Il Presidente degli Stati Uniti Dwight D. Eisenhower avrebbe incontrato per ben tre volte una delegazione composta da Extraterrestri. Il meeting sarebbe avvenuto in una remota base militare americana nel 1954. Una storia che gli appassionati di ufologia conoscono bene. Ma a meritarsi i titoli dei giornali è la fonte che ora- a tanti anni di distanza- conferma l’incredibile notizia.
DWIGHT DAVID “IKE” EISENHOWER
A raccontare dell’avvenuto incontro tra le massime autorità di Washington e il gruppo di Alieni è lo scrittore Timothy Good, ex consulente del Pentagono e del Congresso americano: come si suol dire, un tipo ben informato dei fatti. Ed è la prima volta che un personaggio di tale calibro parla apertamente di contatti con esseri arrivati dallo spazio.
Ospite del programma della BBC2, “Opinionated”, Good ha infatti affermato tutti i principali governi mondiali sono regolarmente in contatto– da decenni- con entità non umane. In particolare, il presidente Eisenhower ebbe questi segretissimi meeting con esponenti di altre civiltà galattiche presso la base aerea Holloman del New Messico. Il tutto alla presenza di molti testimoni.
“Ike”- come veniva soprannominato il 34esimo Presidente degli Stati Uniti, in carica dal 1953 al 1961- è noto per avere sostenuto in modo molto energico la possibilità di vita intelligente nel cosmo. Divenuto inquilino della Casa Bianca dopo aver comandato le truppe alleate in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale, fu proprio lui a dare il primo slancio al programma spaziale americano.
I suoi incontri con esseri provenienti da altri mondi sarebbero avvenuti nel febbraio del 1954, quando ufficialmente Eisenhower si trovava in vacanza a Palm Springs, in California. E invece, a qualche centinaio di chilomentri di distanza, coperto dal più assoluto segreto, il presidente chiaccherava con le delegazioni aliene. Ad organizzare queste inconsuete tavole rotonde, sarebbero stati agenti dell’Fbi, che si erano messi in contatto con gli Extraterrestri niente meno che in via telepatica…
ECCO COME SAREBBERO GLI ALIENI “NORDICI”
Il primo di questi “faccia a faccia” sarebbe avvenuto con i rappresentanti del popolo definito “Nordico”, in virtù dell’aspetto umanoide molto simile a quello degli Scandinavi. Ma l’accordo fu siglato con la razza dei cosiddetti “Grigi”. Timothy Good ha aggiunto:”Noi sappiamo che oltre il 90 per cento degli avvistamenti Ufo possono essere spiegati in termini convenzionali. Tuttavia, potrei affermare che milioni di persone, in tutto il pianeta, hanno davvero visto le cose come stanno realmente”.
Non solo. Eisenhower avrebbe discusso di questi argomenti relativi alla presenza, sulla Terra, di creature non umane e degli abboccamenti avuti con alcuni di essi con l’allora primo ministro britannico Wiston Churchill. Anche la Gran Bretagna era stata interessata da fenomeni inspiegabili, come l’avvistamento di un oggetto volante non identificato compiuto da un pilota della Raf di ritorno da una missione verso la fine del secondo conflitto mondiale.
ECCO INVECE UN ALIENO “GRIGIO”
Fu proprio in seguito a simili segnalazioni che il Governo di Londra decise di studiare, in modo approfondito, la questione aliena attribuendo al Ministero della Difesa il delicato incarico ordinando di mantenere il massimo riserbo sulla materia. A distanza di molti anni, nel 2010, gli archivi segreti sono stati resi pubblici e si è scoperto un numero impressionante di avvistamenti avvenuti nel corso dei decenni e oggetto di indagine da parte dei funzionari di Sua Maestà.
Eisenhower, Churchill, ma anche Giovanni XXIII. Anche del “Papa buono” si dice che abbia avuto un incontro ravvicinatissimo con un essere proveniente da un altro mondo che lo impressionò moltissimo. Secondo il racconto del suo segretario personale Loris Francesco Capovilla, l’inaspettata rivelazione avvenne in un caldo pomeriggio dell’estate del 1961. Angelo Roncalli e l’amico prelato passeggiavano nei giardini di Castel Gandolfo quando sulle loro teste apparvero alcune sfere luminose dai colori brillanti. Una si staccò dal gruppo e si posò a terra. Da quell’astronave uscì una creatura- in tutto simile ad un uomo, ma avvolta da un’aurea di luce intensissima- che si avvicinò al Santo Padre.
Il segretario personale restò in disparte, non udì il dialogo tra il Papa e quell’individuo straordinario. Colse solo, dall’espressione dei volti, una grande sintonia tra i due interlocutori. Dopo venti lunghissimi minuti , l’alieno sparì in volo com’era arrivato. Giovanni XXIII si avvicinò, in lacrime, a Capovilla e gli disse queste sole parole: “I figli di Dio sono dappertutto. Anche se a volte abbiamo difficoltà a riconoscere i nostri stessi fratelli”.
È questo il racconto pubblicato dal Sun ormai quasi 30 anni fa e poi ripreso in molti altri articoli e servizi televisivi. Ma la notizia non è mai stata confermata. Come, d’altra parte, sono arrivate solo smentite ( anche di recente) dal Governo americano in merito a qualsivoglia prova di esistenza di forme di vita extraterrestre. Eppure, assicura l’ultima “gola profonda”, Timothy Good, il fatto è arcinoto ed assodato. E non solo i nostri vicini cosmici hanno intrattenuto rapporti a tu per tu con i potenti della Terra. “Gli alieni- assicura- hanno già avuto contatti formali ed informali con migliaia di persone in tutto il mondo di ogni rango sociale”. Per lo meno, sono democratici.
SABRINA PIERAGOSTINI