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La storia degli Ufo diventa un fumetto

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Gli incontri ravvicinati più famosi, i casi di abduction che hanno fatto scalpore, i fenomeni più strani tuttora inspiegabili: tutto a disegni. La storia degli Ufo diventa un fumetto, per iniziativa del Centro Ufologico Nazionale. Il giornalino, in edicola da qualche settimana,  è destinato al pubblico dei più giovani. “Ma non solo- specifica subito Roberto Pinotti, segretario del Cun. “I fumetti li leggono tutti, non solo i ragazzi! E poi questo costa pure poco…”

'LA STORIA DEGLI UFO A FUMETTI', IN EDICOLA A CURA DEL CUN

Proprio lui, il decano dell’Ufologia italiana, è la voce narrante di questa fiction ambientata durante l’ultimo Simposio Internazionale di San Marino. È qui che Pinotti viene avvicinato da una bionda giornalista televisiva appassionata di misteri (ogni riferimento alla sottoscritta sembra puramente voluto, dicono…). Chiacchierando con lei, un po’ per volta, espone così tutte le prove a suffragio della cosiddetta ‘teoria aliena’.

“In questa pubblicazione, che è a sé stante, non a puntate, c’è il clou del fenomeno ufologico, dalla A alla Zeta, per chiunque voglia conoscere i fatti salienti. Infatti non è un’opera di fantasia: quelli riferiti sono tutti avvenimenti  documentati che fanno parte della storia dell’ufologia”, dice il segretario del Cun. “Si parte dall’inizio del tempi, perché questo è un fenomeno antico quanto il mondo, presente già nell’India vedica o testimoniato dai ‘clipea ardentes’ ( ‘gli scudi ardenti’ ) di età romana“.

Testi di storici greci e latini, racconti di età medioevale, dipinti di epoca rinascimentale: ecco altre fonti ritenute importanti  perchè conterrebbero descrizioni di presunti Ufo. Poi, di tavola in tavola, arriviamo fino a giorni nostri, all’ avvistamento con il quale si fa convenzionalmente partire l’Ufologia moderna: il primo faccia-a-faccia con un oggetto volante non identificato.

LA TELA DI FILIPPO LIPPI NELLA QUALE COMPARIREBBE UN UFO...

Era il 24 giugno del 1947 e il pilota Kenneth Arnold si imbattè in una serie di stranissimi velivoli metallici dal movimento oscillante, simili a  ‘flying saucer’ -letteralmente ‘piattini volanti’, da noi tradotti come ‘dischi’. Da lì a pochi giorni, nel luglio dello stesso anno, sarebbe esploso il caso Roswell.

Il fumetto ci mostra poi il rapimento di Betty e Barney Hill, la coppia americana che per prima raccontò di essere stata addotta dall’equipaggio di un’astronave extraterrestre, nel 1961. Prosegue con il misterioso caso di Voronezh, in Russia, nel 1989, quando un gruppo di bambini vide atterrare, nel loro parco-giochi, un disco volante dal quale sarebbe scesi enormi alieni senza testa. E ancora vediamo l’impressionante formazione di luci, disposte a boomerang, che sorvolarono a lungo la città di Phoenix, in Arizona. Era il 1996 e furono migliaia i cittadini- autorità incluse- a rimanere sbigottiti con lo sguardo rivolto al cielo.

C’è spazio anche per la teoria degli antichi astronauti: gli “dei-creatori” delle varie tradizioni religiose scesi dal cielo non sarebbero altro che Alieni in carne ed ossa, tanto avanzati tecnologicamente da influire sulla evoluzione umana e da essere poi scambiati per divinità. E proprio l’inattesa apertura del Vaticano, che solo pochi anni fa ha definito “fratelli” gli Extraterrestri, dà  a Roberto Pinotti uno spunto di riflessione molto significativo.

UNA TAVOLA DEL FUMETTO

“Il fatto che oggi la Chiesa ci stia dicendo che gli alieni esistono per forza di cose e che la fede cattolica li può accettare  tranquillamente da un punto di vista teologico, senza problemi, e che dobbiamo attenderci un futuro contatto con questa gente come fratelli dello spazio è piuttosto importante. Sono affermazioni che la dicono lunga e che dovrebbero tranquillizzare in ultima analisi la gente, perché non ci dobbiamo attendere nulla di particolarmente negativo da un eventuale cambiamento epocale, come sarebbe  un contatto di massa con altre intelligenze.

Chi lo teme? Sono le forze che fino ad oggi hanno comandato e gestito tutto e che all’indomani di un’eventuale contatto  sarebbero automaticamente spazzate via da questo evento. Sono loro ad aver una grande paura, ma credo che noi invece abbiamo ben poco da temere, perché abbiamo tutto un vecchio mondo da perdere e tutto un nuovo mondo da guadagnare.”

SABRINA PIERAGOSTINI

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