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Mars One, si parte. Non ancora per il viaggio senza ritorno verso il Pianeta Rosso- per quello, bisognerà aspettare ancora un po’. Ma nel frattempo sono scattate le iscrizioni online degli aspiranti pionieri dello spazio, pronti a mollare tutto e tutti per andare a colonizzare, per primi, Marte.

IL LOGO UFFICIALE DELLA MISSIONE MARS ONE

Da lunedì, sul sito della società olandese promotrice dell’iniziativa, è possibile infatti accedere alle selezioni. Prima di tutto, però, bisogna pagare una quota, che varia in virtù della ricchezza del Paese di provenienza: va da 5 a 75 dollari americani (per l’Italia è richiesta una somma di 26 dollari). Il passo successivo, è la registrazione di un videoclip: un minuto nel quale ogni candidato maggiorenne si presenterà e cercherà di convincere i giudici di essere la persona giusta.

Gli organizzatori si aspettano una valanga di iscrizioni. Finora,  hanno ricevuto circa 10 mila email, provenienti da 100 diverse Nazioni del mondo, contenenti richieste di informazioni sulla missione. Ma quelle erano gratis. Questa volta,  più o meno, c’è da pagare e sicuramente qualche potenziale astronauta si perderà per strada. Ma il co-fondatore di Mars One, Bas Lansdorp, si dice ottimista ed è anche convinto che entro breve riuscirà a raccogliere tutti i fondi necessari.

Sì, perchè il viaggio su Marte ha costi elevati, quasi proibitivi: pare sui 6 miliardi di dollari. Cifre folli per uno Stato, figuriamoci per un gruppo privato. Quel denaro dovrebbe essere racimolato dagli sponsor e dal merchandising, anche se Lansdorp in una recente conferenza stampa che si è svolta a New York ha evitato le domande dirette sulla fattibilità finanziaria del progetto e si è rifiutato di spiegare nei dettagli le voci di costo, ma ha assicurato: “È più facile trovare i soldi per finanziare una missione su Marte che non sulla Luna.”

ECCO DOVE VIVRANNO I PRIMI COLONI UMANI MARTE DAL 2023...

Il suo modello sono le Olimpiadi di Londra, che hanno incassato 3,8 miliardi di dollari in 17 giorni di gare.”Se si ottiene un miliardo a settimana facendo grandi ascolti in tutto il mondo, allora non deve essere così difficile arrivare a 6 miliardi”, ha detto. La formula prevista è quella del reality-game, trasmesso in mondovisione, nel quale i prescelti si sfideranno davanti alle telecamere di tv ed internet- quindi con un pubblico potenzialmente globale- per aggiudicarsi la vittoria finale valida un biglietto di sola andata su Marte.

Quei primi, quattro pionieri usciranno dai tanti candidati che da qui fino al 31 agosto si faranno avanti. Il requisito fondamentale è parlare un ottimo inglese, la lingua usata per la selezione, l’addestramento e la gara finale. Per l’età non sembrano invece esserci limiti, anzi, saranno preferite persone “mature ed interessanti“, anche se ovviamente i prescelti dovranno essere in perfetta salute e verranno sottoposti ad un accurato esame medico e psicologico. Ma il training, quello vero, arriverà dopo.

Alle fasi finali arriveranno probabilmente 40 potenziali astronauti che saranno addestrati per 3 anni. L’obiettivo è formare almeno 6 equipaggi pronti a partire, composti da 4 membri- due uomini e due donne– ma ci saranno anche delle riserve, in grado di subentrare se uno o più titolari dovessero rinunciare. Prima della loro partenza, saranno lanciati vari vettori senza equipaggio– nel 2016, nel 2018 e nel 2020- per i supporti logistici, dai rover ai moduli abitativi. La missione umana decollerà nell’aprile 2023- tra dieci anni esatti.

UN VETTORE LANCIATO DALLA COMPAGNIA PRIVATA SPACEX

Con chi? Mars One sta valutando quale partner spaziale scegliere: tra le opzioni, ci sono SpaceX  e Paragon Space Development Corporation. Uno degli scenari possibili, infatti, prevede di utilizzare le capsule Dragon, prodotte da SpaceX, fondata dal miliardario Elon Musk che ha più volte sostenuto che è tecnicamente possibile mandare l’uomo su Marte entro un decennio. E ci sarebbe già una navicella, chiamata “Red Dragon”, progettata per la missione, con un costo stimato sui 400 milioni di dollari a lancio. Un Drago Rosso per il Pianeta Rosso.

 SABRINA PIERAGOSTINI

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