Tutti col naso all’insù in cerca di stelle cadenti. Come ogni anno, i giorni a cavallo tra il 10 e il 15 agosto sono caratterizzati dal passaggio delle Perseidi che illuminano i nostri cieli e danno spettacolo. Ma questo sciame meteorico nasconde una potenziale insidia. Le rocce spaziali a spasso nel sistema solare, infatti, non solo in passato hanno provocato sulla Terra catastrofi su vasta scala- come spiegava l’articolo pubblicato sul blog nei giorni scorsi- ma potrebbero costituire un pericolo anche nel nostro futuro. A partire proprio dalla cometa 109P/Swift-Tuttle, responsabile della pioggia di stelle della notte di San Lorenzo.
Scoperta quasi in contemporanea dagli astronomi Lewis Swift e Horace Parnell Tuttle nel 1862, questa grande palla di ghiaccio e roccia è una cometa di breve periodo che ritorna vicino al nostro pianeta ogni 133 anni e provoca lo sciame delle Perseidi. Finora è sempre passata ad una distanza assolutamente di sicurezza dalla Terra, ma secondo gli astronomi la sua orbita potrebbe cambiare, trasformandola così in un gigantesco proiettile diretto verso di noi.
Ad alterare il suo tranquillo moto, potrebbe intervenire una spinta gravitazionale di Giove, il gigante gassoso del sistema solare dal quale sono influenzate le comete di breve periodo- dette anche “della famiglia gioviana”- che la renderebbe più veloce portandola più prossima alla Terra. Per l’astrofisico Ethan Siegel, questa remota eventualità si potrebbe verificare tra circa 2400 anni. Se mai avvenisse, provocherebbe danni ancora maggiori dell’impatto che 65 milioni di anni fa ha determinato l’estinzione dei dinosauri.
“Il modo in cui gli scienziati classificano la probabilità di collisione tra un asteroide o una cometa e un pianeta si ottiene misurando il suo MOID, ovvero la Minima Distanza dell’Intersezione dell’Orbita”- spiega Sieger. “Quanto sarà vicina a noi questa cometa? La risposta è spaventosamente bassa- solo 0.000892 Unità Astronomiche, laddove qualsiasi cosa a meno di 0.05 U.A è considerato potenzialmente pericoloso. Corrisponde a soli 133.000 km, circa un terzo della distanza Terra-Luna. Se cerchiamo nel database della NASA e domandiamo quali siano tutti gli oggetti superiori a 50 metri che passeranno a 0,001 U.A., ne troveremo solo 4.” Ma gli altri 3 sono asteroidi di circa 400 metri, mentre la cometa al confronto è enorme.
In un post pubblicato nel suo blog sulla rivista Forbes.com, Siegel spiega che per molti secoli possiamo stare relativamente tranquilli: il prossimo passaggio della cometa si verificherà nel 2126 senza alcun problema e così dovrebbe andare avanti a lungo. Ma per l’anno 4479, qualcosa potrebbe cambiare proprio per colpa di Giove. Gli scenari sono vari- dice l’astrofisico: la Swift-Tuttle potrebbe gettarsi nel Sole e terminare per sempre il suo viaggio; potrebbe essere lanciata, con un effetto fionda, fuori dal sistema solare e perdersi nel cosmo; oppure potrebbe arrivare pericolosamente troppo vicina al nostro pianeta.
La probabilità è bassissima, ma reale.”Ogni orbita, in media, contiene lo 0,000002 per cento di possibilità che ci colpisca. Potrebbe sembrare minima- scrive lo scienziato- ma è sei volte maggiore delle chance che si hanno di vincere al Power Ball”- un gioco equivalente al nostro Superenalotto. E viste le sue dimensioni (26 chilometri), e la sua velocità ( 4 volte superiore a quella dell’asteroide che ha sterminato i dinosauri) se cadesse sulla Terra scatenerebbe un’energia di 1 miliardo di megatoni, 28 volte superiore a quella che ha provocato l’ultima estinzione di massa. Il suo impatto sarebbe pari all’esplosione contemporanea di 20 milioni di bombe all’idrogeno e le possibilità di sopravvivere a questo disastro sarebbero nulle.
Si estinguerebbe la specie umana e con essa anche il resto della vita più evoluta sul nostro pianeta. “Un minimo, impercettibile colpo gravitazionale potrebbe determinare la fine dell’era dei mammiferi. Dopo milioni di anni di relativa pace nella nostra galassia, a farlo potrebbe essere una cometa errante”, conclude Ethan Sieger. Ma non perdiamo le speranze, le interazioni gravitazionali dei pianeti del sistema solare non sono facilmente calcolabili e ci sono pur sempre oltre il 99,999 % delle possibilità che la Swift-Turtles sbagli mira e ci manchi. Insomma, per ora, godiamoci lo spettacolo delle stelle cadenti ed esprimiamo il nostro desiderio. Almeno ancora per una ventina di secoli…
SABRINA PIERAGOSTINI