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USA: due piloti avvistano un UFO

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Ancora un UFO nei cieli americani, avvistato da due diversi piloti di linea,  ma non dai radar. Dopo i sorprendenti video ripresi dai top gun americani diffusi a dicembre e il caso eclatante dell’oggetto misterioso che lo scorso ottobre ha attraversato indisturbato gli spazi delle linee commerciali tra Oregon e California (ve ne abbiamo parlato nell’articolo pubblicato sul blog il 16 marzo), ora la FAA (Federal Aviation Administration) ha dovuto ammettere di non avere idea nemmeno di cosa abbia sorvolato l’Arizona circa un mese fa.

UN UFO RIPRESO DA CACCIA DELLA MARINA MILITARE STATUNITENSE

UN UFO RIPRESO DA CACCIA DELLA MARINA MILITARE STATUNITENSE

A darne conto e a pubblicare le registrazioni audio intercorse quel giorno con la torre di controllo è sempre il blog The War Zone pubblicato dal sito TheDrive.com che aveva già per primo rivelato la vicenda simile avvenuta nell’ autunno 2017. Questa volta, però, la notizia è stata poi ripresa dal giornale di Phoenix, il New Times, che ha chiesto (e ottenuto) conferma di quanto accaduto proprio alla FAA ed ha postato sulla pagina online del quotidiano la conversazione tra i due piloti e il controllore di volo. Subito imitato da molti mass media americani- CNN compresa.

I fatti risalgono al 24 febbraio. Alle 15:30 ora locale, il comandante di un Learjet della Phoenix Air, a quota 37 mila piedi (circa 11 mila metri), non troppo lontano da Tucson e dalla base aerea militare Davis-Monthan, contatta la torre di controllo. “Qualcosa è passato sopra di noi 30 secondi fa?”, chiede. “Negativo”, gli risponde l’addetto ai radar del centro di Albuquerque, in New Mexico. “Ok- ribatte- però qualcosa lo ha fatto”. “Un UFO” , dice una voce seguita da una mezza risata. Ma il controllore di volo non scherza, quando poco dopo contatta un altro aereo per sapere se quell’oggetto sconosciuto sia ancora nei paraggi.

Si tratta di un airbus A321 dell’American Airlines, decollato da Dallas e diretto a San Diego. “American 1095, mi fai sapere se qualcosa ti passa sopra entro le prossime 15 miglia?”. Il pilota  sorpreso chiede:”Se qualcosa mi passa sopra?” “Affermativo”, replica la torre di controllo. “Abbiamo avuto un aereo davanti a te a 37 mila piedi che ha riferito che qualcosa lo ha superato, ma noi non abbiamo alcun riscontro, quindi fammi giusto sapere se vedi qualcosa che passa sopra di te.” Il comandante ovviamente acconsente.

L'AVVISTAMENTO IN ARIZONA RISALE AL 24 FEBBRAIO 2018

L’AVVISTAMENTO IN ARIZONA RISALE AL 24 FEBBRAIO 2018

Pochi minuti dopo, quando l’airbus sorvola il deserto di Sonora, ecco l’incontro. Il pilota richiama Albuquerque e comunica:”Sì, effettivamente qualcosa è passato sopra di noi, tipo un… Non so cosa fosse, ma era 2-3 mila piedi sopra di noi. Sì, ci è passato proprio sopra” conclude. Il controllore chiede altri dettagli, per capire se stesse volando o semplicemente fosse sospeso in aria. L’uomo ai comandi dell’American 1095 non sa bene cosa ha visto,un pallone meteo o altro, ma ricorda che emetteva luce o forse produceva  un forte riflesso e andava nella direzione opposta rispetto a loro. Poteva essere un pallone di Google? “Ne dubito”, dice sicuro.

Una descrizione altrettanto confusa e molto somigliante la fa anche il pilota del Learjet.”Non so cosa fosse, non era un aereo, ma c’era. La sua traiettoria era nella direzione opposta” , dice in quei momenti. Insomma, l’intruso viene segnalato dai due comandanti a distanza di pochi minuti e nella stessa zona, ma nessuno riesce a vederlo con chiarezza o a capire cosa diavolo sia. Anche perché vola più in alto di loro, ad almeno 40 mila piedi di quota- circa 12 mila metri– e probabilmente è molto più veloce.

Come dicevamo, la Federal Aviation Administration ha confermato la vicenda inviando al Phoenix New Times anche copia cartacea dei dialoghi registrati lo scorso 24 febbraio e spiegando per bocca della portavoce Lynn Lunsford:”Oltre alla breve conversazione con i due aerei, il controllore non è stato in grado di verificare se un altro velivolo fosse in quell’area.” Quindi, nulla appariva sui radar. Ed ha aggiunto:”Abbiamo uno stretto rapporto di collaborazione con varie agenzie e ogni giorno gestiamo in sicurezza tanto aerei militari che civili, inclusi anche i palloni meteo di alta quota.” Ovvero, la FAA sa tutto quello che vola nei cieli degli Stati Uniti. Ma non sa cosa volasse quel giorno in Arizona.

 Fino ad oggi, infatti, l’ente federale non ha trovato risposte. Si potrebbe ipotizzare che anche in questo caso a beffare i radar sia stato un velivolo militare segreto della cui presenza i vertici dell’Airforce non hanno ovviamente informato la FAA (altrimenti che velivolo segreto sarebbe…). Ma ancora una volta sembra stupido, se non criminale, sperimentare un prototipo in pieno giorno nei trafficati corridoi di volo degli aerei commerciali, con il serio rischio di provocare incidenti o semplicemente di essere avvistati- come in effetti è avvenuto.

LE LUCI DI PHOENIX, 13 MARZO 1997

LE LUCI DI PHOENIX, 13 MARZO 1997

Alcuni elementi rendono poi la vicenda ancora più interessante. C’è quel precedente incredibilmente simile che risale a pochi mesi fa avvenuto a non troppa distanza. C’è l’ammissione del Pentagono in merito al progetto per monitorare potenziali minacce aerospaziali sconosciute– ovvero per studiare gli avvistamenti UFO. E poi c’è quell’area a così alta concentrazione di mistero- il New Mexico e l’Arizona, il primo teatro del famoso schianto di Roswell e la seconda delle celebri Luci di Phoenix. Insomma, ce n’è abbastanza per poter fantasticare.

SABRINA PIERAGOSTINI

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