Avi Loeb, l’astrofisico che cerca gli UFO, super ospite a Torino

È un fisico teorico, specializzato in astrofisica e cosmologia. Ha guidato per oltre nove anni- un record finora imbattuto- il Dipartimento di Astronomia dell’Università di Harvard. È stato tra i consiglieri scientifici della Casa Bianca e ha ricoperto vari incarichi di prestigio a livello accademico. Ha lavorato su progetti all’avanguardia, come le vele solari per alimentare le future sonde spaziali. Ma il professor Avi Loeb è noto al grande pubblico soprattutto per le sue teorie in merito alla vita intelligente extraterrestre: secondo lui, potremmo essere già entrati in contatto con altre civiltà dello spazio senza essercene resi conto.

IL PROFESSORE DI HARVARD AVI LOEB

IL PROFESSORE DI HARVARD AVI LOEB

A convincerlo di questa possibilità è stato Oumuamua– il misterioso visitatore interstellare che ha attraversato il Sistema solare nell’autunno 2017. Per tutti gli altri studiosi, nient’altro che un corpo celeste insolitamente brillante, caratterizzato da una strana forma a sigaro e da una velocità superiore al normale. Cos’era? Hanno formulato varie ipotesi: si trattava di un gigantesco iceberg di idrogeno, oppure di una cometa oscura o meglio ancora di un planetesimo (cioè un’aggregazione di massa a partire dalla quale si formerebbero i pianeti) espulso dal suo sistema planetario. Non per Loeb, però. Nei suoi articoli scientifici, nei suoi libri, nelle varie interviste che ha rilasciato, ha avanzato una spiegazione del tutto diversa per quell’oggetto anomalo: sarebbe stato un relitto spaziale, costruito e inviato -chissà quanto tempo fa- da una civiltà aliena per esplorare il cosmo. Insomma, il prodotto di un’antica tecnologia non umana.

LUNGO E AFFUSOLATO: QUESTA LA FORMA DI OUMUAMUA

LUNGO E AFFUSOLATO: QUESTA LA FORMA PRESUNTA DI OUMUAMUA

E neppure l’unico, a suo avviso. Nell’estate 2023, ha infatti guidato una spedizione per andare a vedere cosa restava nell’Oceano Pacifico di IM1, un meteorite precipitato al largo della Papua Nuova Guinea nel 2014. Un altro oggetto misterioso, anch’esso forse di natura interstellare. E in effetti, qualcosa ha trovato: una cinquantina di minuscole sfere metalliche magnetiche, del diametro di circa mezzo millimetro, giacevano sul fondale oceanico proprio nel punto del presunto impatto. Secondo Avi Loeb, la loro composizione risulterebbe diversa da qualsiasi altro materiale presente nel sistema solare e da quello che ci si aspetterebbe di vedere in un asteroide. Sembrerebbero infatti composte da una lega di titanio e acciaio, molto più resistente rispetto al ferro che si trova di solito nei meteoriti. Anche se le sferule devono essere ancora sottoposte ad altri test prima del responso definitivo, l’astrofisico di Harvard sostiene  che quei piccolissimi frammenti non solo arrivano da un altro sistema solare, ma potrebbero anche essere una prova dell’esistenza di una tecnologia extraterrestre.

LA COPERTINA DEL LIBRO INTERSTELLAR

LA COPERTINA DELL’ULTIMO LIBRO  DI AVI LOEB

Interessanti anche le sue teorie sugli UFO– o UAP, se vogliamo seguire la sigla oggi preferita. In uno studio (tra l’altro, scritto a quattro mani con il fisico Sean Kirkpatrick, all’epoca direttore dell’AARO, l’All-domain Anomalies Resolution Office del Pentagono), Avi Loeb ha infatti sostenuto che civiltà dello spazio molto avanzate potrebbero aver letteralmente disseminato la nostra galassia di sonde allo scopo di scoprire e monitorare i pianeti in grado di ospitare la vita. Queste sonde (così evolute da essere capaci di autoripararsi e autoreplicarsi divenendo, di fatto, eterne), potrebbero essere miliardi e trovarsi in ogni angolo della Via Lattea. Tanto che- hanno ipotizzato gli autori del paper, seppur tra tanti distinguo e grande cautela-  gli oggetti volanti non identificati che ogni tanto vediamo nei nostri cieli potrebbero essere proprio quel tipo di tecnologia, inviata appositamente sulla Terra per osservare le varie forme di vita esistenti.

