21 Febbraio 2025
Il SETI ricomincia a scandagliare l’Universo. Ma cerchiamo nella direzione giusta?
10 Agosto 2011
Il SETI torna in funzione. Il programma di ricerca di forme di vita extraterrestri intelligenti- dopo uno stop legato ai problemi di budget – presto riprenderà.
< Noi ci aspettiamo di riuscire a comunicare con altre civiltà utilizzando una determinata frequenza radio. Ma è pura illusione: perché comunicare così è facile per noi, ma non per loro. Magari gli alieni usano i raggi laser, oppure diverse forme di frequenze. Invece, noi siamo così sciocchi da pensare che se non comunicano in quel determinato modo stabilito da noi, allora vuol dire che non esistono… E’ come quando, di notte, ci cascano le chiavi a terra. E noi che facciamo? Le cerchiamo solo dove c’è un po’ di luce, dove riusciamo a vedere. Eppure, potrebbero essere da qualsiasi altra parte. Forse è proprio per questo che non abbiamo ancora ricevuto segnali dallo spazio: perché guardiamo nella direzione sbagliata.>
< Lei andrebbe mai a visitare un formicaio? Porterebbe a delle formiche l’energia nucleare, i razzi, gli aerei? C’è la possibilità che gli alieni siano più tecnologicamente avanzati di noi di 2mila anni. Magari sono già venuti a visitarci, ma non siamo sembrati loro abbastanza interessanti e sono ripartiti… Noi pensiamo di essere i migliori, i “numeri uno” dell’Universo, invece siamo al livello zero e potremmo essere stati scartati da chi ci è tanto superiore. E poi: ammesso che una civiltà aliena abbia voglia di comunicare con noi, saremmo abbastanza intelligenti per capirlo? Probabilmente no. Se lei fosse una formica in un formicaio e degli operai le costruissero un’autostrada accanto, lei riuscirebbe a comunicare con loro? Conoscerebbe la lingua giusta per parlare con i lavoratori? Capirebbe che cos’è un’autostrada? La stessa cosa vale per noi. Forse gli alieni sono già qui, sono nostri vicini di casa, ma siamo così stupidi da non capirlo.>
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