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Non solo l’asteroide-killer… L’ultima ipotesi dei ricercatori per spiegare come e perchè, ad un certo punto, i dinosauri scomparvero non esclude ovviamente l’effetto devastante di quell’impatto, ma punta anche su un’altra causa, apparentemente innocente: l’eccesso di peso e di dimensioni di questi lucertoloni ovipari che per milioni di anni hanno dominato incontrastati sulla Terra, quando noi non esistevamo ancora.

UN ESEMPLARE DI STEGOSAURO PESAVA CIRCA 4 TONNELLATE

Ad esempio, le mamme-dinosauro che pesavano sulle 4 tonnellate erano almeno 2500 volte più ingombranti dei loro cuccioli. Per fare un paragone, una elefantessa– che ha più o meno un peso simile- rispetto al suo piccolo è solo 22 volte più massiccia. Queste proporzioni vengono mantenute praticamente in tutte le specie dei grandi mammiferi, mentre- nel caso di questi rettili del passato- i neonati appena usciti dalle uova risultavano molto, ma molto più piccoli e leggeri dei genitori.

Comprensibile il motivo: un uovo più grosso avrebbe richiesto un guscio molto più spesso e nello stesso tempo l’embrione avrebbe avuto bisogno di molto più ossigeno che però non sarebbe potuto passare da quel robusto rivestimento… Ergo, le uova non potevano crescere più di tanto e di conseguenza anche i mini-dinosauri non potevano essere grandi quanto i loro coetanei nati con un parto.

Non solo. I  mammiferi occupano la stessa nicchia ecologica dei loro genitori: visto che per molti mesi vengono nutriti per allattamento dalla madre,  non invadono l’habitat di altre specie di minori dimensioni. Ma per i dinosauri la storia era completamente diversa: passavano da una nicchia all’altra, durante il loro sviluppo, da quando pesavano pochi chili, fino a quando- crescendo- man mano diventavano bestioni da svariate tonnellate.

L'ALPHADON, UN PICCOLO MARSUPIALE CHE VIVEVA NELL'ERA CRETACEA

“La conseguenza è questa: nel caso dei dinosauri,  una singola specie occupava quasi tutte le nicchie ecologiche disponibili, invece i mammiferi le occupavano per mezzo di tante diverse specie”, spiega il dottor Daryl Codron, dell’Università di Zurigo, a capo di questa ricerca pubblicata sulla rivista “Biology Letters”.

 Lo studio dimostra che dinosauri di piccole e medie proporzioni non riuscivano a proliferare, perchè i loro spazi vitali venivano utilizzati dai cuccioli e dagli individui giovani delle specie maggiori. “Un’ indagine sulle dimensioni dei corpi dei dinosauri di tutte le specie prova che erano pochissime quelle con adulti di peso compreso tra i 2 e i 6 chilogrammi“, continua Codron.

“Primo, l’assenza di specie di piccole e medie dimensioni era dovuto alla competizione tra i dinosauri stessi, mentre tra i mammiferi non esisteva questo gap”, aggiunge il co-autore dell’articolo, il dottor Marcus Clauss, collega e docente anch’egli a Zurigo. “Secondo, data l’esistenza di questi enormi dinosauri e la competitività della loro prole in ogni habitat disponibile, i mammiferi non hanno potuto sviluppare specie di grosse dimensioni.

IL BRONTOSAURO SUPERAVA I 25 METRI DI LUNGHEZZA E LE 30 TONNELLATE DI PESO

Il terzo elemento, che la simulazione al computer mostra, riguarda i dinosauri più piccoli. Per loro, la sfida era doppia: da un lato, con gli altri lucertoloni; dall’altro, con i mammiferi delle stesse dimensioni. Una pressione ambientale così stressante da portare molti di essi alla morte, mentre altri riuscirono a sopravvivere modificando la loro nicchia, sviluppando ad esempio arti in grado di farli volare. Sono gli eredi dei dinosauri tuttora esistenti: gli uccelli.

La supremazia del Tyrannosaurus Rex e dei suoi simili sul pianeta rimase intatta per 150 milioni di anni. Ma poi, circa 65 milioni di anni fa,  si verificò l’estinzione di massa del Cretaceo, che comportò una riduzione drastica delle forme viventi del pianeta:  si calcola che sparì il 76 per cento del mondo animale e vegetale. Secondo gli studiosi,  tutte le creature sulla faccia della Terra di peso superiore ai 25 chili perirono in un breve volgere di tempo.

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I mammiferi, però, potevano contare su molte specie piccole se non piccolissime, ben al di sotto di questo peso, che dopo il disastro ripresero il loro cammino evolutivo e occuparono le nicchie lasciate vuote dagli altri animali scomparsi . Non fu così invece per i dinosauri: privi di esemplari delle giuste dimensioni, per loro fu la rovina totale. E l’era Ternaria vide il sopravvento dei mammiferi.

FRANCESCO OTTRIA

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