Il mistero delle luci di Cerere persiste. Le immagini scattate dalla sonda Dawn lo scorso 9 giugno, da un’altitudine di 2700 miglia ( dunque sui 4.400 chilometri) hanno confermato la presenza dei punti lucenti che da tempo sorprendono gli scienziati, senza rivelare però la loro sorgente. Forse a riflettere la luce sono strati di ghiaccio o di sale, forse si tratta invece di geyser o di un qualche tipo di vulcano. Ma in quelle foto ravvicinate si vede anche qualcos’altro.
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L’OGGETTO A FORMA PIRAMIDALE RIPRESO SU CERERE
Oltre a quei lampi brillanti, annidati nei crateri più ampi del planetoide -situato nella fascia degli Asteroidi, tra Marte e Giove- appare infatti anche un’altra anomalia. Sulla piatta superficie di Cerere, spunta una protuberanza, la cui altezza è stata stimata in circa 3 miglia- ovvero, sui 4800 metri . Sembra un monte che si erge solitario e dall’aspetto piuttosto regolare, simile ad una piramide. Una forma geometrica che si sta presentando sempre più frequentemente, nelle foto della NASA.
Ad avere scatenato di recente un acceso dibattito in rete, infatti, è uno scatto di Curiosity– il rover che dal 2012 sta perlustrando una area di Marte. Il 7 maggio scorso- Sol 978 , ovvero il 978esimo giorno di missione del robottino- davanti all’obiettivo di Curiosity si è presentata una scena consueta: un lungo un pendio, coperto da pietre di svariate forme e misure. Ma tra le tante, una ha attirato l’attenzione di chi crede nell’esistenza di un’antica civiltà che una volta abitava il Pianeta Rosso: una roccia perfettamente simmetrica identica ad una piramide.
Prima i siti ufologici e poi anche alcuni giornali online hanno mostrato la fotografia domandosi se si può trattare di una formazione naturale. Per gli appassionati della questione aliena, ovviamente no e anzi si tratterebbe dell’immagine più chiara tra le tante riprese su Marte che proverebbe la presenza di costruzioni artificiali edificate da creature intelligenti in un passato più o meno remoto.
ECCO LA STRANA ROCCIA MARZIANA
La roccia sarebbe alta non più di un metro e mezzo. Qualcuno ipotizza che sia una sorta di modellino in scala, oppure- meglio- solo la punta emersa di una struttura sepolta sotto la rossa polvere marziana. Un po’ come accadrebbe anche per le Piramidi di Giza, se all’improvviso l’Umanità scomparisse: nel giro di pochi decenni o al massimo di qualche secolo, la sabbia del deserto le ricoprirebbe fino a nasconderle quasi del tutto alla vista.
Purtroppo, mancano dettagli più ravvicinati di quella singolare pietra a punta. “Nonostante l’impressionante simmetria della piramide, nessuna delle foto scattate dal rover ad intervalli di 20/30 secondi nei minuti e nelle ore seguenti include l’oggetto. Sembra che l’operatore NASA di Curiosity abbia deliberatamente scelto di non scattare altre foto o di non zoomare su di essa. Se invece è stato fatto, nessuna di queste immagini successive è stata resa pubblica”, scrive ad esempio il sito Exopolitics.org di Michael E. Salla.
Certo, non è la prima volta che sentiamo associare le piramidi a Marte. Già le immagini riprese negli anni ’70 dalle sonde Mariner e Viking avevano entusiasmato i sostenitori dell’antica civiltà marziana: oltre al cosiddetto “Volto di Cydonia”, vedevano altre colossali costruzioni, edifici a pianta quadrata, rovine di città. Nient’altro che strutture naturali dai profili insoliti scolpiti dal vento e strani giochi di luce, hanno sempre ribattuto gli scienziati.
LA PIANA DI CYDONIA
Eppure, come dicevamo, sono numerose le testimonianze fotografiche di oggetti dalla forma piramidale immortalati qua e là nel sistema solare. Anche sulla Luna. O almeno, una sagoma triangolare si intravede vagamente in uno scatto realizzato dalla missione Apollo 17. Ora queste nuove immagini riaccendono la fantasia. Per vedere più da vicino l’oggetto sulla superficie di Cerere, basterà aspettare qualche settimana, quando la sonda scenderà a 900 miglia ( 1450 km) di altitudine. Per capire meglio l’anomalia marziana, non si sa.
SABRINA PIERAGOSTINI
VIDEO MARTE