L’acronimo inglese è DUMB e sta per Deep Underground Military Bases– ovvero, basi militari nel profondo sottosuolo. La vulgata le vuole segretissime e tutte collegate tra loro da migliaia di chilometri di tunnel percorribili- c’è chi giura persino in aereo, tanto sarebbero ampie le gallerie scavate in profondità. Nate, sembra, nei primi anni ’60, in piena Guerra Fredda, quando la minaccia di un conflitto nucleare non era poi così remota e la possibilità di mettere in salvo, sotto terra, i vertici dello Stato e delle Forze armate Usa auspicabile, con il passare del tempo queste basi militari si sarebbero convertite ad altri scopi. Attualmente sarebbero i luoghi nei quali avvengono esperimenti misteriosi di cui l’opinione pubblica non deve essere messa al corrente, ma anche sedi di incontri e contatti con entità non terrestri, ugualmente celati ad occhi indiscreti. Non solo: qui, a centinaia di metri al di sotto della superficie terrestre, verrebbero da anni stipate enormi quantità di derrate alimentari, di ogni tipo, in vista di una catastrofe globale dalla quale solo una ristretta elite si potrà salvare. A scapito ovviamente del resto dell’umanità, ignara di tutto e abbandonata al proprio destino.
Questo- in estrema sintesi- è quanto da tempo complottisti e gole profonde di diversa natura e credibilità vanno ripetendo. Ma ora sul web corre un’altra voce. E questa volta, parrebbe suffragata da prove scientifiche. Nelle Dumb al di sotto dello Stato della Virginia sarebbe avvenuta un’esplosione atomica, responsabile della scossa tellurica avvertita, lo scorso 23 agosto, pari a 5.8 gradi della scala Richter, a Washington, New York e altre città statunitensi. Questa detonazione avrebbe scatenato il terremoto, fenomeno assolutamente inusuale nella East Coast degli Stati Uniti, a bassissimo rischio sismico: anzi, a memoria d’uomo non se n’erano mai verificati prima a Washington D.C.
A dimostrare che non è stato un evento naturale, i sismografi. La traccia lasciata da un’esplosione sotterranea è molto diversa da quella di una normale scossa di terremoto. Lo scoppio provoca infatti delle onde P- onde di compressione, che si propagano in modo circoncentrico, come le onde sonore; il sisma invece provoca onde S, ovvero trasversali, come quando si scuote l’estremità di una fune. Ebbene, il 23 agosto 2011 i sismografi hanno disegnato un grafico in cui sono preponderanti le onde P: dunque, si sarebbe trattato di una scossa indotta da una gigantesca esplosione.