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Potrebbe essersi già svolta, forse avrà luogo nelle prossime ore. Poco cambia. Della segretissima riunione al Congresso avente come tema gli UFO – o meglio, i dettagli classificati del programma illegale  di retro ingegneria basato sul recupero di velivoli non umani e dei loro occupanti, programma rivelato da David Grusch- non sapremo mai niente. All’incontro, che secondo fonti diverse sarebbe stato fissato per martedì 9 gennaio oppure per venerdì 12, è prevista la presenza di Thomas Monheim, Ispettore Generale della Comunità di Intelligence (ICIG la sigla in inglese) al quale la Commissione di Supervisione della Camera ha chiesto di comunicare tutte le informazioni (da lui prese in serissima considerazione) ricevute da Grusch nella primavera 2022 e solo molto parzialmente rese pubbliche dall’ex agente segreto della National Geospatial-Intelligence Agency nel giugno dello scorso anno con un’intervista-bomba al giornalista Ross Coulthart per l’emittente News Nation e poi, a luglio, durante un’audizione al Congresso.

LA "TALPA" DEL PENTAGONO, DAVID GRUSCH

LA “TALPA” DEL PENTAGONO, DAVID GRUSCH

Luogo del meeting top secret, una “sensitive compartmented information facility”, vale a dire una struttura simile al caveau di una banca: una stanza blindata e super-sicura, usata al Campidoglio quando vengono trattati argomenti altamente riservati, per impedire fughe di notizie. Ma non è soltanto per questo che non conosceremo mai i contenuti di quel colloquio tra Monheim e i politici che fanno parte del comitato parlamentare. A detta di un funzionario, pratico delle procedure standard seguite dall’Ufficio dell’ICIG, i dati richiesti non possono essere condivisi. «L’ispettore generale, quando va a parlare con la Commissione Supervisione, fa in modo di far credere che stia dando loro informazioni, ma in sostanza non dice niente», ha infatti spiegato la fonte anonima al quotidiano britannico Daily Mail. Il motivo è semplice: non è quella la sede adatta, perché i componenti di quella commissione non hanno l’autorizzazione (la cosiddetta “clearance”) per conoscere file classificati. «Lo statuto della Camera non consente loro questo genere di informazioni, riservate solo alle Commissioni per i Servizi Segreti della Camera e del Senato. Non mi aspetto che esca qualcosa da questo incontro. Mi immagino- ma potrei sbagliarmi- che i membri di quel comitato faranno una conferenza stampa per dire che è pazzesco non aver avuto accesso a quei dati», ha detto al giornale.

L'ISPETTORE GENERALE MONHEIM

L’ISPETTORE GENERALE THOMAS MONHEIM

Ma se i vertici dell’Intelligence americana insistono nella loro politica di segretezza, supportati dalla maggioranza del Congresso (che ha appena bocciato l’emendamento che avrebbe portato a una progressiva divulgazione di tutti i file sugli UFO in possesso delle agenzie governative), David Grusch invece moltiplica i suoi sforzi per coinvolgere quante più persone possibili in questa sua battaglia per la trasparenza. L’insider dell’ICIG ha detto che Grusch ha già trascorso molte ore- lontano da orecchie e occhi indiscreti- nelle commissioni per i Servizi Segreti, per spiegare tutto quello che sa. Ma non solo: di recente, ha partecipato a New York a un incontro molto riservato insieme a una sessantina di ospiti super selezionati: tra loro, funzionari sia della CIA che dell’FBI e imprenditori del settore tecnologico. A rivelarlo, anche questa volta, una fonte anonima con un post che è stato poi subito cancellato. Ma il Daily Mail ha verificato che la notizia è fondata: il meeting si è effettivamente svolto in un attico di New York che ospita mensilmente incontri del genere, promossi da un pezzo grosso di Wall Street- John D’Agostino, consigliere di Coinbase (una società quotata in borsa che gestisce una piattaforma di scambio di criptovalute) – e dal potente avvocato John Altorelli. Nonostante il divieto di fare immagini, sono state scattate due foto di nascosto nelle quali si intravede Grusch mentre parla davanti a un gruppo di persone.

