L’Ufo della Raf che ha convinto anche il Ministro dell’Aviazione
29 Maggio 2012
Uno dei più stupefacenti resoconti di un avvistamento Ufo nei cieli britannici- ritenuto credibile persino da un ministro di Sua Maestà– dopo decenni di totale segretezza sta per essere reso pubblico, integralmente, per la prima volta. Protagonista, un pilota della Raf.
IL SERGENTE DELLA RAF ROLAND HUGHES ALL'EPOCA DELL'AVVISTAMENTO UFO
L’incontro ravvicinato in questione risale al 30 luglio del 1952. Il sergente Roland Hughes era in volo di addestramento nella Germania Ovest, a bordo di un De Havilland Vampire FB9. Mentre era sulla via del ritorno, riferì di essere stato intercettato da un “scintillante disco metallico di color argento“, che si mise accanto al suo aereo prima di superarlo e poi sparire rapidamente. L’oggetto misterioso fu anche avvistato dai radar della Raf a terra, che registrarono una velocità sorprendente per qualsiasi velivolo conosciuto.
Hughes, una volta atterrato, ne parlò con il suo ufficiale superiore che lo fece parlare niente meno che con Duncan Sandys, all’epoca Ministro dell’Aviazione, per informarlo personalmente dell’accaduto. Ed in seguito il ministro disse ad alcuni alti funzionari che la storia di quel pilota lo aveva convinto.
Questo avvistamento Ufo non solo è uno dei più dettagliati tra quelli che hanno visto coinvolti esponenti delle Forze Armate, ma mostra anche quanto venissero seriamente presi in considerazione dalle autorità i rapporti del genere. Il Governo britannico, storicamente, ha sempre dato l’impressione di voler approfondire questi tipi di avvistamenti.
L’esistenza di questo episodio in particolare è emersa dalle carte conservate nell‘Archivio Churchill, presso l’Università di Cambridge, e divulgate solo di recente. Nel centro sono conservate lettere e documenti che riguardano sia l’ex primo ministro inglese all’epoca della Seconda Guerra Mondiale, sia Sandys, che tra l’altro di Sir Wiston Churchill era il genero, avendone sposato la figlia Diana.
IL DIARIO DI BORDO ANNOTATO A MANO DAL PILOTA BRITANNICO
In uno di questi testi- scritto pochi giorni dopo il colloquio con il pilota della Raf, ai tempi 23enne- il ministro Sandys racconta dell’incontro con il responsabile scientifico dell’esecutivo, Lord Cherwell, e afferma di aver trovato il resoconto del giovane militaree le prove a suo sostegno provenienti dai tracciati radar “convincenti”.
L’avvistamento era avvenuto poco dopo una serie di simili segnalazioni di strani oggetti volanti da parte di piloti americani e così l’uomo di governo aggiungeva: “Non ho dubbi che tutto ciò che il sergente ha visto sia un fenomeno paragonabile a quanto descritto da numerosi osservatori degli Stati Uniti.” Da parte sua, Lord Cherwell aveva invece definito gli avvistamenti americani come “isteria di massa”, ma nelle sue memorie Sandys spiega la sua personale posizione in merito all’esistenza degli Ufo.
Il ministro, promosso in seguito Segretario della Difesa, sosteneva: “Fino a quando non saranno prodotte spiegazioni scientifiche soddisfacenti, sarebbe assai poco saggio accettare senza ulteriori indagini il punto di vista che i dischi volanti vadano archiviati come una mera forma di isteria.” Sandys scriveva anche che c’era un’ampia dimostrazione dell’esistenza di fenomeni inconsueti e inspiegabili.
Questi documenti si trovano tra le centinaia di carte che sono state divulgate negli ultimi anni, per merito soprattutto di David Clarke. L’accademico della Sheffield Hallam University, mentre conduceva ricerche per una nuova edizione del libro che ha scritto sugli avvistamenti Ufo per gli Archivi Nazionali, ha scoperto questi fogli. Poco dopo, Clarke è stato contattato dal figlio del pilota che voleva metterlo al corrente di alcune informazioni sull’episodio che aveva coinvolto il padre.
