Siamo già stati su Marte? Intervista esclusiva a Luca Scantamburlo
3 Agosto 2011
Siamo già stati su Marte? Lo dicono, da tempo, i nomi più noti della “controinformazione”, esponenti di un “establishment” che ad un certo punto della vita hanno deciso di uscire allo scoperto e di raccontare la “verità”. O forse, di intorbidire ulteriormente le acque…
Non è facile, infatti, districarsi in questo mondo di gole profonde, reali o presunte, sincere o fuorvianti.
In questo quadro già piuttosto complesso, si aggiunge una nuova testimonianza- anch’essa, difficile da interpretare. L’ha raccolta Luca Scantamburlo, un ricercatore appassionato che da anni si dedica allo studio delle presunte missioni segrete compiute- secondo alcuni insider- da Russi e Americani nel pieno della Guerra Fredda, all’insaputa del resto dell’umanità.
Luca ed io ci siamo conosciuti in occasione di un’intervista televisiva incentrata sul mistero dell’Apollo 20, che nessuno meglio di lui conosce. E proprio i servizi trasmessi su questi oscuri episodi dell’esplorazione spaziale hanno attirato l’attenzione di un sedicente militare al corrente di nuovi, sconcertanti dettagli.
<Questa fonte mi ha contattato l’estate scorsa, attraverso la posta elettronica- spiega in un’intervista esclusiva Luca Scantamburlo- Per tutelarla al massimo, ovviamente non rivelo le sue generalità, che pure mi ha fornito, ma di cui non posso verificare la fondatezza. Io comunque l’ho ribattezzata con uno pseudonimo: BravoXSierra24. Questo individuo ha voluto farmi partecipe di alcune sue conoscenze. Egli sarebbe un cittadino europeo ed avrebbe lavorato ad altissimi livelli in ambito militare- e non aggiungo altro. Ma mi ha fornito del materiale fotografico assolutamente inedito, per quanto io ne sappia.>
Sono quattro immagini: una divulgata dallo stesso ricercatore nella primavera scorsa, attraverso un comunicato stampa diffuso sul suo sito (www.angelismarriti.it), mentre le altre tre sono state mostrate, per la prima volta, nella mia rubrica “Extremamente”, in onda all’interno del programma di Italia 1 “Tabloid” , martedì 2 agosto 2011.
Le foto raffigurerebbero il comandante della prima missione spaziale segreta su Marte avvenuta 41 anni fa. BravoXSierra24 fa anche il nome dell’astronauta: si tratterebbe di Buzz Aldrin, il secondo uomo – in base alla Storia Ufficiale- ad aver messo piede sulla Luna. Ma anche- a quanto pare- il primo ad aver toccato il suolo marziano… Invertendo quando avvenuto sul nostro satellite nel 1969, dopo di lui avrebbe toccato la terra rossa di Marte Neil Armstrong.
<Secondo la mia fonte, durante gli anni ’70, quando ormai volgeva al termine il programma lunare Apollo, sarebbe stata approntata una serie di spedizioni spaziali con obiettivo Marte. Pianificate e realizzate in gran segreto, ma in modo congiunto, da Stati Uniti e Unione Sovietica, a dispetto del clima da Guerra Fredda che come ben sappiamo ha caratterizzato la seconda parte del XX secolo. Le missioni sarebbero state ben 13 e avrebbero portato alla costruzione di almeno un avamposto umano su Marte.>
Il progetto all’interno del quale queste missioni spaziali sarebbero avvenute si chiamerebbe “Redsun Project” ( Progetto Sole Rosso): iniziato nel 1960, sarebbe stato coronato da successo con la prima missione spaziale marziana compiuta nel 1970 e denominata con la sigla WP-XVI.
Il contatto personale di Scantamburlo ha aggiunto poi altri particolari. Indicando, ad esempio, come luogo di partenza delle missioni una zona remota del Brasile. Possibile? L’autore ha fatto delle ricerche e ha scoperto delle corrispondenze poco note.
<Nello studio che l’esercito americano predispose durante gli anni 50 per la costruzione di un ipotetico avamposto sulla Luna, previsto nel cosiddetto “Horizon Project” (Progetto Orizzonte)- dunque una documentazione ufficiale e verificabile – ho trovato menzione del Brasile come un possibile luogo di lancio per razzi spaziali. Una scelta non casuale, perché la nazione sudamericana si trova a cavallo dell’equatore, quindi in una zona ideale in termini di economia di combustibile e di tempistica, per l’immissione in orbita.>
Non molti lo sanno, ma in Brasile esiste davvero una base di lancio: si chiama Barreira do Inferno e si trova in un’area molto isolata.
Poco alla volta, insomma, le tessere di questo mosaico complesso e stupefacente sembrano trovare posto. Ma non è finita. I controlli missione- secondo BravoXSierra24- sarebbero stati approntati, per le prime tre spedizioni marziane, a Cocoa Beach, in Florida, mentre, per le rimanenti, nella famigerata Area 51, la base super-segreta del Nevada di cui solo di recente il Governo di Washington ha ammesso l’esistenza.
E proprio da qui, dalla blindatissima Groom Lake, arriverebbero quegli scatti incredibili che raffigurano un astronauta americano mentre passeggia su Marte…
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