L’ex colonnello Nell:«Zero dubbi, gli Alieni interagiscono con noi»

La SALT iConnections di New York non ha deluso nemmeno quest’anno. Nel 2023, il Forum  dedicato all’innovazione e ai suoi effetti dirompenti su finanza, economia e geopolitica, aveva chiuso col botto ospitando il dottor Garry Nolan, illustre docente della Scuola di Medicina della Stanford University: il celebre immunologo,  senza battere ciglio, si era detto sicuro al 100 per cento dell’esistenza tra noi di entità non umane altamente tecnologiche e aveva anche accennato al suo ruolo nell’esaminare alcuni frammenti provenienti da probabili incidenti UFO. Pochi giorni fa,  a concludere l’ultima edizione della conferenza,  è stato un altro relatore di altissimo livello, il colonnello in congedo Karl Nell: con pari nonchalance, ha ribadito che non ci sono dubbi in merito alla realtà del contatto extraterrestre.

IL COLONNELLO IN CONGEDO KARL NELL

IL COLONNELLO IN CONGEDO KARL NELL

L’ospite previsto per l’intervista finale, condotta dall’imprenditore Alex Klokus (fondatore del fondo SALT), era in realtà David Grusch, la “gola profonda” che ha fatto tremare il Pentagono: nei mesi scorsi, aveva rivelato sotto giuramento prima all’Ispettore Generale della comunità di Intelligence degli Stati Uniti e poi davanti a una commissione del Congresso, che esiste un programma super-segreto di retro ingegneria. in corso da decenni, sui mezzi volanti di origine non umana recuperati dal governo di Washington in giro per il mondo. Ma quasi all’ultimo secondo, l’ex agente segreto ha dato forfait. La spiegazione ufficiale: un errore di programmazione. Come se Grusch non sapesse di essere già impegnato altrove per quel giorno… In ogni caso, gli organizzatori del Forum sono stati capaci di tirare fuori il coniglio dal cappello, rimpiazzando l’ospite di punta con un altro nome molto autorevole nel mondo dell’Intelligence a stelle e strisce: per l’appunto, l’ex colonnello Nell.

UN'IMMJAGINE DELL'INTERVISTA AL SALT ICONNECTIONS FORUM DI NEW YORK

UN’IMMAGINE DELL’INTERVISTA AL SALT ICONNECTIONS FORUM DI NEW YORK

Il suo curriculum è impressionante. Laureato in ingegneria elettrica, con due master in studi strategici e informatica, nell’esercito Nell ha ricoperto ruoli di comando via via sempre più importanti (ad esempio nello Space Command e nella DIA, la Defense Intelligence Agency), senza contare la sua lunga esperienza all’interno dell’Industria della Difesa (AT&T Bell Laboratories, Lockheed Missiles and Space Company, Northrop Grumman) e la sua partecipazione alla Task Force sugli UAP, sostituita dall’attuale AARO. Attualmente è Consigliere del Vice Capo di Stato Maggiore dell’Army Futures Command, il comando dell’esercito americano che si occupa  di innovazione e modernizzazione. Ecco, in estrema sintesi, il background di Nell. Quindi non può che stupire quello che ha affermato rispondendo alla prima domanda di Klokus: «Una forma di intelligenza non umana molto avanzata ha mai visitato la Terra?» L’ex ufficiale ha risposto serafico:«L’intelligenza non umana esiste, ha interagito con l’umanità.  Questa interazione non è recente ed è ancora in corso. Ci sono persone non elette all’interno del governo che ne sono consapevoli.» E quando l’intervistatore ha ribattuto: «Quanto è certo di questa sua affermazione?», Karl Nell ha replicato con due sole parole categoriche: «Zero dubbi»

QUESTO UAP È UN ESEMPIO DI INTELLIGENZE NON UMANE?

QUESTO UAP È UN ESEMPIO DI INTELLIGENZA NON UMANE?

Un’affermazione sicuramente coraggiosa. Molto piu vago è stato però quando ha spiegato da cosa nasca quella sua certezza assoluta. L’ex colonnello infatti ha citato alcuni nomi molto noti agli appassionati di ufologia come Paul Hellyer, che fu ministro della Difesa del Canada, o Haim Eshed– ex direttore della difesa spaziale israeliana- o ancora Chris Mellon, Luis Elizondo e David Grusch. Tutte personalità che per ruoli ricoperti e competenze acquisite non possono non sapere. Se affermano le stesse cose riguardo UFO e Alieni, allora deve essere vero. Infine,  per giustificare la sua personale convinzione, Nell ha parlato della vastità dell’universo, del numero gigantesco di pianeti e della rapidità con la quale la vita emerge e si sviluppa (“500 milioni di anni, un battito di ciglia a livello cosmico”, ha detto). Il SETI non ha ancora trovato traccia di altre civiltà solo perché cerca emissioni di energia che, sul nostro pianeta, sono prodotte dalle trasmissioni radio-tv o dai sistemi missilistici. «Ma sono tecnologie del passato, anche noi ormai stiamo utilizzando la fibra. E poi, una civiltà evoluta probabilmente non ha bisogno di difesa missilistica. Forse gli altri  non trasmettono segnali semplicemente perché sono già qui», ha chiosato.