ROLAND HUGHES PILOTAVA UN AEREO DEL GENERE QUANDO AVVISTÒ L'UFO NEL 1952
Roland Hughes è morto nel 2009, a 79 anni, ma prima aveva raccontato la sua versione dei fatti al figlio Brian che a sua volta l’ha riportata al ricercatore insieme al diario di bordo del padre, nel quale il militare aveva annotato l’avvistamento e l’incontro successivo con Duncan Sandys. Questi dettagli saranno il punto forte della prossima edizione del libro, prevista per settembre, ma possiamo conoscerne già qualche anticipazione.
Dunque Hughes era a bordo di uno dei quattro aerei dello squadrone numero 20, della seconda Tactical Airforce della Raf, di ritorno alla base di Oldenburg, nel nord dell’allora Germania Occidentale e stava volando in condizioni ottimali: alta quota, perfetta visibilità. Ecco che all’improvviso vide come un “lampo argenteo” nel cielo al di sopra di lui, che rapidamente gli si accostò tanto che il sergente potè vedere che era “uno scintillante disco metallico color argento.”
Il pilota disse che era lucido, come un foglio di carta stagnola, ma senza una grinza. Poteva distinguere, con sconvolgente chiarezza, che ” la superficie metallica del mezzo volante era altamente riflettente ed assolutamente senza soluzione di continuità.” Ne stimò il diametro in circa 100 piedi ( circa 30 metri), “più o meno come l’ampiezza alare di un bombardiere Lancaster.”
ANCHE DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE VENNERO SEGNALATI STRANI AVVISTAMENTI IN CIELO
L’oggetto misterioso gli volò accanto per alcuni secondi, prima di accelerare a folle velocità scomparendo lontano. Nessuno degli altri tre piloti lo notò, visto che stavano facendo una virata e quindi non erano nella giusta posizione per vederlo, ma il radar al suolo ne registrò la traccia.
Sei giorni dopo, Hughes ( che in seguito divenne pilota civile) venne inviato nella base Raf di Fassberg, sempre nell’ex Germania Ovest, per fare il resoconto all’ufficiale di comando e allo stesso Sandys, in visita nella base. La sua prima domanda al militare fu ironica: gli chiese quante birre avesse bevuto la sera prima, per aver visto un Ufo… Evidentemente, però, il racconto del pilota poi gli fece cambiare idea.
Dopo l’avvistamento, Roland Hughes, che era chiamato anche Sam, come il personaggio creato dal’attore Stanley Holloway, venne soprannominato “Disco Sam” dai colleghi, che gli dipinsero il disegno di un Ufo sul suo aereo. Il figlio, oggi 45enne, dirigente del Ministero della Difesa presso Bovington Camp, nel Dorset, ha detto: “Noi sapevamo, in famiglia, di quell’incontro ravvicinato, ma mio padre non ne ha mai parlato un granchè.
Era sicuro di quello che aveva visto, lo ricordava nei dettagli. Ma non ha mai fatto ricerche sugli Ufo o sui dischi volanti e non si è mai interessato di fantascienza o soprannaturale. Se una storia del genere me l’avesse raccontata qualcun altro, sarei stato molto dubbioso. Una volta mio padre mi ha detto:<La gente pensa che sei matto se dici di aver visto un disco volante. Io l’ho visto solo una volta e non l’avevo mai visto prima>”
IL MINISTRO BRITANNICO DUNCAN SANDYS
Lo stesso Clarke non nasconde il suo scettismo sull’argomento Ufo e afferma: “Non c’è alcun dubbio che Hughes abbia visto qualcosa, non se l’è inventato. Ma l’unico, onesto atteggiamento da tenere in questi casi è affermare che non sappiamo cosa fosse. Non si può escludere che possa esserci una qualche spiegazione scientifica, prima di saltare alla conclusione che si trattava di visitatori alieni.”