A Corio c’erano due Tornado. Anzi, uno. E nessun UFO…

Non c’era nessun aereo militare. Anzi no, ce n’erano due. O meglio, in realtà era solo uno. Nella vicenda di Corio Canavese– teatro nelle scorse settimane di uno strano avvistamento UFO- si sono susseguite versioni contrastanti, che anziché chiarire cosa sia davvero successo quella sera non fanno altro che aumentare i dubbi e alimentare così il sospetto che sia in atto un tentativo di insabbiamento.

UNA STRANA LUCE NEL CIELO...L'HANNO VISTA ANCHE A CORIO CANAVESE

UNA STRANA LUCE NEL CIELO…L’HANNO VISTA ANCHE A CORIO CANAVESE

Come vi abbiamo raccontato nel blog, la sera del 6 giugno, poco prima delle 23, gli abitanti del paese in provincia di Torino hanno sentito un boato assordante, tipico di un jet supersonico, che ha fatto tremare i vetri delle case. Qualcuno avrebbe anche visto due caccia militari volare molto vicini ai tetti. Ma soprattutto, un testimone oculare che ha poi presentato denuncia ai carabinieri sostiene di aver visto un disco molto luminoso sospeso in cielo che con un’accelerazione improvvisa è poi schizzato in direzione delle colline. Sarebbe stata proprio questa luce in movimento l’obiettivo dei due aerei lanciati al suo inseguimento.

Molti giornali hanno ripreso la notizia, avanzando varie ipotesi- dal fulmine globulare al drone impazzito. Il clamore suscitato dall’episodio ha portato inoltre all’apertura di un’inchiesta da parte della procura di Ivrea e ad un’interrogazione parlamentare, presentata da due politici del PD, Francesca Bonomo e Alberto Pagani. Per settimane, i vertici dell’Aeronautica hanno categoricamente smentito che i loro piloti si trovassero in quella zona nell’ora indicata dai testimoni, come se gli abitanti di Corio avessero avuto un’allucinazione collettiva. Ma poi, davanti al procuratore di Ivrea hanno cambiato idea e hanno fornito una versione nuova.

IL CENTRO STORICO DI CORIO

IL CENTRO STORICO DI CORIO

Pochi giorni fa, infatti, lo Stato Maggiore dell’Aeronautica ha ammesso che in effetti due suoi Tornado erano in volo nel Canavese la sera del 6 giugno. Ma il frastuono sentito dai residenti-così forte da aver svegliato chi dormiva- non era causato dalla bassa quota, ma da un guasto tecnico. Ovviamente, nessun riferimento ad eventuali oggetti misteriosi inseguiti, tanto che i giornali- nel riportare la spiegazione ufficiale- hanno ipotizzato che quell’ovale luminoso fosse soltanto una luce creata da un puntatore durante un’esercitazione. Tutto qua. Eppure, poco dopo, è arrivata un’altra spiegazione ancora più ufficiale, perché il 2 agosto il Governo ha risposto all’interrogazione parlamentare: lo ha fatto il sottosegretario alla Difesa Raffaele Volpi durante il question time in commissione.

Ecco le sue parole:“Lo Stato Maggiore dell’Aeronautica, a seguito dei dovuti accertamenti, ha escluso la presenza di velivoli all’orario e nell’area indicata; tuttavia, ha comunicato che lo scorso 6 giugno, intorno alle 23 locali, nell’area del Comune di Corio è transitato un velivolo Tornado, in missione addestrativa notturna regolarmente pianificata che prevedeva un avvicinamento all’aeroporto di Torino-Caselle. Il bagliore e il boato percepiti dalla popolazione potrebbero ricondursi alla manovra di normale avvicinamento alla pista eseguita dal velivolo e, più in particolare, alla “ri-partenza” che prevede, per poter effettuare la salita in totale sicurezza, l’uso della massima potenza del motore, incluso l’impiego del postbruciatore.”

UN TORNADO

UN TORNADO

Il sottosegretario ha anche spiegato perché la popolazione locale non era stata avvisata in anticipo:”L’utilizzo degli spazi aerei è programmato dall’Aeronautica militare giornalmente e ogni pianificazione è comunicata anche alle competenti autorità dell’aviazione civile che devono conoscere l’entità del traffico aereo militare e i dettagli del piano di volo, sia per esigenze organizzative che di sicurezza. È già prassi di Forza armata dare pubblico preavviso di ogni esercitazione di rilievo, così come di ogni evento che preveda la contestuale partecipazione di più aeromobili. Nel caso in esame, si è trattato di una missione addestrativa di un singolo velivolo che ha utilizzato le normali traiettorie di volo che non ricade nelle casistiche sopra esposte.”

Dunque- secondo il Governo- c’era un solo Tornado, non due. Non c’e stato alcun guasto tecnico, ma il forte rumore e la luce accecante percepiti dagli abitanti rientrano nella normalità per quel tipo di velivolo. Va da sé che non solo non c’era alcun UFO, ma non c’era nemmeno il drone fuori controllo dato quasi per certo inizialmente dalla stampa. Nessuna menzione di puntatori o altri tipi di luci. La risposta ha soddisfatto la deputata che aveva avanzato l’interrogazione: ha solo obiettato che sarebbe stato più opportuno informare comunque gli amministratori locali. Ma la duplice versione non convince affatto chi quella sera ha visto di persona la scena e ricorda due aerei  e un terzo incomodo-una luce molto intensa, ovale e di grandi dimensioni. E non convince molto nemmeno gli ufologi. Il caso, probabilmente, non è chiuso.

SABRINA PIERAGOSTINI

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