Da queste parti lo chiamano Yeren – ovvero, “Uomo Selvaggio”. È la versione cinese del Big Foot, il misterioso ominide dall’andatura eretta, ma col corpo ricoperto di peluria che popola le leggende di tante diverse culture, ad ogni latitudine.
Da secoli, gli abitanti dei villaggi attorno alla foresta di Shennongjia, nella provincia centrale di Hubei, raccontano che nella profondità oscura di questi boschi si aggira un essere metà uomo e metà scimmia. Lo descrivono alto più di due metri e rivestito di una pelliccia grigia. Nel corso degli anni, le segnalazioni sono state centinaia.
In questa riserva inaccessibile, ampia 1.000 metri quadrati e chiusa dalle montagne, sono state documentate impronte di piedi simili a quelle di un primate e sono stati trovati ciuffi di peli sottili. Analizzati in laboratorio, non sembrano appartenere a nessun animale noto della foresta. Allora lo Yeren esiste davvero?
Domanda alla quale ora cerca di rispondere la missione formata da ben 38 ricercatori provenienti da diverse università cinesi ed istituti scientifici. Il loro obiettivo: attraversare tutta l’area dello Shennongija per catalogare l’ecosistema davvero unico di questa regione.
La spedizione, iniziata nei giorni scorsi, proseguirà per tutto agosto. Gli studiosi contano di raccogliere dati sui circa mille differenti tipi di animali della riserva, inclusa la scimmia dorata dal naso camuso (Rhinopithecus Roxellana) e l’orso dal pelo chiaro che vive solo qui. Ovviamente, gli scienziati sperano di trovare prove anche sullo Yeren. In questo caso, riuscirebbero dove hanno già fallito altre due consistenti missioni- una durata dal 1974 al 1981, l’altra compiuta nel 2010.
“Vorrei semplicemente dimostrare che l’uomo-scimmia non esiste“, aveva detto all’epoca Wang Shancai, capo dell’Istituto archeologico di Hubei, partendo due anni fa in esplorazione. Ma la parola fine non è stata ancora scritta, anche se tra i ricercatori prevale lo scetticismo e ben pochi credono di poter trovare davvero il cugino locale dello Yeti.
“Non c’è nessun Uomo Selvaggio in alcuna parte del mondo”, ha ad esempio dichiarato con estrema certezza Zhou Guoxing, ex direttore del museo di Storia Naturale di Pechino. Il paleontologo afferma di aver visitato tutti i luoghi nei quali è stata avvistata la creatura in Cina. “Ho studiato i campioni rinvenuti, compresi peli, ossa e tracce varie. E tutti appartenevano a corpi umani, oppure provenivano da primati o da orsi”.
Insomma, nulla di misterioso. Eppure la gente del posto è convinta del contrario. Come il pastore di Muyu che nel 2005 si sarebbe trovato, faccia a faccia, con due di queste creature sconosciute “dai volti pelosi, occhi come buchi neri, nasi pronunciati, capelli scarmigliati, a metà tra un uomo e una scimmia”.
Un altro testimone, un eremita che ha trascorso molti anni nella solitudine della foresta, ha invece riferito di aver scoperto decine di impronte, in 19 diverse circostanze, pur non avendo mai incontrato di persona i presunti Yeren.
Chissà… Certo è che il governo locale ha appena siglato un accordo con quello centrale di Pechino per promuovere il turismo nella zona. Pacchetti vacanze destinati agli amanti della natura e ai cacciatori di Big Foot…
SABRINA PIERAGOSTINI