamente eccitante aver calcolato che questi mondi sono così comuni con così alta sicurezza e precisione».

Gli astrofisici hanno preso in esame gli esopianeti con un raggio pari a 0,5/1,5 volte quello della Terra, concentrandosi su quelli molto probabilmente rocciosi e in orbita attorno a stelle come la nostra per età, dimensioni e temperatura (fino a circa 1.500 gradi Fahrenheit) utilizzando la mappa stellare  realizzata dal satellite GAIA, dell’Agenzia Spaziale Europea. Questa nuova analisi, infatti, per la prima volta considera anche la relazione tra il tipo di luce emessa da un astro e quella assorbita da un pianeta, per stabilire la possibilità che esso possa mantenere l’acqua allo stato liquido e supportare la vita. I candidati sarebbero 300 milioni nel peggiore dei casi. Ipotizzando però  un tasso del 50% oppure, ancora più ottimisticamente, del 75%, i mondi potenzialmente abitabili diventerebbero miliardi.

LA VIA LETTEA SAREBBE PIENA DI PIANETI SIMILI ALLA TERRA

LA NOSTRA GALASSIA SAREBBE PIENA DI PIANETI SIMILI ALLA TERRA

Senza dimenticare, poi, che queste stime riguardano solo le stelle simili al Sole e non le nane rosse-molto più diffuse statisticamente nel cosmo- e solo la Via Lattea- una tra milioni di miliardi di galassie dell’infinito universo. Cifre da capogiro, che un po’ ci disorientano, ma che dovrebbero anche farci sentire meno soli…Perché di fronte a numeri così stratosferici, seguiti da così tanti zeri da non riuscire nemmeno a scriverli tutti, l’idea di essere l’unica civiltà dello spazio diventa sempre più difficile da sostenere. Anzi, molto probabilmente non siamo neanche quella più evoluta. Un’ipotesi di lavoro per molti scienziati, una certezza acquisita per altri ricercatori convinti che le prove siano sotto i nostri occhi e già da parecchio tempo. Come ritiene l’antropologo Go Han, docente all’Università Hanyang di Seul, in Corea del Sud.

«Mentre il legame tra fenomeni aerei non identificati o oggetti volanti non identificati (UAP o UFO) e l’esistenza di vita aliena è stato a lungo screditato come pseudoscienza, recentemente è emerso un numero crescente di rivelazioni e rapporti governativi sugli UFO e sui loro testimoni che sfidano questa affermazione. Tuttavia, è spesso difficile credere alla possibilità di visitatori alieni», ha scritto il professore nell’abstract del suo articolo “Aliens and Unidentified Aerial Phenomena” dello scorso maggio nel quale ha considerato una serie di testimonianze ritenute affidabili perché «soddisfano criteri specifici, come testimonianze di terze parti, storie coerenti, prove fisiche, test del poligrafo e indagini governative di follow-up».

JGO HAN INTERVERRÀ ALL'EVENTO "UFO: BACK TO THE FUTURE"

GO HAN INTERVERRÀ ALL’EVENTO “UFO: BACK TO THE FUTURE”

Il docente sudcoreano ha così esaminato i resoconti dei piloti da 80 anni a questa parte ma anche i racconti di storici vissuti prima dell’Era del Volo, oltre ovviamente ai rapporti ufficiali dei Governi, arrivando a questa conclusione: «Le principali somiglianze tra gli avvistamenti UFO e la loro lunga e continua storia registrata da testimoni con credenziali supportano la probabilità di visitatori alieni. La conferma di forme di vita aliene può influire sulla comprensione dell’umanità riguardo il suo posto nell’universo».  Lo studio di Go Han verrà presentato il 15 novembre 2020 nel corso dell’ 8°Meeting Internazionale “Figli delle Stelle”, quest’anno in un’edizione senza precedenti.

Innanzitutto, si svolgerà in contemporanea con il XXI Congresso Ufologico Internazionale di Firenze promosso dal Gruppo Accademico Ufologico di Scandicci. L’evento, poi, dal titolo “UFO: Back to the Future” , sarà in italiano, inglese e spagnolo e verrà trasmesso in live streaming sul canale del GAUS. Per seguirlo in diretta web in italiano, il link è: https://www.youtube.com/watch?v=XK4wotldqyI&feature=youtu.be   Per la versione in lingua inglese e spagnola, il link è: https://www.youtube.com/watch?v=hAi97XCnN0Y&feature=youtu.be  Oltre al docente di Seul, all’evento hanno aderito anche altri grandi nomi del mondo accademico e della ricerca alternativa.

APPUNTSMENTO DOMENICA 15 NOVEMBRE CON "UFO: BACK TO THE FUTURE"

APPUNTAMENTO DOMENICA 15 NOVEMBRE CON “UFO: BACK TO THE FUTURE”

Ospiti d’onore, il fisico teorico americano Jack Sarfatti e l’ex segretario del CEFAA cileno Jose Lay. A completare il quadro, l’antropologo biologico del Montana Michael Masters; il contattista peruviano Ricardo Gonzalez; gli ufologi Philip Mantle (Gran Bretagna) e Nicolaj Subbotin (Russia), la giornalista Sabrina Pieragostini. A condurre e a tradurre, Filippo Sarpa. Il pubblico potrà rivolgere domande agli ospiti alla fine dei loro interventi: per sapere come fare, ma anche per conoscere l’intero programma, contribuire con una donazione volontaria o avere altre informazioni, basta andare sul sito online del GAUS. Appuntamento dunque online, domenica 15 novembre dalle 9:30…Il conto alla rovescia è partito, vi aspettiamo!

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