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L’ “anomalia del Baltico”: tra pochi giorni, la verità?

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La data è stata fissata ed è imminente: 1° giugno 2012. In questo giorno, prenderà il via la spedizione che cercherà di fare chiarezza sul mistero del Mar Baltico e di capire cosa si nasconda, davvero, nei suoi fondali in un punto non precisato tra Svezia e Finlandia: uno strano relitto, una roccia anomala, un’astronave aliena o cos’altro?

L'ENIGMATICA IMMAGINE RIPRESA DAL SONAR SUL FONDO DEL MAR BALTICO

La scoperta compiuta nel 2011 da un cacciatore di tesori sommersi, Peter Lindberg, aveva subito fatto il giro del mondo. Il sonar dell’imbarcazione, che nel corso degli anni ha perlustrato il fondo dei mari alla ricerca di reperti antichi e preziose casse di champagne d’annata, esattamente un anno fa si era imbattuto in qualcosa di molto più voluminoso ed enigmatico: un enorme oggetto dalla forma tondeggiante, a 90 metri di profondità.

L’“anomalia del Baltico”, come l’avevano battezzata i mass Media, ha fatto subito il giro del mondo. A chi gli chiedeva di approfondire le ricerche, Lindberg rispondeva che gli servivano uno sponsor e mezzi più adeguati, promettendo sviluppi entro breve. Evidentemente, li ha trovati, visto che tra poche ore partirà la missione della nave oceanografica  composta dal cacciatore di tesori, dal socio Dennis Asberg, ma anche da un team di ingegneri e sommozzatori specializzati.

La spedizione, della durata prevista tra i 6 e i 10 giorni, vuole appurare una volta per tutte cosa si nasconda là sotto e svelerà- si spera- il mistero. “Non sappiamo se sia una formazione naturale oppure un oggetto“, afferma Lindberg, comandante della Ocean Explorer. “Noi lo abbiamo visto sul sonar mentre cercavamo un relitto della Seconda Guerra Mondiale e all’improvviso è comparsa sul monitor quella forma circolare“, racconta.

Quotidiani e tv hanno ripreso la notizia dandole grande enfasi;  se ne sono occupati con interesse anche i giornali scientifici. Le ipotesi si sono moltiplicate, anche se la più intrigante– quella che ha avuto maggior presa sul pubblico- vuole che si tratti di un USO, insomma di un “Unidentified Submerged Object”, equivalente marinaro di un Ufo: sarebbe un disco volante schiantatosi, chissà quando, nel mare svedese. Come in una puntata di X-Files…

IL CACCIATORE DI TESORI PETER LINDBERG

Un riferimento al fortunato telefilm Lindberg l’ha sicuramente fatto, visto che ha scelto come nome di questa spedizione il logo “OceanXTeam”. Ma assicura che la procedura sarà assolutamente scientifica. “Analizzeremo tutta l’area varie volte”, spiega a FoxNews.com “e useremo il sonar per ottenere immagini a 3D del fondale marino. Invieremo anche i nostri sommozzatori e un video-robot. E poi raccoglieremo campioni del letto del mare, per misurare eventuali radiazioni o elementi tossici.”

Cosa c’è, allora, in fondo al Baltico? Lui e i suoi colleghi non lo sanno, nè più nè meno di tutti noi, ma giurano che valuteranno ogni eventualità. Potrebbe essere ciò che resta dell’impatto di un asteroide.  Si potrebbe rivelare una sorta di costruzione arcaica sprofondata nel mare, stile Stonehenge, o forse persino un deposito di gas da sfruttare. O ancora, il relitto di una nave da guerra russa del XIX secolo.

 “Potrebbe essere un sacco di cose. Se non è prodotto dall’uomo ed è stato fatto da un’altra forma di intelligenza, però, sarebbe una vera fortuna. E io non ho mai vinto alla lotteria in vita mia!”, scherza il ricercatore svedese. Concorda con lui il collega ed amico Dennis Asberg. “Se davvero fosse un Ufo, sarebbe davvero una cosa molto strana”. Asberg propende per un fenomeno spiegabile- come un meteorite. “Ma non ne sono affatto sicuro. Comunque, tra poco lo scopriremo.

COS'È VERAMENTE L'"ANOMALIA DEL BALTICO"?

Il tutto, verrà documentato istante dopo istante dalla telecamera robotizzata. Il team sta contrattando con Microsoft per trasmettere in diretta sul web, in  streaming,  le fasi dell’esplorazione sottomarina. Comunque vada, insomma, per Lindberg e per la sua società sarà un successo.

 SABRINA PIERAGOSTINI

 

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