GRUSCH MENTRE PARLA AL SUO PUBBLICO SELEZIONATO DI NEW YORK

GRUSCH MENTRE PARLA AL  PUBBLICO SELEZIONATO DI NEW YORK

Durante questa chiacchierata, la “talpa” del Pentagono ha condiviso nuovi dettagli su un velivolo non umano, a suo dire recuperato dal Governo di Washington, dalle caratteristiche sorprendenti: l’UFO era lungo 40 piedi – circa 12 metri- ma una volta entrati all’interno, avrebbe avuto le dimensioni “di un campo da calcio”. L’oggetto sarebbe in grado di manipolare sia lo spazio che il tempo, utilizzando un’energia sufficiente ad alimentare 70.000 case per un intero anno. Nei suoi interventi pubblici, Grusch ha più volte ripetuto che gli Stati Uniti sono entrati in possesso di questi misteriosi oggetti volanti fin dagli Anni Trenta, citando il caso italiano di Magenta, ma a New York ha aggiunto che in realtà anche prima di quella data Washington aveva recuperato degli UFO.  Inoltre, ha ribadito anche i crimini commessi dal governo americano per coprire a tutti i costi il segreto: dalle minacce di morte (come quelle che sostiene di aver ricevuto lui insieme ad altri colleghi della Task Force sugli UAP) a veri e propri omicidi, ma non è entrato nei dettagli. Inoltre, ha accennato alla possibilità che un avversario degli Stati Uniti sia pronto a rivelare l’esistenza di intelligenze non umane, per battere sul tempo l’America. Dopo la sua presentazione, gli sono state fatte varie domande, ad esempio quale aspetto abbiano gli Alieni. David Grusch, secondo la fonte anonima, avrebbe parlato dei classici Grigi, sottolineando però anche la possibilità che ci siano entità extra dimensionali.

UN'ALTRA IMMAGINE RUBATA AL MEETING NEWYORKESE

UN’ALTRA IMMAGINE RUBATA AL MEETING NEWYORKESE

Tra le varie informazioni rilasciate durante questa serata newyorkese, c’è anche l’ammissione che ai funzionari dell’Intelligence come lui coinvolti nelle indagini sugli UAP è stato spiegato come rintracciare questi oggetti sconosciuti nell’atmosfera, perché emetterebbero delle frequenze uniche che ne costituirebbero una sorta di “firma” facilmente riconoscibile. «Per quanto riguarda le mie sensazioni dopo averlo sentito parlare, non posso che essere d’accordo con lui», ha scritto il partecipante di quella riunione rimasto anonimo. «Grusch è estremamente intelligente, ha una memoria e una conoscenza quasi incredibile delle norme dell’Intelligence e di altre cose che hanno a che fare con gli UAP.  La mia opinione è che lui sia un vero esperto.  Quasi tutti se ne sono andati quella sera credendo pienamente a ciò che diceva o, per lo meno, pensando che LUI crede che ciò che dice sia la verità». La domanda è: perché dovrebbe mentire? Perché mai avrebbe dovuto inventarsi una storia del genere che lo ha esposto al ridicolo e a molteplici critiche, oltre ad aver determinato la fine della sua carriera? E non dimentichiamo che se fosse colpevole di false dichiarazioni, l’ex agente segreto rischierebbe molto: non solo una multa da 10 mila dollari, ma persino una condanna fino a 5 anni di prigione. E in America non scherzano.

