Ci siamo. Tra pochi giorni, ci sarà un nuovo inquilino alla Casa Bianca. Ma chiunque vincerà, dovrà affrontare – insieme a tutti gli altri gravi problemi di politica nazionale e internazionale- anche la questione UAP. Non appena il Congresso degli Stati Uniti riprenderà le sue normali attività dopo le elezioni presidenziali, si terrà infatti un’altra audizione per ascoltare nuovi testimoni e nuovi informatori. Ci sarebbe già un accordo bipartisan tra i Rappresentanti in merito alla data e alla presidenza: a guidare l’audizione, prevista per il prossimo 13 novembre, sarà la repubblicana Nancy Mace.
La deputata, parlando con l’emittente News Nation, ha confermato che il Comitato di Vigilanza della Camera ha già una lista di persone da ascoltare, ma i loro nomi non possono essere ancora rivelati per evitare che subiscano intimidazioni e minacce.
Tra di loro, ci potrebbe essere la “gola profonda” che ha rivelato al sito Public del giornalista indipendente Michael Shellenberger l’esistenza di un programma classificato illegale tutt’ora in corso e collegato all’attività di retro-ingegneria (già denunciata dalla “talpa del Pentagono” David Grusch) con il quale i servizi segreti militari hanno sottratto informazioni rilevanti in merito ad intelligenze non umane operative sul nostro pianeta. Il programma, chiamato “Immaculate Constellation”, sarebbe iniziato all’indomani della pubblicazione dell’articolo con i primi video della US Navy da parte del New York Times il 16 dicembre 2017, per impedire ulteriori fughe di notizie. I filmati più espliciti, le tracce radar, le prove raccolte dalle strumentazioni elettroniche, le testimonianze oculari, insomma tutti i dati più evidenti e convincenti sarebbero stati sepolti qui dentro per mantenerli inaccessibili. Ma non si poteva fare…
«Una delle responsabilità più importanti del Congresso è la supervisione del ramo esecutivo in generale e dell’esercito e dell’Intelligence in particolare», ha spiegato Shellenberger. «Questo ruolo assicura che le potenti entità governative operino entro i limiti della legge, sostengano i principi democratici e rimangano responsabili nei confronti del popolo americano. Questa responsabilità si estende ai programmi classificati come gli Special Access Programs (SAP). Per legge, il Dipartimento della Difesa deve notificare alla “Gang of Eight” (ovvero, i presidenti e i membri di grado più alto delle Commissioni Intelligence della Camera e del Senato, e i leader di maggioranza e minoranza della Camera e del Senato) e alle commissioni congressuali competenti in merito alla loro esistenza». Inoltre, devono essere segnalate al Congresso anche le operazioni segrete e i Compartmentalized Access Programs (CAP) da parte delle agenzie di Intelligence, inclusa quelle militari. Ecco perché- se è vera- l’Immaculate Constellation ha violato la legge.
La portavoce del Pentagono, Sue Gough, ne ha smentito l’esistenza: «Il Dipartimento della Difesa non ha alcuna traccia, attuale o storica, di alcun tipo di programma denominato in quel modo». Una bugia? La fonte anonima di Public (non si sa nemmeno se sia un uomo o una donna) ha affermato che si tratta in realtà di un USAP, ovvero di un Unacknowledged Special Access Program con privilegi di segretezza unici. Quindi, quando la Gough nega che esista un SAP con questo nome, in fondo dice la verità. Poi, se la funzionaria governativa mente dicendo che non c’è traccia di Immaculate Constellation negli archivi del Pentagono, è comunque autorizzata a farlo proprio in virtù dell’elevata segretezza del programma. E non sarebbe nemmeno la prima a mentire: «Il ramo esecutivo ha affrontato la questione Intelligenze Non Umane/UAP senza la conoscenza, la supervisione o l’autorizzazione del Congresso per parecchio tempo, probabilmente per decenni», ha scritto la gola profonda nel documento inviato ai legislatori.
Quindi, quello che finora è trapelato – il filmato del Tic Tac, i video Gimbal e Go Fast, l’UFO – medusa sopra una base americana in Iraq, la sfera metallica in volo a Mosul, i velivoli visti inabissarsi nell’ oceano- non sarebbe nulla rispetto alla quantità di materiale di altissima qualità mantenuto segreto fino a oggi. Tra gli episodi rivelati da questo (o questa) whistleblower, c’è il caso di un pilota circondato da uno sciame di UFO di forma sferica mentre era ai comandi del suo F-22 Stealth, il cosiddetto Raptor, un caccia da superiorità aerea senza pari.
«L’F-22 ha cambiato traiettoria in un tentativo di evasione, ma è stato intercettato e circondato da circa 3-5 UAP. Uno di questi manovrava in prossimità (meno di 12 metri) dell’area direttamente di fronte alla cabina di pilotaggio. L’oggetto ha stabilito una rigida relazione spaziale con l’F-22, mantenendo la sua esatta posizione e il suo orientamento parallelo alla cabina di pilotaggio nonostante le molteplici manovre evasive e i rollii».Un incontro impressionante, che non doveva essere reso noto. Secondo l’informatore misterioso, poi, più volte le sofisticate strumentazioni in dotazione ai militari americani avrebbero registrato e tracciato velivoli invisibili.
«La moltitudine di lunghezze d’onda raccolte da questi sensori ha catturato caratteristiche UAP che sono difficili o impossibili da osservare con il solo occhio umano. Gli effetti atmosferici sottili associati agli UAP sono visibili anche attraverso i sensori impiegati dalle agenzie militari e di intelligence statunitensi», ha scritto nel rapporto destinato al Congresso. Aggiungendo: «La catena di custodia verificabile per l’IMINT sugli UAP (ovvero, l’attività di raccolta di informazioni mediante l’analisi di fotografie aeree o satellitari di alta qualità) proveniente dalle risorse militari statunitensi garantisce un elevato livello di fiducia nell’accuratezza e nell’integrità dei dati raccolti». A quanto pare, quando l’ex Direttore dell’AARO Sean Kirkpatrick sosteneva che mancavano dati sufficienti per stabilire la reale natura – umana o no- di oggetti catalogati come non identificati, diceva una mezza verità. Non mancavano nel senso che non erano stati raccolti: semplicemente, non erano disponibili perché erano finiti in questo programma super-classificato.
Insomma, novembre promette di essere davvero un mese ricco di novità e rivelazioni, che saranno sicuramente al centro anche dell’intervento di Lue Elizondo– uno dei principali protagonisti di questa fase di disclosure in atto negli Stati Uniti- durante il 25esimo Congresso Internazionale di Ufologia organizzato dal GAUS a Firenze. Domenica 17 novembre, Elizondo sarà in collegamento in diretta e risponderà alle domande del pubblico presentando il suo libro autobiografico “Imminent”. Oltre a lui, ci saranno altri importanti relatori che affronteranno tematiche relative alle intelligenze non umane, come il fenomeno dei rapimenti alieni, gli incontri ravvicinati del 5° tipo, l’ipotesi extra dimensionale, gli avvistamenti in Valmalenco (di recente, al centro di feroci polemiche). L’appuntamento si terrà presso lo Starhotel Michelangelo a partire dalle 9:30: sul sito del GAUS, troverete tutti i dettagli per partecipare. In occasione, poi, dei 30 anni dalla sua fondazione, il Gruppo Accademico Ufologico di Scandicci invita il pubblico all’ evento ad ingresso libero che si svolgerà sabato 16 novembre, a partire dalle 4 del pomeriggio, presso la Biblioteca delle Oblate, in via dell’Oriuolo 24, con tanti ospiti e prime visioni.