GLI OGGETTI AVVISTATI NELLA NOSTRA ATMOSFERA SONO SONDE ALIENE?

GLI OGGETTI AVVISTATI NELLA NOSTRA ATMOSFERA SONO SONDE ALIENE?

Certo, solo ipotesi tutte da vagliare. Per questo il celebre uomo di scienza ha coinvolto la sua prestigiosa università in un programma di ricerca ambizioso, finanziato principalmente da privati, chiamato Galileo Project. L’obiettivo: utilizzare tutte le strumentazioni più sofisticate a nostra disposizione per osservare la volta celeste, facendole lavorare in sinergia alla ricerca di anomalie in movimento nei nostri cieli. Questo network di telescopi, grazie all’aiuto dell’intelligenza artificiale, saprà distinguere tra fenomeni noti (meteore, satelliti artificiali, droni, ecc.) e fenomeni sconosciuti. Di più: come ha detto scherzando il professor Loeb, sarà possibile leggere la targa di un UAP finito nella maglia di questa rete di osservatori e capire se sopra c’è scritto “Made in China” oppure “Made in Pleiadi”… Insomma, si potrà riconoscere velivoli prodotti da noi (intesi come esseri umani) da velivoli prodotti eventualmente da qualcun altro.

IL TEAM DI RICERCA DEL GALILEO PROJECT

IL TEAM DI RICERCA DEL GALILEO PROJECT

Argomenti e ricerche estremamente affascinanti, che sarà un piacere sentire direttamente dalla voce di Avi Loeb. Avverrà il prossimo 5 ottobre, a Torino, nel corso della prima giornata della conferenza organizzata dal CUFOM (Centro Ufologico Mediterraneo) in collaborazione con Extremamente e Spazio Tesla: il professore di Harvard si collegherà in diretta dagli Stati Uniti. Un’occasione davvero unica per ascoltarlo e per rivolgergli domande. Nei giorni scorsi, ho infatti avuto il piacere di conoscere l’illustre ricercatore in una videocall online per definire i dettagli del suo intervento: nonostante la sua fama e i suoi mille impegni, ha trovato il tempo di parlare con noi e si è dimostrato un uomo simpatico, disponibile, alla mano. Non ha voluto sapere in anticipo le domande dell’intervista che gli faremo (“Solo ai politici serve saperle prima perché mentono sempre, io invece dico la verità”, ha detto ridendo) e ha ribadito di voler rispondere a tutte le curiosità che arriveranno dal pubblico in sala. L’ora e mezza del suo intervento volerà…

LA LOCANDINA DEL CONGRESSO DI TORINO

LA LOCANDINA DEL CONGRESSO DI TORINO

Un motivo in più- la presenza del professor Loeb-  per non perdere questo appuntamento davvero unico, che segna nello stesso tempo il 1° Congresso Ufologico Città di Torino e la 12° edizione del Meeting Internazionale “Figli delle Stelle”, dal titolo “L’universo svelato- Confronto tra Scienza e Ufologia”.  In questo doppio appuntamento nel primo week-end di ottobre che ottenuto il patrocinio del Comune di Torino, la questione UFO e Alieni (o UAP ed entità non umane, se preferite) verrà affrontata dal punto di vista scientifico, storico, sociologico, archeologico e umano con relatori di fama internazionale. Sarà poi anche l’occasione per allacciare un dialogo e intavolare una discussione tra esponenti del mondo accademico e ricercatori indipendenti, le cui posizioni- strano a dirsi- talvolta si avvicinano più di quanto non sembri.

L'EVENTO SI SVOLGERÀ PRESSO IL TEATRO SAN GIUSEPPE DI TORINO

L’EVENTO SI SVOLGERÀ NEL TEATRO SAN GIUSEPPE DI TORINO

A rappresentare la scienza non ci sarà solo il celebre professor Loeb. Interverrà infatti anche l’ingegnere aerospaziale Andrea Lani: torinese doc, coautore di oltre 100 articoli scientifici, dopo aver lavorato per Von Karman Institute, Stanford e NASA, attualmente è manager di ricerca e team leader presso una delle più importanti università del Belgio. Ospiti confermati, poi, la geologa e speleologa Soraya Ayub, direttrice dei progetti scientifici dell’Akakor Geographical Exploring e prima donna al mondo ad aver compiuto un’esplorazione subacquea del lago Titicaca; Vincenzo D’Amato, “hypnomental coach” laureato in Psicologia e specializzato in Ipnosi, presidente dell’Associazione Internazionale Processi Evolutivi; Ennio Piccaluga, ingegnere elettronico grande appassionato di astronautica, autore di vari articoli e di due libri su Marte.

