È ufficiale: la corsa su Marte, per giungere per primi con un equipaggio umano sul Pianeta Rosso, vede un concorrente in più. Oltre agli Stati Uniti, all’Europa e alla Russia, ora in competizione è entrata anche la Cina che non nasconde più la propria ambizione di diventare leader nella conquista spaziale.
LA CINA PUNTA SU MARTE
Il primo passo di avvicinamento è l’esperimento che sta per essere condotto a Pechino in collaborazione con alcuni ricercatori tedeschi: 300 metri cubi di “sistema di supporto vitale ecologico“. In sostanza, due studiosi cercheranno di coltivare quattro tipi differenti di vegetali all’interno di un modulo che simulerà le condizioni di una serra costruita su Marte. Quindi con aria, luce, acqua e riscaldamento creati in modo artificiale.
Non è ancora chiaro quanto durerà questo test, ma ovviamente l’obiettivo finale dello studio è verificare la possibilità che in un prossimo futuro dei colonizzatori terrestri siano in grado di sopravvivere su un altro pianeta, meno ospitale del nostro, producendo frutta e verdura, acqua potabile, aria respirabile– insomma, tutto il necessario per la vita umana. Che poi ciò avvenga su Marte o sulla più vicina Luna, poco cambia.
Proprio come ha scritto l’agenzia di stampa Xinhua:”Deng Yibuing, direttore del Centro di Ricerca ed Addestramento astronautico cinese, ha affermato che l’esperimento è basato su un equilibrio dinamico bilanciato di ossigeno, anidride carbonica ed acqua tra piante ed esseri umani in un sistema chiuso.
Il modulo- un sistema ecologico controllato in grado di supportare la vita (CELSS- Controlled Ecological Life Support System), costruito nel 2011, è un modello di terza generazione. Si prevede che potrà essere usato in una base extraterrestre sulla Luna o su Marte.” Una versione ancora più avanzata del CELSS include anche la produzione di batteri per facilitare l’eliminazione dei prodotti di scarto.
Insomma, la Cina guarda lontano– persino un po’ troppo, suggerisce qualche commentatore. Gli astronauti di Pechino non hanno ancora messo il loro piede sulla Luna e già il Governo progetta una base fissa sul nostro satellite. Ma la situazione potrebbe evolvere in fretta. L’agenzia spaziale cinese ha un programma molto serrato e molto aggressivo, che contempla per l’anno prossimo l’invio di una sonda robotica sulla superficie lunare. Preludio- dicono- di una missione con equipaggio umano da compiere da lì a poco.
NEI PROSSIMI ANNI, PECHINO PROGETTA UN ALLUNAGGIO...
L’idea di sperimentare la coltivazione di vegetali in ambienti chiusi, nella prospettiva di una colonizzazione dello spazio, è già stata presa in considerazione da Stati Uniti ed Europa. Ad esempio, sulla ISS– la Stazione Spaziale Internazionale- vengono coltivate alcune piantine per vedere la loro reazione all’assenza di gravità e ad una maggiore quantità di radiazioni. Ma i test su larga scala non sono mai stati compiuti per mancanza di fondi.
La crisi infatti ha tagliato anche gran parte dei contribuiti che gli Stati riservano alla ricerca scientifica. Ma l’economia del colosso orientale, si sa, procede a gonfie vele e qui le risorse ancora si trovano. Per questo molti sono pronti a scommettere che i prossimi esploratori spaziali avranno gli occhi a mandorla. E chissà, forse saranno anche i primi ad abitare il Pianeta Rosso. Speriamo non a sovrappopolarlo…
SABRINA PIERAGOSTINI