Un testa a testa tra Donald Trump e Hillary Clinton. Finora (salvo sorprese sempre dietro l’angolo), le Primarie in corso negli Stati Uniti per decretare il candidato repubblicano e quello democratico che si sfideranno per la Casa Bianca sembra una gara a due: il magnate dal ciuffo biondo e dalle idee ultra-conservatrici contro l’ex segretario di Stato ed ex First Lady. Ma comunque andrà a finire, resta la novità di questo duello politico nel quale anche gli UFO e gli Extraterrestri stanno avendo un certo peso.
Se da un lato il tycoon newyorkese insiste sui muri da erigere per bloccare l’invasione degli stranieri ( “Aliens”, in inglese), la Clinton invece vuole abbattere tutte le barriere, anche quella della segretezza. E non perde occasione per ribadire la sua volontà di far luce su tutti gli X-file ancora tenuti nascosti dal Governo. A spingerla in questa direzione, è stato l’uomo che guida la sua campagna elettorale, John Podesta. Lo ha ammesso lui stesso, parlando con la stampa americana.
“Ne ho discusso con Hillary. Ci sono documenti ancora coperti da segreto che potrebbero essere declassificati”, ha detto al programma “News NOW”, di KLAS-TV, durante la tappa a Las Vegas. “Penso di averla convinta che ci serve uno sforzo per poter dare un’occhiata a questi dossier e declassificarne quanti più possiamo, per rispondere alle legittime domande della gente. Più attenzione e più dibattito riguardo i fenomeni aerei non spiegati possono avvenire senza che le persone che hanno un ruolo pubblico, che se ne occupano seriamente, siano ridicolizzate.”
Un rischio che anche la candidata democratica sta seriamente correndo. Già in passato, quando abitava alla Casa Bianca con il marito Bill Clinton, all’epoca 42° presidente degli Stati Uniti, il loro interesse per gli UFO sollevò molta ironia e procurò loro qualche presa in giro. La copertina di un tabloid satirico, ad esempio, mostrava la first Lady con in braccio un piccolo Grigio e il titolo annunciava: “Hillary Clinton adotta un neonato alieno”. Sfottò che sono ricominciati. Ma la candidata democratica sembra non preoccuparsene e continua a parlare pubblicamente della sua intenzione di chiarire tutto ciò che serve sulla questione.
Nelle scorse settimane, in un’intervista al Conway Daily Sun (un quotidiano del New Hampshire) ha assicurato che andrà fino in fondo al mistero che si cela dietro agli oggetti volanti non identificati. Non ha escluso che creature di altri mondi ci abbiano già fatto visita e ha persino annunciato la creazione di una sorta di task-force per capire, una volta per tutte, se la famigerata Area 51 nasconda o abbia mai nascosto UFO e Alieni nei suoi hangar inavvicinabili. Secondo la CNN, stava amabilmente scherzando. Le dichiarazioni di Podesta, però, sembrano molto serie. Anzi, ha persino esortato i giornalisti a rivolgere alla candidata democratica domande specifiche sugli UFO .
La sua storia personale è interessante. Da capo dello staff di Bill Clinton, ha promosso la declassificazione di quasi 1 milione di documenti, ma non ha avuto successo con quelli legati alla ricerca ufologica. In un discorso del 2002, al National Press Club di Washington, aveva dichiarato: “Penso sia il momento di svuotare il sacco sulle questioni che sono rimaste oscure, le questioni legate alle indagini governative sugli UFO. Ed è il momento di scoprire la verità che c’è davvero là fuori. Dovremmo farlo perché è giusto. Dovremmo farlo perché il popolo americano, francamente, è in grado di affrontarlo. E dovremmo farlo perché ce lo dice la legge.”
In seguito, è ritornato alla Casa Bianca come consigliere di Barack Obama. Nel momento delle sue dimissioni, nel 2014, con un tweet ha elencato i momenti più memorabili e i momenti più difficili della sua avventura. E il suo più grande rimpianto, ha scritto, è stato non aver potuto rendere pubblici i documenti sugli UFO. Anche in questo caso, molti hanno pensato che fosse solo una battuta, ma vista l’insistenza con la quale lui e la Clinton parlano dell’argomento sarebbe il caso di cambiare idea.
Resta da capire se davvero le promesse saranno mantenute. I precedenti storici- vedi Gerald Ford e Jimmy Carter– non depongono a favore. Ne abbiamo parlato diffusamente, Pablo Ayo ed io, nel nostro libro “Inchiesta UFO- Quello che i Governi non dicono”. Anche Ford e Carter, da candidati, avevano assicurato rivelazioni poi mai arrivate una volta eletti presidenti. Forse perché non c’è proprio nulla da rivelare e tutto quello che c’era da sapere è stato detto: ufficialmente, Washington ha smesso di interessarsi di UFO con la chiusura dell’ultima indagine governativa, il famoso Blue Book Project concluso nel 1969. Ma le agenzie di Intelligence avrebbero invece continuato ad indagare anche dopo quella data. E negli ultimi decenni, si sarebbero accumulate pile di carte nei loro archivi segreti.
Dunque, ammesso e non concesso che Hillary diventi la prima Presidente donna nella storia degli Stati Uniti d’America, sono tanti gli interrogativi che ora gli ufologi e i teorici del complotto si pongono: davvero renderà disponibili tutte le informazioni così come ha annunciato? Non si fermerà , anche lei, davanti al vincolo della sicurezza nazionale in nome della quale, da anni, sono state invece negate? Oppure non troverà, magari, la porta sbarrata da gruppi di potere contrari alla divulgazione di tali dossier, come si vocifera sia già accaduto in passato? Un esempio eclatante lo ha avuto in famiglia.
Anche suo marito tentò la stessa strada e per un certo periodo intraprese anche una specie di braccio di ferro con l’USAF per conoscere la verità sul crash di Roswell e sull’Area 51. Poi lasciò perdere. “C’è un governo nel governo e io non lo controllo”, avrebbe confidato all’amica giornalista Sarah McClendon nel 2001. Salvo poi raccontare, in un’intervista tv nell’aprile 2014 per il programma di Jimmy Kimmel, che nella base militare del Nevada si svolgono solo noiose ricerche e che gli Alieni non sono mai venuti a trovarci, altrimenti lui ce l’avrebbe detto. Per concludere, tuttavia, l’ex presidente ha aggiunto: “Non mi stupirei se un giorno venissero a farci visita”.
I convinti assertori della realtà extraterrestre sono rimasti molto delusi. Ma anche Obama ha tradito le aspettative. Anche lui sembrava l’uomo del destino, colui che avrebbe scoperchiato il vaso di Pandora. E invece rispondendo ad una petizione popolare che chiedeva lumi su possibili contatti con gli Alieni, il suo portavoce scientifico ha sentenziato: “Non ci sono prove che esistano forme di vita al di fuori del nostro pianeta o che entità extraterrestri abbiano contattato membri della razza umana. In aggiunta, non ci sono informazioni credibili tali da suggerire che qualche prova sia stata celata all’opinione pubblica. “ Discorso chiuso. Riuscirà Hillary a riaprirlo?
SABRINA PIERAGOSTINI