TRA I RELATORI, L'HYPNO-MENTAL COACH VINCENZO D'AMATO

TRA I RELATORI, L’HYPNO-MENTAL COACH VINCENZO D’AMATO

La lista dei relatori che si alterneranno (sia in presenza che in collegamento web) è lunga e i nomi sono illustri. A partire dal giornalista messicano Jaime Maussan, da decenni impegnato nella divulgazione della questione aliena (non senza polemiche e contestazioni) che presenterà al pubblico italiano nuove informazioni e nuove prove sulla discussa ma intrigante vicenda delle Mummie tridattili del Perù. Dei cosiddetti “X-Files del Fascismo” parlerà invece il sociologo Roberto Pinotti, fondatore nel 1967 del Centro Ufologico Nazionale -di cui è attualmente presidente- e prolifico scrittore: all’attivo ha almeno 40 libri di successo. I più giovani apprezzeranno sicuramente gli interventi del misterioso youtuber Omega Click, che cela la sua identità dietro a una maschera, e di Marco Radius, volto noto della contro-informazione in rete. Ma non finisce qui.

JAIME MAUSSAN PARLERÀ DELLE MUMMIE TRIDATTILI DI NAZCA, IN PERÙ

JAIME MAUSSAN PARLERÀ DELLE MUMMIE TRIDATTILI DI NAZCA, IN PERÙ

Dagli Stati Uniti sono previsti i collegamenti in diretta con Randy Cramer, sedicente veterano della Flotta Spaziale americana che il Pentagono finora non ha mai smentito, e con Danny Sheehan, l’avvocato dalla parte delle minoranze e delle vittime di soprusi che ora rappresenta Luis Elizondo (tra i più importanti insider a rivelare scottanti informazioni sulla connessione UAP-governo americano), mentre in sala parlerà Jerry Douglas, ex militare USAF coinvolto nello studio degli UFO ai tempi del Blue Book Project. E ancora: il presidente del CUFOM, l’avvocato Angelo Carannante; il presidente del GAUS, il Gruppo Accademico Ufologico Scandicci, Pietro Marchetti, che affronterà un tema caldo, la Valmalenco; lo studioso dei miti dell’Antico Egitto Massimo Barbetta; Massimo Tampieri, appassionato analista di immagini lunari; Umberto Morazzoni e Riccardo Tomasina, che indagano sulle Sfere di pietra della Bosnia.

IL PRESIDENTE DEL CUFOM, ANGELO CARANNANTE

IL PRESIDENTE DEL CUFOM, ANGELO CARANNANTE

Ci sarà spazio per dibattiti, interviste e sorprese. Sia sabato che domenica, ci sarà infatti un talk show nel quale il pubblico potrà rivolgere domande ai relatori. Ospite speciale di sabato, Flavio Vanetti, giornalista de “Il Corriere della Sera” e ideatore del blog MisterobUFO pubblicato sulla versione online dello storico quotidiano milanese. A presentare la manifestazione,  il presidente dell’associazione “Spazio Tesla” Alberto Negri insieme alla sottoscritta- Sabrina Pieragostini. Ma con noi, ci sarà uno dei personaggi più amati della tv italiana: Marco Columbro. L’attore e presentatore farà le sue incursioni sul palco e tra il pubblico, per movimentare ancora di più queste due intense giornate torinesi del 5 e 6 ottobre, dalle 9 all 19.

ALLA DUE-GIORNI PARTECIPERÀ ANCHE MARCO COLUMBRO

ALLA DUE-GIORNI PARTECIPERÀ ANCHE MARCO COLUMBRO

Questo evento davvero senza precedenti si terrà presso il Teatro del Collegio San Giuseppe, in via Andrea Doria 18, in pieno centro storico: facile da raggiungere con i mezzi pubblici e comodo per chi arriva in auto, grazie a un grande parcheggio sotterraneo. Che aspettate a prenotare un posto in sala? Basta entrare nel sito del CUFOM (www.centroufologicomediterraneo.it) e cliccare sulla locandina del convegno: si aprirà una finestra tramite la quale sarà semplicissimo acquistare i biglietti. Su questa pagina potrete anche trovare il programma dettagliato del convegno “L’universo svelato- Confronto tra Scienza e Ufologia” con gli orari dei vari interventi. Sarebbe un vero peccato non esserci!

Condividi su:
Facebook Twitter Email

I commenti sono chiusi.