Orbita nella termosfera– uno degli strati superiori dell’atmosfera terrestre- da più di 500 giorni, senza che la maggior parte di noi sappia della sua esistenza. È un oggetto volante misterioso, coperto in gran parte da segreto, ma non è ignoto o non identificato: è infatti l’ultimo prototipo di un drone militare senza equipaggio che viene sperimentato dagli Stati Uniti da meno di 10 anni, visto che il primo lancio è avvenuto nell’aprile del 2010.
L’aereo completamente automatizzato si chiama X-37B ed è alla sua quinta missione, contrassegnata dalla sigla OTV-5 ( ovvero Orbital Test Vehicle numero 5). È partito il 7 settembre 2017 a bordo di uno SpaceX Falcon, un razzo vettore della società fondata da Elon Musk, dal complesso di lancio 39° del Kennedy Space Center della NASA, in California. Però, trattandosi di un velivolo militare, a gestire e controllare il suo volo in orbita è il 3° Squadrone Sperimentazione Spaziale della base aerea di Schriever, in Colorado- considerata la più importante delle basi dell’Air Force Space Command, uno dei Major Command dell’USAF, responsabile delle operazioni aerospaziali dell’aeronautica militare statunitense.
Quale sia esattamente il compito della missione non è dato saperlo. Sicuramente, serve per mettere ulteriormente alla prova il drone- robot in vista di futuri utilizzi, ma anche a raccogliere dati e informazioni. Da buon aereo-spia, l’X-37B controlla tutto dall’alto e intanto osserva anche quello che accade al di sopra del nostro pianeta. Inoltre, sul velivolo si trova una particolare strumentazione sviluppata dai laboratori di ricerca dell’esercito denominata Advanced Strutturally Embedded Thermal Spreader (ASETS-II) allo scopo di testare l’elettronica sperimentale e la tecnologia dei tubi di calore oscillanti per lunghe durate nell’ambiente spaziale. Dunque, ha anche un compito scientifico.
Resta ancora avvolto nel mistero dove e quando atterrerà. La missione OTV-4 era rientrata nel maggio 2017 presso lo Shuttle Landing Facility del Kennedy Space Center . Una novità, visto che nei casi precedenti l’atterraggio era invece avvenuto nella base aerea di Vanderberg. In ogni caso voci insistenti danno l’Air Force sul punto di lanciare la sesta missione OTV-6, questa volta da Cap Canaveral. Per ora però le date sono ancora top-secret. Per quanto si sa, la flotta del programma classificato X-37B consiste di due velivoli riutilizzabili, entrambi costruiti dalla Boeing e molto somiglianti agli Shuttle.
Il drone senza equipaggio sarebbe infatti la versione miniaturizzata e completamente robotica della navicella della NASA mandata in pensione alcuni anni fa. L’aereo spaziale militare misura poco meno di 9 metri di lunghezza e quasi 3 metri di altezza ed ha un’apertura alare di circa 4 metri e mezzo. Il vano per il carico è molto ridotto, di circa due metri per uno. Anche il peso è minimo, solo 5 tonnellate (rispetto le 76/79 tonnellate a vuoto dello Shuttle) e vola grazie all’energia fornita dalle celle solari con batterie al litio.
Questa quinta missione è un po’ diversa dalle precedenti. L’X-37B infatti è stato posto in un’orbita più alta del solito- a 391 chilometri dal suolo- e con una maggiore inclinazione- a 54.5 gradi rispetto l’equatore. All’inizio, la sua traccia a terra (ovvero il percorso proiettato sulla superficie della Terra dalla sua orbita) si ripeteva ogni tre giorni, dopo 46 giri. Nei mesi scorsi, il drone si è un po’ abbassato, arrivando a 344 km di quota: ora la traccia si ripete ogni due giorni , dopo 31 rivoluzioni.
E nei suoi passaggi attorno alla Terra, è stato anche intercettato da attenti osservatori… Come l’italiano Alberto Rango, che lo ha avvistato e segnalato. O come il canadese Kevin Fetter, appassionato skywatcher che segue i percorsi dei satelliti e che pochi giorni fa ha ripreso proprio il velivolo segreto: con la sua telecamera, ha catturato un oggetto luminoso grande come una stella muoversi velocemente nella notte da un punto all’altro dell’orizzonte. Chissà quanti altri, in tutto il mondo, avranno visto una scena del genere. Chissà quanti testimoni oculari avranno pensato di aver visto un UFO. E chissà quanti altri aerei segreti e mezzi sperimentali girano sulle nostre teste a nostra insaputa…
SABRINA PIERAGOSTINI