Gli astrofisici tedeschi annunciano:”Trovata una Super-Terra abitabile”
23 Agosto 2011
“Cherchez les nuages”, cercate le nuvole. Parafrasando il motto creato dallo scrittore Alexandre Dumas – “cherchez la femme”- che nessun buon investigatore del crimine deve mai trascurare, gli astrofisici e gli astrobiologi che indagano sui pianeti extrasolari non dovrebbero invece fare a meno di cercare le nuvole. Cumuli, cirri, nembi…non fa differenza. L’importante è individuarli nell’atmosfera di questi mondi lontani, in nome della banale, ma essenziale equazione: vapore acqueo= possibile presenza di vita.
E’ quanto sostengono i ricercatori del Max Plance Institut fuer Astronomie di Heidelberg, in Germania, che hanno puntato i loro telescopi- e il loro interesse- su un pianeta – con una massa di circa tre volte e mezzo la Terra- in orbita attorno alla stella HD85512, grande il 69 % rispetto alla dimensione del nostro Sole e distante da noi suppergiù 36 anni luce. Ebbene, secondo il team guidato dalla Dottoressa Lisa Kaltenegger, l’esopianeta appena individuato potrebbe essere abitato o comunque essere adatto alla vita.
Una conferma arriva anche dagli studi associati condotti da Francesco Pepe dell’Osservatorio di Ginevra: la stella HD85512 è una delle dieci relativamente più prossime a noi i cui pianeti orbitano in una “fascia abitabile”, ovvero alla distanza giusta-né troppo lontani, né troppo vicini. Così l’acqua, anziché ghiacciarsi o evaporare completamente, può rimanere allo stato liquido. Questa Super-Terra, nel dettaglio, si trova al limite di questa “fascia abitabile” ed impiega 54 giorni per compiere un’orbita leggermente ellittica, con un raggio di 24 milioni di miglia ( quasi 39 milioni di chilometri) intorno al suo sole, un po’ più piccolo e un po’ meno caldo del nostro. I ricercatori tedeschi, calcolando la possibile atmosfera dell’esopianeta di HD85512, ritengono che sia parzialmente ricoperto di nuvole, ipotizzano che abbia un’albedo (una capacità di riflettere la luce) di valore pari a 0,5 – la Terra ad esempio ha un valore di 0.3, Venere di 0,75- che lo rende un luogo potenzialmente adatto alla vita e valutano la sua forza di gravità circa una volta e mezza superiore a quella terrestre.
Non tutti , però, sono d’accordo sull’importanza di questa scoperta. L’astronomo Paul Wilson, dell’Università di Exterer (Gran Bretagna), partner della Nasa nel progetto Keplero, ha infatti commentato:”E’ un genere di notizia che magari piace alla stampa, ma a me non impressiona affatto”. D’altra parte, è ormai aperta da tempo la corsa a chi , tra gli scienziati, riuscirà ad inviduare per primo un esopianeta simile alla Terra guadagnandosi così celebrità e riconoscimenti accademici. Facile intuire, quindi, quanto sia feroce la competizione tra europei ed americani per conseguire il primato.
Chissà se davvero HD88512 ci riserverà grandi sorprese. Di certo, è notevole considerare che siano già stati individuati 573 pianeti extrasolari. I più ottimisti prevedono che nel prossimo futuro potremo trovarne uno nuovo al giorno. Con questo ritmo, forse, la rivelazione più clamorosa che azzererebbe tutte le nostre certezze in un solo istante potrebbe essere davvero dietro l’angolo-insomma, a pochi anni-luce da noi…
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