Gli Dei dell’antichità– Yahweh compreso- erano in realtà Extraterrestri, tanto potenti ed evoluti quanto capricciosi e crudeli con i nostri antenati, annichiliti dalla loro superiorità tecnologica. Almeno questa è l’ipotesi che Mauro Biglino porta avanti da anni nei suoi libri, partendo dalla traduzione letterale del testo ebraico dell’Antico Testamento e arrivando- con l’ultimo libro scritto con Enrico Baccarini “La caduta degli Dei- Bibbia e testi indù, la storia va riscritta”- alla letteratura vedica.
Un’idea che fa indignare o sorridere– a seconda dei punti di vista- tutti i suoi detrattori, ma che non piace neanche a molti dei cosiddetti ricercatori alternativi– quelli cioè non allineati al pensiero dominante e non integrati nell’establishment. Per la maggior parte, infatti, preferiscono pensare che, in un tempo remoto, sia esistita una civiltà assolutamente umana, arrivata ad un elevato sviluppo tecnologico e poi spazzata via da un cataclisma di dimensioni globali che ne ha cancellato quasi interamente ogni traccia, ma il cui ricordo è stato tramandato dai miti e dai testi sacri di varie culture. Abbiamo chiesto a Mauro Biglino se reputa questa interpretazione plausibile. Ecco cosa ci ha risposto…
“Un giorno si scoprirà che gli Elohim erano alieni? Io dirò: bene. Un giorno si scoprirà che gli Elohim erano degli ex-terrestri che avevano abbandonato il pianeta e poi ci avevano fatto ritorno? Io dirò: bene. Un giorno si scoprirà che gli Elohim erano appartenenti ad una razza terrestre antidiluviana? Io dirò: bene. Un giorno si scoprirà che gli Elohim erano i rappresentanti di una razza superiore che viveva e vive nella terra cava? Io dirò: bene.
Un giorno si scoprirà che erano degli umani tornati dal futuro? Io dirò: bene.Un giorno si scoprirà che gli Elohim erano solo dei personaggi immaginari di una grande favola prodotta dalla fertile fantasia degli autori biblici? Io dirò: bene. Quale che sarà la risposta, non cambierà di una sola virgola il mio lavoro: l’importante è che non si cerchi più di far credere che gli Elohim sono Dio. In merito agli Alieni però devo dire che, nel mio ‘fare finta’, non posso non tenere conto del fatto che popoli di tutti i continenti della Terra si sono riferiti a ‘quelli là’ definendoli ‘figli delle stelle’ e dichiarando che provenivano da altri mondi.
Nella parte del libro scritta da Enrico Baccarini si dà conto, secondo gli antichi testi vedici, di un universo popolato da almeno 400.000 specie umanoidi e anche dei luoghi del cielo da cui molte di queste sarebbero giunte sul nostro pianeta: io, ferme restando le risposte che ho dato qui sopra, ‘faccio finta’ che sia vero anche questo. L’ipotesi ha diritto di esistere e di essere presa in considerazione, senza quei blocchi ideologici pregiudiziali che tendono a negare a priori anche la sola possibilità di essere formulata.”
Lo dicevamo, Biglino suscita l’indignazione dei ferventi credenti, ma subisce pesanti critiche- se non vero e proprio attacco personale– anche da parte di chi non ha fede, ma reputa comunque ridicolo o errato il suo lavoro di traduzione letterale del testo ebraico. A fronte, però, di un numero crescente di fan che affollano i convegni in cui è ospite, che comprano i suoi libri- veri best seller– e che lo seguono sul web.
“Ciò che fa imbestialire e contemporaneamente mi fa apprezzare è indubbiamente il metodo che ho scelto: ‘facciamo finta che…’. Gli avversari/detrattori sono abituati a combattere contrapponendo verità a verità, dogma a dogma (religioso o scientifico che sia) e qui invece si trovano davanti uno che dice: ‘io non so dove stia la verità, faccio finta che sia vero ciò che leggo e vedo cosa ne viene fuori’. Loro devono dimostrare, mentre chi ‘fa finta’ non deve dimostrare nulla perché nuota nel mare della relatività” dice il biblista torinese. E aggiunge:
“Loro però sanno bene che se questo metodo viene portato alle estreme conseguenze e si rivela valido, sui testi antichi rimane solo il dubbio (unico atteggiamento ragionevole e intellettualmente onesto) e le loro verità cadono tutte, di qualunque genere siano: non a caso nei vari gruppi di detrattori stanno tutti uniti anche se vi si trovano teologi di varie correnti, atei scientisti, atei che si definiscono tali ma che al contempo per contrastarmi usano le categorie della teologia, ci sono poi sedicenti e fantasiosi esoteristi, esegeti protestanti, neo-guru dell’ultima ora che temono di perdere i discepoli nel momento in cui questi smettono di ‘accettare’ e iniziano a riflettere in modo autonomo…
Per contro, è proprio questo metodo del ‘fare finta’ la caratteristica che piace a chi apprezza il mio lavoro: la possibilità di sostituire la chiusura gretta dei dogmi con l’apertura mentale garantita delle domande e dalle riflessioni formulate da chi cerca di capire. Di conseguenza procedo con quella determinazione che è nutrita dalla serenità tipica di chi sa di non sapere e quindi non ha necessità di vedere ovunque nemici da combattere; non a caso non reagisco mai contro gli ‘imbestialiti’ che mi detestano e lascio che dicano: in fondo un po’ capisco le oggettive difficoltà nelle quali si trovano.”
Ma non soddisfatto, ora lo scrittore torinese sta per uscire con un nuovo libro (“La Bibbia non l’ha mai detto, Perché la legge di Dio non deve diventare la legge degli uomini”-Mondadori) scritto a quattro mani con la dottoressa Lorena Forni, docente dell’Università Milano Bicocca, che si annuncia, ancora una volta, foriero di polemiche e contestazioni… “Abbiamo documentato le influenze che la Chiesa Cattolica esercita sulla giurisprudenza italiana – che dovrebbe essere per definizione assolutamente laica – imponendo, in modo talvolta anche molto palese, dei principi definiti ‘assoluti e non negoziabili’ in quanto derivanti dal presunto Dio biblico.
Nel libro evidenziamo la drammatica duplicità del problema, perché nessuna società laica deve essere condizionata dai dettami di qualsivoglia religione (tanto meno se ci si riferisce ad una soltanto come la sola detentrice di verità) e in più quei principi (ritenuti assoluti e non negoziabili) non sono neppure presenti nei testi da cui li si fa pretestuosamente derivare, anzi… Il libro è finito e le polemiche saranno roventi.”
SABRINA PIERAGOSTINI
Troverete l’intervista integrale a Mauro Biglino nella News Letter di Settembre