LA MISTERIOSA SFERA IN VOLO SOPRA MOSUL, RIPRESA DA UN DRONE AMERICANO

LA MISTERIOSA SFERA, RIPRESA DA UN DRONE AMERICANO A MOSUL

Ma nelle ultime ore, a riaccendere polemiche e curiosità sul tema UAP è stato un nuovo video diffuso da Jeremy Corbell– il regista che spesso riceve confidenze da parte di funzionari governativi e personale militare e ne pubblica le immagini stupefacenti. Ad esempio, per primo ha mostrato su internet il filmato che mostra alcuni oggetti di forma triangolare “sciamare” ripetutamente sopra una portaerei statunitense. E sempre lui ha diffuso le foto dell’oggetto sferico trans medium (in grado cioè di muoversi indifferentemente nell’acqua, in atmosfera e nello spazio) che è poi scomparso sprofondando nell’oceano o la clip nella quale un’altra sfera apparentemente metallica vola indisturbata sopra Mosul. Anche l’ultimo video clamoroso proviene dall’Iraq ed è stato ripreso con telecamere termiche e agli infrarossi. Questa volta, però, a girare nei cieli iracheni- proprio sopra una struttura militare americana- è qualcosa mai visto prima: sembra infatti avere delle protuberanze nella parte inferiore, simili a tentacoli. Ecco perché è stato subito soprannominato l’“UFO-Medusa” (Jellyfish UFO in inglese).

LO STRANO UAP IN VOLO SOPRA L'IRAQ

LO STRANO UAP IN VOLO SOPRA L’IRAQ

Le immagini non sono molto nitide, ma si vede chiaramente il velivolo mutare più volte colore, da nero a bianco- segno di un repentino cambiamento di temperatura- diventando per alcuni istanti quasi invisibile. Secondo i testimoni oculari che hanno parlato con Corbell, in qualche modo l’oggetto ha impedito alle telecamere di metterlo bene a fuoco, interferendo con la loro attività. Bè, chi ha mai visto una medusa volare? Ma non basta. L’UFO a un certo punto si è immerso in acqua per riemergere 17 minuti dopo e scomparire rapidamente. Quindi si tratta di un altro oggetto trans-mediale dalla tecnologia misteriosa. E no, non si tratta di un fake, di un effetto speciale: questo filmato è uno dei tanti sui quali sta effettivamente indagando l’AARO, l’ufficio del Pentagono creato apposta per spiegare i troppi oggetti volanti non identificati, ma che finora ha spiegato ben poco.

UN INGRANDIMENTO DELL'UFO-MEDUSA

UN INGRANDIMENTO DELL’UFO-MEDUSA

Nel suo post su X (che una volta si chiamava Twitter), Corbell ha specificato che il video risale a una notte dell’ ottobre 2018 e ha spiegato cosi l’evento: «Un’incursione di un oggetto di origine sconosciuta è stata filmata in una base operativa congiunta degli Stati Uniti in Iraq. L’oggetto è stato designato UAP (fenomeno anomalo non identificato) ed è stato monitorato per un periodo permanente. L’oggetto si è mosso attraverso un’installazione militare sensibile e alla fine ha attraversato uno specchio d’acqua, dove ha attuato una discesa controllata immergendosi dentro. Dopo un periodo di osservazione di circa diciassette minuti, l’UAP è riemerso e si è lanciato a una velocità estrema, oltre il campo visivo della piattaforma di osservazione. L’origine, l’intento e la capacità del veicolo aereo anomalo rimangono sconosciuti. L’UAP ha mostrato una portanza positiva, senza i mezzi aerodinamici normalmente associati per portanza e spinta. Le tracce tipicamente associate alle manovre di propulsione osservate erano assenti.» Probabilmente il fisico Sean Kirkpatrick direbbe serafico che non ci sono dati sufficienti per fare ipotesi, eppure- anche in assenza di elementi in un senso o nell’altro- va comunque escluso che si tratti di tecnologia aliena. Ma Kirkpatrick da dicembre non è più direttore dell’AARO e adesso la patata bollente è passata nelle mani del suo successore Tim Phillips.

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