Chi vincerà le Presidenziali USA 2016? La campagna elettorale è agli inizi, ma qualcuno già si sbilancia e auspica che il prossimo inquilino della Casa Bianca sia ancora Clinton- questa volta, però, Hillary. Lo sperano soprattutto i ricercatori alternativi e tutti coloro che credono ci sia una verità ancora da svelare sulla questione UFO&Alieni. E Bill e sua moglie sembrano i più adatti, vista la loro passione per l’argomento. Anche se, finora, con scarsissimi risultati.
A riaccendere l’interesse della stampa sull’accoppiata Clinton/ET, è stato un tweet di John Podesta, ex consigliere politico di Obama che ha lasciato l’incarico proprio per poter coordinare la campagna di Hillary. Dopo un’intervista in tv alla rampante candidata democratica, Podesta ha fatto i complimenti alla giornalista, ma ha anche aggiunto un consiglio. Questo il testo: “Grande intervista, @lenadunham . Ma, Lena, la prossima volta domandale degli Alieni!” aggiungendo l’ hashtag #TheTruthIsOutThere, ovvero “la verità è là fuori”. Un suo cavallo di battaglia.
L’aveva già scritto proprio al momento delle sue dimissioni. Elencando i momenti più difficili e quelli più esaltanti del suo lavoro al fianco di Barack Obama, il consigliere politico aveva indicato come il suo peggior fallimento non essere riuscito a divulgare i documenti sugli UFO, aggiungendo quell’ hashtag. Solo uno scherzo, per i commentatori e gli editorialisti. O forse no?
Podesta, già nel 2002, era intervenuto alla conferenza organizzata presso il National Press Club di Washington D.C. e parlando di UFO aveva detto in sostanza: ”Ormai è ora che il Governo declassifichi i rapporti vecchi più di 25 anni e fornisca agli studiosi i dati affinché possano determinare la reale natura di questo fenomeno”.
Il suo motto è stato adottato anche dal resto dello staff della Clinton quando è stato interpellato da un giornale, il magazine Mother Jones, lo scorso aprile, pochi giorni prima dell’annuncio ufficiale della discesa in campo della ex First Lady. La rivista chiedeva un commento in merito all’ipotesi che la sua elezione alla Casa Bianca potesse segnare l’inizio della disclosure, cioè una fase di apertura e di divulgazione delle informazioni sugli UFO. Dopo aver tergiversato, il suo ufficio ha risposto con la frase di Podesta: “La verità è là fuori”.
Nell’articolo pubblicato da Mother Jones, i suoi più accesi sostenitori sono due noti ricercatori nel campo dell’ esopolitica– la disciplina che studia gli effetti della potenziale interazione con altre civiltà dello spazio. Secondo Michael Salla, “Hillary giocherà un ruolo positivo nel diffondere queste informazioni, è una candidata favorevole alla divulgazione, mentre un tipo come Jeb Bush manterrebbe lo status quo.” Entusiasmo condiviso anche da Stephen Bassett, attivista politico promotore del Paradigm Research Group.
Bassett è convinto che la Clinton sia interessata alla questione UFO anche sulla base di una foto scattata quando incontrò Laurance Rockefeller nel suo ranch in Wyoming nell’estate 1995. Nello scatto in questione, Hillary tiene tra le mani un libro, “Are we alone?” (“Siamo soli?”), scritto dall’astrofisico Paul Davies sulle implicazioni filosofiche della scoperta della vita extraterrestre.
Un argomento che all’anziano magnate e filantropo stava molto a cuore: Laurance Rockefeller, erede della nota famiglia di milionari, era infatti un appassionato di UFO e sponsorizzò vari progetti di ricerca. Non solo: sarebbe stato lui a convincere l’allora presidente degli Stati Uniti ad indagare in materia. I retroscena di questa strana collaborazione sono spiegati nel libro “Inchiesta UFO- Quello che i Governi non dicono” (Mursia).
Durante i suoi due mandati, Bill Clinton cercò in tutti i modi di sapere la verità su quanto accaduto a Roswell nel 1947 e di conoscere i segreti dell’ Area 51. L’input al suo consigliere scientifico Jack Gibbons arrivò proprio da Rockefeller. L’Ufficio Scienza e Tecnologia della Casa Bianca conserva un migliaio di pagine sull’argomento risalenti all’ amministrazione Clinton e gli incartamenti dimostrano che gran parte dello sforzo per far declassificare i documenti passò attraverso l’ala ovest della Casa Bianca- dallo studio di Hillary.
Tentativi che provocarono non poche frizioni con i vertici delle Forze Armate e che finirono in un nulla di fatto, anche perché il Presidente fu costretto a concentrarsi su questioni per lui molto più decisive- il Sexgate e l’ impeachment. Ma tornato un cittadino qualunque, Clinton dichiarò in pubblico: ”Potrebbe esserci un burocrate di carriera che cela questi segreti anche ai presidenti eletti. Se è così, sono stati bravi ad eludermi e sono piuttosto imbarazzato nel dirvi che ho tentato invano di scoprirli.” Riuscirà Hillary dove Bill ha fallito?
SABRINA PIERAGOSTINI