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Russia: spedizione al lago Baikal, alla ricerca di Ufo

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Cercate vacanze alternative? Che ne direste di un campo-studio sulle sponde del Lago Baikal, alla scoperta dei suoi misteri? È l’idea di una cinquantina di escursionisti che hanno preso base vicino al bacino di acqua dolce più profondo della Terra, convinti di poter assistere a qualcuno di quegli strani fenomeni che da decenni si verificherebbero in questo remoto angolo di Russia.

UN' IMMAGINE AFFASCINANTE DEL LAGO BAIKAL, IN SIBERIA

La comitiva di appassionati  ha chiamato la spedizione di ricerca  “Trans-Eurasian Ufo search expedition”, perchè l’argomento principale delle loro osservazioni sono proprio gli oggetti volanti non identificati segnalati, avvistati e ripresi in continuazione da queste parti, a partire dal 1958.

“In quell’anno avvenne l’incidente aereo di un TU-154. Molta gente del posto vide un Ufo seguire il velivolo fino a che non raggiunse le acque del Baikal. Sono frequenti i racconti del genere”, spiega uno dei partecipanti, Vladimir Kuznetsov ( intervistato persino dalla BBC…) che aggiunge:”Ecco il motivo per il  quale abbiamo deciso di ritrovarci qui. Chissà, magari saremo abbastanza fortunati da avvistare qualcosa di interessante!

Obiettivo a quanto pare già raggiunto da altri due appassionati di Ufo, Anastasia e Andrey Chernobrov, che avrebbero già visto un anomalo oggetto volante. “All’inizio non si muoveva, ma emetteva una luminosità speciale, con dei flash di colori diversi- blu, rossi, gialli, verdi…”  dice l’uomo. “Abbiamo iniziato ad osservarlo e pochi minuti dopo ha cominciato a muoversi in modo caotico, ma non come un elicottero o un aereo o un altro qualsiasi apparecchio terrestre possa fare.”

ALCUNI DEI PARTECIPANTI A QUESTO "VIAGGIO NEL MISTERO"

Da queste parti  i racconti singolari si sprecano. Non solo da parte degli abitanti, ma anche delle autorità che sarebbero state testimoni di eventi incredibili e della cui veridicità è impossibile avere riscontri. Come ad esempio l’episodio che nel 1982 avrebbe avuto per protagonisti alcuni sub della Marina Militare russa, impegnati in un addestramento.

Mentre si trovavano in profondità, a circa 50 metri,  si sarebbero imbattuti in esseri umanoidi vestiti con tute argentate. Ne sarebbe scaturita una sorta di combattimento corpo a corpo:  nel tentativo di catturare gli intrusi, tre sub sarebbero rimasti uccisi ed altri quattro gravemente feriti. In altre occasioni, in questo enorme lago sarebbero state intraviste anche navi dalla forma discoidale e dalla velocità di movimento assolutamente inusuale. Oppure, dai fondali, sarebbero apparse all’improvviso  luci lampeggianti.

Misteri che sfidano la logica sui quali ora stanno indagando i volenterosi partecipanti di questo campo-studio. Allo scopo, sono tutti forniti di macchine fotografiche e videocamere. Ma non solo. Il giovane Vladimir ha con sè uno strumento in grado- dice- di catturare radiazioni ed emissioni all’infrarosso.

MOLTI CREDONO CHE GLI ALIENI ABBIANO FATTO BASE NEL LAGO BAIKAL...

“È stato prodotto a Irkutsk, in un unico esemplare ed è un dispositivo universale che può individuare qualsiasi fonte di energia anormale: misura gli infrarossi, i campi elettrici e quelli magnetici. Con questo apparecchio possiamo monitorare il cielo e gli oggetti che lo solcano e anche valutare di cosa si trattino in base ai livelli di energia degli indicatori”, dice l’aspirante ufologo.

Questa del Lago Baikal è la seconda tappa della spedizione itinerante alla ricerca di astronavi aliene, partita a luglio dall’ isola di Russkij, nel Mar del Giappone, di fronte a Vladivostock,  e che poi proseguirà a Novosibirsk, in Siberia, per concludersi a settembre a Mosca.

SABRINA PIERAGOSTINI

 

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