L'ISRAELIANO HAIM ESHED

L’ISRAELIANO HAIM ESHED

Ma allora se la realtà aliena è cosi assodata, persino tra “le persone non elette all’interno del governo” (quindi, non i politici, ma ad esempio i funzionari delle varie agenzie di intelligence e i militari), perché non viene condivisa? Ovviamente, ha risposto Karl Nell, per il solito motivo di sicurezza nazionale, ma anche perché manca un progetto condiviso per traghettare l’umanità dalla totale ignoranza alla piena conoscenza: il passaggio tra queste condizioni stabili è decisamente instabile e potrebbe comportare effetti devastanti a livello sociale. Ecco perché nessun leader si vuole accollare la resposabilità. «Io ritengo però che l’umanità debba sapere per tre motivi. Il primo è di natura morale: il governo esiste grazie al popolo e la gente ha il diritto di conoscere com’è il mondo in cui vive», ha dichiarato l’illustre ospite. Secondo, ha spiegato, è preferibile un atteggiamento proattivo a uno reattivo, in modo da poter guidare la disclosure ed evitare le conseguenze peggiori. Terzo, la conoscenza di questa realtà porterà un avanzamento a livello globale di cui tutti beneficeranno.

LA RIVELAZIONE SUGLI UFO È GIÀ IN CORSO

LA RIVELAZIONE SUGLI UFO È GIÀ IN CORSO

Karl Nell, anche al forum di New York, ha quindi ribadito la sua opinione: la rivelazione sulla vera natura degli UFO (o UAP che dir si voglia) è inevitabile. Anzi, sta avvenendo già ora sotto i nostri occhi: è iniziata nel momento in cui il Pentagono ha ammesso che i cosiddetti “fenomeni aerei non identificati” sono reali. È tuttavia essenziale che essa proceda  in modo controllato e graduale, per evitare il collasso della nostra attuale società che si trova in un momento particolarmente delicato, tra conflitti, crisi diplomatiche e fratture apparentemente insanabili. Ma saremmo pronti ad accettare questo radicale cambio di prospettiva? Certo, la cultura popolare ci ha abituati all’idea che non siamo soli, ma -ha detto- «un conto è credere, un conto è sapere».  Infine, riguardo al rischio che un’intellgenza non umana evoluta possa essere pericolosa, ha un po’ glissato parlando di leggi universali ed evoluzione darwiniana. In sostanza, se i nostri visitatori non sono in competizione con noi per accaparrarsi le risorse del pianeta, possiamo stare tranquilli. Ma- ha sottolineato- pensare a una civiltà puramente altruista è un po’ ingenuo.

UNA CIVILTÀ EVOLUTA POTREBBE ESSERE UNA MINACCIA?

UNA CIVILTÀ NON UMANA EVOLUTA POTREBBE ESSERE UNA MINACCIA?

L’intervento di Karl Nell e le sue parole inequivocabili sull’interazione, tutt’ora in corso, con intelligenze extraterrestri hanno sollevato grande interesse e molte reazioni. Molteplici i commenti su X (l’ex Twitter), mentre su Linkedin Tim Gallaudet, contrammiraglio in congedo della US Navy ed ex vice direttore della NOAA (la National Oceanic and Atmospheric Administration) ha riassunto la sua chiacchierata a New York dicendo: «Il mio collega Karl Nell ha rilasciato un’intervista eccezionale alla recente conferenza SALT. L’ argomento erano gli UAP, precedentemente detti UFO, e ha affermato senza dubbio al 100% che il mondo riceve visite da intelligenze non umane di livello superiore (NHI). So che ha ragione con assoluta certezza. Bravo Karl!» Insomma, un altro importante esponente del mondo militare che conferma un rapporto esistente tra noi e altre forme di civiltà extraterrestri. Rapporto, tuttavia, che a livello ufficiale viene sempre smentito – basti pensare al sedicente rapporto definitivo sugli UAP prodotto dall’AARO per mano del suo ex direttore, il fisico Sean Kirkpatrick.

IL CONTRAMMIRAGLIO, ORA IN CONGEDO, TIM GALLAUDET

IL CONTRAMMIRAGLIO, ORA IN CONGEDO, TIM GALLAUDET

Questo, dunque, il quadro che ne risulta: esisterebbe una dicotomia all’interno del mondo del potere- che sia politico, industriale o militare- riguardo la tematica ET. Da una parte, c’è una componente maggioritaria che da sempre avrebbe optato per la consegna del silenzio e che si contrappone a un gruppo- meno numeroso, ma molto agguerrito- intenzionato, al contrario, a svelare un po’ alla volta, per non turbare troppo i precari equilibri esistenti, la presenza aliena. Entrambe le parti, dunque,   avrebbero la piena consapevolezza e conoscenza di una realtà sconvolgente. A differenziarli sarebbe solo il diverso tipo di approccio: a proprio uso e consumo, per conseguire brevetti tecnologici che producono ricchezza e vantaggi strategici, o per il bene dell’intera umanità.  A certi livelli, insomma, tutti saprebbero anche se pochi parlano. E coloro che lo fanno, tendono a condividere poche informazioni alla volta, centellinate con cura, per darci forse il tempo di digerirle e assimilarle bene prima di procedere con una nuova dose. Una goccia alla volta, però, si svuota il mare…

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