Appuntamento a Torino con Jaime Maussan e le mummie di Nazca

Dal Parlamento di Città del Messico al Congresso degli Stati Uniti. Ancora non sappiamo se le mummie tridattili di Nazca verranno mai mostrate a Capitol Hill, cosi come è successo lo scorso autunno durante una seduta straordinaria dei deputati messicani incentrata sulla questione aliena. Di sicuro, però, hanno già ricevuto l’endorsement di un politico di alto livello di Washingnton, lo stesso che da anni si batte per arrivare a una piena divulgazione dei documenti relativi agli UFO/UAP, ovvero il rappresentante repubblicano del Tennessee Tim Burchett.

JAIME MAUSSAN AL PARLAMENTO MESSICANO CON UN MUMMIA DI NAZCA

JAIME MAUSSAN AL PARLAMENTO MESSICANO CON UN MUMMIA DI NAZCA

Quest’estate, Burchett ha offerto il suo aiuto a Jaime Maussan, il noto giornalsita messicano che dal 2017 indaga sulla controversa vicenda di questi corpi umanoidi essiccati trovati nel deserto del Perù vicino a Nazca e dalle caratteristiche quanto meno bizzarre. Hanno misure e strutture diverse- si va da una trentina di centimetri a un metro e sessanta- ma in comune hanno crani allungati e completamente glabri, volti con occhi oblunghi, nasi minuscoli e sono privi di padiglioni auricolari. Inoltre, presentano solo tre dita nelle mani e nei piedi. Gli esseri piu piccoli sono apparentemente ovipari, mentre quelli piu alti appaiono mammiferi, considerando che una delle mummie analizzate porterebbe in grembo un feto mai nato. Corpi autentici, appartenuti a reali creature misteriose vissute molti secoli fa, oppure dei fake, creati appiccicando insieme con la resina parti anatomiche di esseri umani e animali? Il dibattito è aperto e i toni della polemica molto alti.

IL VOLTO DI UNA DELLE MUMMIE TROVATE IN PERÙ

IL VOLTO DI UNA DELLE MUMMIE TROVATE IN PERÙ

Il giornalista americano, insieme al ricercatore francese Thierry Jamin e al canale web Gaia, sostiene la veridicità dei reperti, a suo avviso dimostrazione dell’esistenza sulla Terra in tempi antichi di esseri non umani. Lo proverebbero tutti gli esami (DNA, raggi X, risonananze magnetiche, TAC) effettuati fino ad oggi da medici e biologi:  tutti hanno escluso alterazioni, tagli, cuciture, insomma manipolazioni in questi corpi disidratati dal clima arido e dalla polvere di diatomee nella quale sono stati conservati. Ma servirebbero altri test, molto piu approfonditi e costosi, per convincere gli scettici. Cosi, il deputato americano, nel corso di un programma condotto proprio da Maussan, ha affernato:«Sarò felice di aiutarvi a trovare qualcuno che possa esaminare le mummie. Sarei anche interessato che le analizzassero persone indipendenti rispetto al governo federale. Cercheremo tra i ricercatori piu importanti al mondo proprio nel Tennessee».

IL REPUBBLICANO TIM BURCHETT

IL REPUBBLICANO TIM BURCHETT

In effetti, lo stato nel quale Tim Burchett è stato eletto vanta un’eccellenza a livello internazionale, ovvero il Dipartimento di Antropologia Forense dell’Università di Knoxville- il centro di studi ideale per valutare età, origine, natura di questi resti biologici tanto discussi. Il vero problema è come farli arrivare negli Stati Uniti. È in corso infatti una battaglia legale intentata dal governo peruviano, che ritiene i reperti dei falsi ma nello stesso tempo li considera parte del proprio patrimonio archeologico e quindi non ne autorizza l’uscita dal territorio nazionale. Ma anche Jaime Maussan, a sua volta, ha denunciato il ministero della Cultura di Lima chiedendo un risarcimento di 300 milioni di dollari per aver ostacolato la ricerca e infangato il suo buon nome. La situazione insomma è molto tesa, anche se il 13 settembre finalmente il ministero ha acconsentito di far effettuare una serie di analisi scientifiche su Maria e Wawita (apparentemente, il corpo di un neonato con tre dita). Ma in ogni caso, finora chi vuole vedere e studiare di persona le mummie di Nazca deve andare in Perù. Come hanno fatto i tre esperti statunitensi chiamati ad esprimere un loro parere dai colleghi messicani e peruviani coinvolti nell’indagine.

