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Caccia al gemello della Terra, spunta un nuovo candidato

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È la stella simile al Sole più vicina a noi, visto che dista solo 12 anni luce. Ma non è questa l’unica caratteristica interessante di Tau Ceti, situata nella Costellazione della Balena. Come riporta un articolo che sarà presto pubblicato sulla rivista scientifica Astronomy and Astrophics, attorno a questa stella orbita anche HD 10700e- potenzialmente adatto ad ospitare la vita. E così l’elenco dei gemelli della Terra si allunga.

LA COSTELLAZIONE DELLA BALENA, DOVE SI TROVA TAU CETI

Questo nuovo sistema solare è composto da almeno 5 pianeti. Non sono stati avvistati da un telescopio, ma gli esperti ne hanno dedotto l’esistenza dalle alterazioni della luminosità emessa da Tau Ceti in concomitanza ad ogni passaggio di uno questi mondi alieni. Nella loro rotazione, infatti, esercitano una minima attrazione nei confronti della loro stella di riferimento che, vista dalla Terra, sembra oscillare emanando un luce di colore differente.

Ma il sistema di rilevamento basato sulla velocità radiale può nascondere tranelli: vari fattori, infatti,  possono determinare queste variazioni nell’emissione luminosa di un astro ed è quindi necessario eliminare tutti gli altri elementi prima di poter affermare la presenza di pianeti. Cosa che hanno fatto di recente Hugh Jones e i ricercatori dell’ Università di Hertfordshire esaminando i dati già raccolti su questa stella.

“Di Tau Ceti sapevamo già molto– spiega lo studioso- molto più di tanti altri corpi celesti. È un buon banco di prova per verificare fino a che profondità può arrivare la nostra ricerca e quanto possono essere minimi i segnali che riusciamo ad interpretare”.  Così il team ha rianalizzato i dati già raccolti in passato da tre “cacciatori di pianeti”, ovvero Harps ( High Accuracy Radial velocity Planet Searcher),  Aaps (Anglo-Australian Planet Search) e HiRes (High Resolution Echelle Spectrometer).

ECCO COME POTREBBE APPARIRE IL SISTEMA SOLARE DI TAU CETI

Con il loro sistema analitico, è stato possibile individuare i cinque pianeti sfuggiti ad altri ricercatori. I cinque nuovi mondi in orbita attorno a Tau Ceti hanno una massa compresa tra 2 e 5 volte quella della Terra e percorrono il loro tragitto in un periodo di tempo che va da 14 a 640 giorni . Ma l’attenzione degli astronomi si è concentrato sul pianeta denominato HD 10700e, collocato in quella magica fascia detta “di abitabilità”.

La distanza dalla sua stella è la metà, circa, di quella che separa il Sole da noi. Ma Tau Ceti è un po’ più piccola e meno luminosa, quindi HD 10700e è nella posizione ideale per godere di una temperatura adatta a mantenere l’ acqua allo stato liquido– condizione ritenuta indispensabile per lo sviluppo della vita come la intendiamo noi. Ci vorranno ora altri approfondimenti per determinare l’eventuale esistenza anche di un’atmosfera– altra “condicio sine qua non” che può fare di questo pianeta un candidato importante ad ospitare forme viventi extraterrestri.

UN'IMMAGINE ARTISTICA DI HD 10700e

 Ma non basta. Pochi giorni fa, un altro ricercatore, Philip Gregory, dell’Università della British Columbia, in Canada, ha rivendicato la scoperta di altri tre pianeti nella fascia di abitabilità di Gliese 667C, una delle tre stelle che compongono quel sistema ternario a 23 anni luce nella costellazione dello Scorpione. Insomma, ovunque puntiamo i nostri telescopi, ovunque concentriamo la nostra attenzione in quella infinitesimale parte di Universo che stiamo per ora scrutando, compaiono mondi potenzialmente identici al nostro. E siamo solo all’inizio…

SABRINA PIERAGOSTINI

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