Cosa c’è dietro la porta della Camera della Regina? Lo sapremo entro il 2012
16 Dicembre 2011
L’ultimo segreto della Grande Piramide potrebbe essere svelato presto: entro il 2012, scopriremo cosa si nasconde dietro la porta che chiude uno dei condotti della Camera delle Regina. Un mistero che resiste da migliaia di anni…
Ne è convinto il capo della spedizione che ha dato via all’impresa all’inizio di quest’anno, ma che poi ha dovuto sospendere i lavori per le tensioni di piazza scoppiate in Egitto. Per mesi, infatti, il nuovo e istabile governo del Cairo ha bloccato tutte le autorizzazioni a compiere ricerche archeologiche nel Paese dei Faraoni. Ora però, da qualche settimana, il Supremo Consiglio delle Antichità egizie ha ricominciato a distribuire permessi e la cosa rende ottimista Shaun Whitehead, leader della “Missione Djedi”.
L’hanno chiamata così, in onore del mago che secondo la tradizione avrebbe assistito Cheope durante la costruzione della Grande Piramide di Giza- anche se ormai da tempo i dubbi su chi e quando abbia eretto l’unica delle Sette Meraviglie del Mondo sopravvissuta ai danni del tempo sono diventati quasi delle certezze.
In ogni modo, l’equipe- che vede la collaborazione dell’Università di Hong Kong con la Scoutek Uk, la Dassault Systemes francese e l’ateneo britannico di Leeds- conta di scoprire cosa ci sia al di là di quella porta molto presto. Ad individuarla, nel 1993, era stato Upuaut – il robottino ideato da un giovane ingegnere tedesco, Rudolf Gantenbrink: il piccolo strumento meccanico, dotato di telecamera, risalì per circa 63 metri lungo il condotto della cosiddetta Camera della Regina fino a trovarsi di fronte ad una lasta di pietra, leggermente scalfita in un angolo in basso, e ad un pezzo di metallo– l’unico mai ritrovato all’interno della piramide. Era forse una maniglia?
Un vero rebus, per egittologi e ricercatori indipendenti: perchè mai quello che doveva servire da condotto d’aerazione, almeno secondo i libri di testo ufficiali, avrebbe dovuto essere sbarrato da una porta? L’interrogativo è rimasto insoluto fino ad oggi, perchè dopo il clamore sollevato da quella scoperta, l’onnipotente Zahi Hawass – divenuto ora Ministro dei Beni archeologici dell’Egitto- con mille scuse ha vietato ogni ulteriore indagine.
Dopo Upuaut, adesso tocca a Djedi. L’equipe utilizzerà un nuovo robot, costruito appositamente dalla compagnia britannica Scoutek UK: una sorta di “serpente” meccanico che si snoderà lungo il pozzo ascensionale e con una microtelecamera sbircerà oltre la lastra di pietra. Il suo scopo, raccogliere quante più informazioni possibili, per riuscire a capire il vero uso di quel cunicolo. Le ipotesi ufficiali infatti lo ritengono una sorta di “via d’uscita” per l’anima del Faraone. Strano, visto che il presunto sarcofago- per altro, mai usato per questo scopo- si trova in un’ altra camera, per l’appunto definita “Camera del Re”. Inoltre, in nessuna delle piramidi di Giza è mai stato trovato alcunchè che provi il loro utilizzo come tombe.
Altri studiosi, invece, ritengono che quei cunicoli fossero legati al culto stellare, visto che “puntavano” in direzione delle costellazioni più importanti per la religione egizia (come Sirio, Orione e il Piccolo Carro) . Ma anche in questo caso non si spiega perchè i due condotti della Camera del Re sfocino all’esterno e quelli della camera della Regina invece sono chiusi…
Resta una terza possibilità: oltre quella porta, ci potrebbe essere una stanza segreta, un vano della cui esistenza solo il costruttore- chiunque egli fosse- era a conoscenza. È questa l’opinione, ad esempio, dello scrittore Robert Bauval, che ai misteri del complesso di Giza ha dedicato tanti anni di studi e di ricerche. Alla precisa domanda: “Quale può essere la scoperta più importante in merito alle Piramidi?”, mi ha dato questa risposta: <Per me, è ciò che si trova oltre quella porta. Ritengo impossibile che la Grande Piramide non nasconda qualcosa di immensa importanza, ancora da individuare. E quel pozzo è la pista più promettente. Spero tanto di non rimanere deluso…>
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