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L’ MI5 e le indagini sui Crop Circle

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Ebbene sì. Il Security Service di Sua Maestà- ovvero, la Military Intelligence, sezione 5, nota anche come MI5- durante la Seconda Guerra Mondiale ha indagato sui Crop Circle, i disegni impressi tra l’erba e le spighe. Emerge dai documenti conservati negli Archivi Nazionali ormai resi pubblici: tra quelle migliaia di pagine, ci sono anche foto e valutazioni sul fenomeno oggi da molti associato agli UFO. Ma all’epoca, l’interesse  era motivato da ben altri problemi.

L'INCHIESTA DELL'MI5 SU UN SEGNO APPARSO IN CAMPO

L’INCHIESTA DELL’MI5 SU UN SEGNO APPARSO IN CAMPO


I dossier svelano infatti quale fosse la preoccupazione degli agenti, chiamati ad indagare nelle campagne inglesi: quei segni potevano essere messaggi in codice per guidare i bombardieri tedeschi su obiettivi britannici. Si temeva dunque che a disegnare cerchi, spirali e scritte tra le coltivazioni fossero dei simpatizzanti nazisti, una sorta di “Quinta Colonna” infiltrata nella società del Regno Unito. Per questo, l’ MI5 dedicava tempo e uomini nella decifrazione di quei glifi.

Un caso riguarda, ad esempio, una grande G apparsa nella primavera del 1941 in un campo di mais. Il marchio, lungo 30 metri, sembrava puntare verso una fabbrica di munizioni di Glascoed, nel Monmouthshire. Il dettaglio, scoperto grazie ad alcune fotografie aeree, allarmò l’Intelligence che volle verificare direttamente. Nel documento dattiloscritto, si legge: “Il contadino, persona di buon carattere, venne ascoltato e ammise di aver seminato il campo lui stesso.

Spiegò di averlo poi venduto in aprile. Poco dopo, avendo ancora un po’ di orzo rimasto nella macchina per la semina, per svuotarla prima di riconsegnarla al contadino che gliela aveva prestata, fece girare il suoi cavalli nel campo e forò il terreno in profondità per liberarsene. Lo fece perché era molto difficile rimuovere a mano i chicchi dalla macchina, mentre seminarli era il modo più rapido per disfarsene. Accettò di arare quella parte del terreno. Essendo stata raggiunta una spiegazione soddisfacente, il caso non è stato ulteriormente indagato.” Mistero risolto, dunque.

UNA FOTOGRAFIA AEREA SCATTATA DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE

UNA FOTOGRAFIA AEREA SCATTATA DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE

Altri segni sospetti vennero scoperti e analizzati anche in un campo vicino a Newquay, in Cornovaglia, mentre nelle campagne di Staplehurt apparve un cerchio bianco con all’interno la scritta “Marden”. I timori dei servizi segreti britannici non erano infondati: sapevano che in Polonia, Olanda, Francia e Belgio i piloti della Luftwaffe avevano colpito obiettivi indicati proprio da indicazioni lasciate sul terreno da loro agenti in incognito.

“Iniziarono ad investigare sulla Quinta Colonna dopo l’invasione dei Paesi Bassi e della Francia, dove le spie tedesche avevano utilizzato le luci per l’atterraggio per guidare  gli aerei sui luoghi da attaccare”, ha detto al Mailonline David Clarke, docente di Giornalismo alla Sheffield Hallam University che da anni studia i documenti messi a disposizione dal Ministero della Difesa. Molti sono contenuti nel suo libro “Britain’s X-traordinary Files” .

“Nel 1940, tutti in Gran Bretagna pensavano:’ora tocca a noi’ e che la Germania avrebbe reclutato delle spie anche in Inghilterra, per mandare messaggi ai Tedeschi ed indicare i punti ideali per uno sbarco. L’Operazione Leone Marino ( il nome in codice dell’ invasione della Gran Bretagna pianificata da Hitler)  indusse la popolazione, la polizia, Winston Churchill e l’MI5 a sospettare che ci fosse una Quinta Colonna attiva e i file degli Archivi Nazionali mostrano le assurdità che vennero portate alla loro attenzione.”

LA MINACCIA ARRIVAVA DALLA  LUFTWAFFE

LA MINACCIA ARRIVAVA DALLA LUFTWAFFE

Come appunto, quella grande lettera G avvistata da un pilota della RAF. Il contadino- prima di essere creduto- se la vide brutta: venne scambiato per una spia e circondato dagli agenti dei servizi segreti. Analogamente, anche gli altri strani segni trovarono una spiegazione: quello a Newquay era stato prodotto dall’uso di calcare per scopi agricoli, mentre la parola scritta nel cerchio a Staplehurt era ciò che rimaneva di una pista di atterraggio d’emergenza della compagnia aerea Imperial (oggi, la British Airways)

La quantità di energie destinate dal Security Service per indagare su questi fatti è sorprendente. C’erano tre funzionari, con base nelle contee più orientali, impegnati a tempo pieno nell’osservazione del cielo, per scrutare eventuali segnali luminosi interpretati come messaggi delle spie all’aviazione tedesca per indicare la strada verso Norwich. “In quei documenti ci sono molti episodi che oggi la gente interpreterebbe come attività aliena, come luci e crop circle. Ma negli anni ’40, nessuno si preoccupava degli Extraterrestri, tutti si preoccupavano dei Nazisti”, ha aggiunto Clarke.

Vero. L’attenzione era tutta concentrata su un nemico reale e tutti i fenomeni inspiegabili venivano studiati e monitorati in quest’ottica di difesa. Col passare degli anni, però, gli Inglesi hanno appurato che non si trattava di velivoli tedeschi; gli Americani che non erano aerei spia sovietici; i Russi che non erano aerei sperimentali alleati. La guerra, nel frattempo, è finita. I fenomeni inspiegabili invece continuano. Che sia il caso di approfondire l’argomento?

SABRINA PIERAGOSTINI

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