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“Sugli Ufo Obama mente”. Pronta una nuova petizione

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Obama? È un gran bugiardo quando parla- o meglio, quando non parla- degli Alieni. La maggior parte degli Americani è infatti convinta che la Casa Bianca abbia mentito nel negare  l’esistenza di prove sulla vita extraterrestre.

IL PRESUNTO UFO RIPRESO DURANTE LA CERIMONIA DI INSEDIAMENTO DI OBAMA

Il campione in verità non è molto rappresentativo, visto che si tratta solo di 300 cittadini Usa contattati da “The Mount Baldy Istitute for Resonant Viewing” di Boulder, in Colorado. Ma di questi, il 98%  crede che il Governo americano sappia molto di più di quello che dice sugli Ufo e il 99% si è detto sicuro  che “loro” ci abbiano già visitato in passato… Insomma, una maggioranza bulgara, nel suo piccolo.

La totale mancanza di fiducia nell’amministrazione Obama fa riferimento alla recente risposta pubblica rilasciata da un portavoce della Casa Bianca in merito alla due petizioni popolari che chiedevano notizie su eventuali contatti con Esseri di altri mondi. “Non abbiamo alcuna prova che dimostri l’esistenza di forme di vita intelligente nè informazioni credibili che entità aliene abbiano mai contatto membri della razza umana o che qualche notizia in merito sia stata celata alla pubblica opinione”: questo il tenore della dichiarazione diffusa qualche settimana fa. “Tutte balle”, hanno in sostanza replicato gli intervistati praticamente all’unanimità.

Altro dato che stupisce, quasi la metà ha suffragato le proprie convinzioni con il racconto di un avvistamento: insomma, per tanti americani  gli Ufo esistono perchè credono di averli visti con i loro occhi. Non ne è sorpreso, però, lo scrittore ed ufologo Simeon Hein (direttore dell’istituto di Boulder che ha effettuato il sondaggio). Dice infatti: “L’affermazione della Casa Bianca è in contraddizione con quanto risulta da oltre 60 anni di testimonianze.” Secondo Hein, persino l’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton fu ostacolato quando cercò di conoscere la verità.

Lo disse lui stesso, nel 2005, durante una visita ad Hong Kong quando gli fu chiesto che cosa sapeva sull’esistenza degli Alieni. “Ho fatto di tentativo di scoprire se ci fossero documenti segreti sull’argomento: se c’erano, li hanno tenuti nascosti anche a me”, disse Clinton. Aggiungendo:”Non è escluso che qualcuno possa celare oscuri misteri persino al Presidente degli Stati Uniti. Se è così, sono riusciti ad ingannarmi e non è senza imbarazzo che vi dico che ho cercato invano di saperlo.”

BILL CLINTON NON EBBE ACCESSO AGLI X-FILES SUGLI UFO?

Le speranze però sono le ultime a morire. E così è già pronta una terza petizione, sempre all’interno del programma promosso da Obama “We are the people” che promette risposte a tutte le richieste di informazione firmate da un numero sufficiente di cittadini. Questa volta,  a promuoverla sono i ricercatori Richard M. Dolan e Bryce Zabel per “investigare sui fenomeni aerei non identificati riportati da cittadini, poliziotti, astronauti, piloti e militari”.

Ecco il testo esatto della petizione:”Cercare la presenza di microbi su Marte e segnali radio dallo spazio non è sufficiente. Noi dobbiamo spiegare i Fenomeni Aerei Non-identificati (in inglese Unidentified Aerial Phenomena, o UAP) proprio qui, sulla Terra. Per sei decadi, in tutto il mondo, testimoni credibili (inclusi i presidenti Carter e Reagan) hanno ampiamente descritto oggetti con capacità di volo superiori alla nostra tecnologia. Gli UAP sono stati spesso vericati dai radar e persino visti vicino ai siti nucleari da ufficiali militari. Date le implicazioni per la sicurezza nazionale, gli Stati Uniti dovrebbero condurre un’indagine indipendente. Questa inchiesta deve riesaminare in modo trasparente i principali rapporti di casi di UAP irrisolti con accesso ai documenti classificati. Deve avere il potere di chiamare i testimoni e garantire l’immunità. I risultati dovrebbero essere presentati pubblicamente.”

UNA FAMOSA IMMAGINE: STRANI GLOBI DI LUCE VICINO A CAPITOL HILL

C’è tempo fino al 30 dicembre per raccogliere le necessarie firme- ben 25mila. Visto il successo delle precedenti petizioni e l’interesse crescente nell’opinione pubblica su questi argomenti, non sembra un obiettivo impossibile da raggiungere. Molto più difficile sarà ottenere finalmente una risposta seria ed adeguata da parte del Governo Usa.

SABRINA PIERAGOSTINI

 

 

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