L’incidente di Rendlesham Forest- Dopo 30 anni, nuove rivelazioni
9 Agosto 2011
Dopo più di 30 anni , rompe il silenzio uno degli ufficiali coinvolti nelle indagini sull’avvistamento Ufo più famoso di Gran Bretagna.
E’ passato alla storia come “l’incidente di Rendlesham Forest” o anche- come molti giornali hanno titolato- come il “Roswell britannico”. Per molti anni negato, nascosto, coperto dal segreto militare e tornato poi prepotentemente alla ribalta dopo l’apertura degli archivi segreti del Ministero della Difesa di Sua Maestà e le dichiarazioni alla stampa del tenente Colonnello Charles Halt.
Per la prima volta il quotidiano britannico “The Telegraph” pubblica le conclusioni del Colonnello Ted Conrad- colui che appunto condusse la prima indagine sul campo all’indomani del presunto avvistamento extraterrestre- ma le sue parole non faranno piacere ai tanti che hanno creduto ad un possibile, reale contatto con E.T. provenienti da altri mondi. Perché sostanzialmente smentisce tutto…
Nel dicembre del 1980, poco dopo Natale, nella foresta di Rendlesham, vicino a Suffolk, per tre sere consecutive apparvero delle strane luci subito attribuite alla presenza, al centro del bosco, di un’astronave aliena. Il Colonello dell’US Air Force Conrad – che a quel tempo comandava le due basi aeree della Raf a Woodbridge e Bentwaters, gestite da personale americano, in cui erano custodite anche armi nucleari- andò di persona a verificare, proprio nel punto in cui tracce sul terreno e segni sugli alberi sembravano provare l’avvenuto atterraggio Ufo. L’ufficiale- racconta ora- nonostante non avesse trovato nulla di interessante, una volta tornato alla base decise comunque di far effettuare un sopralluogo più minuzioso durante la notte e selezionò un gruppo di militari incaricati di approfondire l’indagine.
La squadra, fornita di contatore Geiger, attrezzature per la visione notturna e macchine fotografiche, tornò dunque nel bosco. Senza trovare però, neanche loro, elementi degni di nota: anche le radiazioni di fondo registrate dal contatore Geiger risultarono assolutamente nella media. La squadra rientrò soddisfatta alla base. Tuttavia, un piccolo gruppo comandato dal tenente Colonnello Charles Halt si fermò per ulteriori controlli, mantendendosi in contatto radio con il Comandante Conrad. E fu allora che Halt affermò di aver udito il rumore di un’astronave e di aver visto molte luci, sia in cielo che a terra. Luci- sottolinea oggi Conrad- che solo Halt avvistò: tutti gli altri- inclusi la stessa moglie del colonnello- usciti fuori di casa , non riuscirono a vedere alcunché di anomalo nella direzione indicata dal presunto testimone oculare, nonostante fosse una notte limpida e senza nuvole.
Morale: secondo gli esperti non poteva trattarsi che di un’allucinazione o di un’illusione ottica- volendo credere alla buona fede di Charles Halt, che avrebbe forse scambiato delle normali luci in lontananza per un Ufo. Oppure , è stata tutta una montatura, una menzogna ben orchestrata, insomma una “clever hoax”, come dice lo stesso Colonello Conrad rivelando la sua opinione sull’accaduto.
Da parte sua, il tenente colonnello Charles Halt – ormai in pensione- ha sempre sostenuto con certezza che ciò che vide fosse “di natura extraterrestre” e ancora oggi insiste nel dire che i servizi segreti di statunitensi e britannici abbiamo voluto “insabbiare” il tutto. Chissà… Forse il cover-up è ancora in corso…
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