JAIME MAUSSAN CON aALTRI TRE REPERTI

JAIME MAUSSAN CON ALTRI TRE REPERTI

Il più noto dei tre è senza dubbio John McDowell, uno dei più stimati odontoiatri forensi al mondo, insignito di riconoscimenti e premi nonché consulente di tribunali e forze dell’ordine: a lui venne dato l’incarico di identificare molte delle vittime senza nome dell’11 settembre. Insieme al figlio Josh, titolare di uno studio legale a Denver, sta cercando di convincere il Governo di Lima a concedere un trasferimento temporaneo negli Stati Uniti di alcune di queste mummie- un unicum nella sua lunga carriera. «Mi è capitato di esaminare corpi dotati geneticamente di dita in più o in meno, ma mai un gruppo cosi numeroso di soggetti tridattili, mai visto», ha dichiarato in un’intervista esclusiva al Daily Mail nel quale ha spiegato tutte le sfide (non solo diplomatiche, ma anche scientifiche e procedurali) che comporta questo incarico. Nel viaggio compiuto lo scorso aprile, McDowell ha avuto accesso ad alcune mummie (inclusa la più famosa soprannominata Maria), ora custodite presso l’Università di San Luigi Gonzaga a Ica.

L'ODONTOIATRA FORENSE JOHN MCDOWELL

L’ODONTOIATRA FORENSE JOHN MCDOWELL

«È stato molto interessante. Ci sono così tanti elementi che devono essere analizzati per arrivare a risposte definitive. E ci sono varie domande che devono essere affrontate, come ad esempio: perché  ci sono cosi tanti soggetti con questa identica caratteristica?», ha affermato l’esperto americano. I prossimi passi dovrebbero essere un’accurata pulizia per eliminare tutta la polvere minerale che ricopre le mummie e poi il prelievo dei campioni per i test di laboratorio. Meglio, campioni multipli per ogni singolo corpo, proprio per verificare se davvero siamo di fronte ad assemblaggi di parti anatomiche di provenienza varia (cadaveri umani, cani, lama, volatili, ecc.)  oppure se si tratta di reali creature. E sarà essenziale, ha sottolineato McDowell, garantire la “catena di custodia”, ovvero seguire la corretta procedura nella raccolta, ma anche nella conservazione e nel trasporto dei campioni.«Sono convinto che dovrebbe volerlo anche il Ministero della Cultura peruviano».

UN PRIMO PIANO DELLA MUMMIA DENOMINATA MARIA

UN PRIMO PIANO DELLA MUMMIA DENOMINATA MARIA

Il celebre odontoiatra forense non è entrato in merito agli esami già effettuati sui reperti, ma si è detto impressionato dalla professionalità e dalla trasparenza dimostrata dal team di ricerca. «Abbiamo visto radiografie, tomografia computerizzata e fluoroscopia eseguite proprio di fronte a noi. E con “di fronte a noi”, intendo dire davanti ai miei occhi e a quelli del dott. Caruso e del dott. Rodriguez». Ovvero, James Caruso, capo medico legale della città di Denver, e William Rodriguez, un antropologo forense del Maryland State Medical Examiner, che lo hanno accompagnato in questa indagine a Ica. «Ci hanno permesso di fare tutto quello che abbiamo chiesto di fare, non ho mai avuto la sensazione che qualcosa ci fosse stato coperto, offscato o tenuto nascosto», ha sottolineato. Infine, John McDowell ha ribadito l’importanza di un approccio multidisciplinare per risolvere il mistero delle mummie di Nazca: «Nessuno di noi è intelligente quanto tutti noi. Chiunque- che sia un antropologo o un archeologo o qualsiasi altro esperto di analisi chimiche, analisi del DNA, datazione al carbonio- venga a dare un’occhiata. Se lavoriamo insieme, ce la faremo: troveremo la risposta».

UN CORPO SOTTOPOSTO ALLA TAC

UNO DEGLI ESAMI EFFETTUATI SUI CORPI RITROVATI IN PERÙ

Insomma, il caso è decisamente aperto, nonostante la fretta con la quale al primo sguardo tanti esperti e sedicenti esperti hanno deciso di archiviare la vicenda come una truffa.. Ecco perché sarà  estremamente interessante conoscere i dettagli, i retroscena, i nuovi sviluppi dell’indagine in corso direttamente da uno dei protagonisti- ovvero Jaime Maussan. Il pubblico italiano potrà farlo presto: iI noto giornalista messicano è infatti uno degli ospiti internazionali della conferenza “L’Universo svelato- Confronto tra scienza e ufologia”, organizzata a Torino dal CUFOM insieme alle associazioni Spazio Tesla ed Extremamente per i prossimi  5 e 6 ottobre. Un evento straordinario, che coincide con il 1° Convegno Ufologico Città di Torino e con la 12° edizione del Meeting “Figli delle Stelle”, al quale è stato concesso il patrocinio del Comune e il supporto dell’ente Turismo Torino e Provincia. La due-giorni avrà luogo nel teatro del Collegio San Giuseppe, in via Andrea Doria 18. Lunghissimo e importante l’elenco dei relatori…Potete trovare il programma completo sul sito del CUFOM: cliccando sull’immagine della locandina, si aprirà un pop-up  con il quale procedere all’acquisto dei biglietti. 

LA LOCANDINA DEL CONVEGNO DI TORINO

LA LOCANDINA DEL CONVEGNO DI TORINO

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