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Gli UFO e il nucleare al Simposio di San Marino

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Ingegnere aerospaziale, ex capitano dell’ esercito statunitense e testimone di un clamoroso caso UFO molto discusso. Stiamo parlando di Robert Salas, uno degli ospiti più  attesi del 26° Simposio mondiale degli oggetti volanti non identificati che il Centro Ufologico Nazionale organizza a San Marino il 19 e 20 maggio. Con Salas, il discorso verterà- inevitabilmente- sull’apparente stretta connessione tra dischi volanti e armi atomiche.

L'EX MILITARE USA ROBERT SALAS

L’EX MILITARE USA ROBERT SALAS

Salas, infatti, quasi 25 anni fa è balzato agli onori della cronaca raccontando un episodio sconcertante di cui afferma di essere stato involontario protagonista quando prestava servizio nella base aerea di Malmstrom, in Montana, nei cui silos si trovavano  dieci missili intercontinentali Minuteman con testata nucleare pronti a partire in caso di conflitto nucleare. Era il 24 marzo 1967. L’ex militare era all’epoca vicecomandante e ufficiale responsabile del lancio balistico. Quella notte si trovava nella sala controllo, in una struttura super blindata a parecchi metri sotto terra, quando ricevette la chiamata di un soldato di guardia molto agitato.

 Secondo quanto Salas ha pubblicamente riferito a partire dal 1994, quell’aviere sconvolto gli disse di aver visto in precedenza delle strane luci in movimento nel cielo e che in quel momento un grande oggetto volante di forma ovale che emetteva un intenso bagliore rosso stava sospeso sopra il cancello della base. In coincidenza con quella telefonata,  scattarono gli allarmi: il complesso sistema di lancio di ogni singolo missile, dotato triplice controllo di sicurezza, era appena andato off-line e tutti quanti risultavano disattivati nella modalità “no-go”. Furono istanti drammatici, di grande confusione.

LA BASE AEREA DI MALMSTROM, IN MONTANA

LA BASE AEREA DI MALMSTROM, IN MONTANA

Il personale militare impiegò molte ore per riportare alla normalità l’arsenale nucleare della base. Intervennero una squadra di manutenzione dell’Air Force, ma anche esperti della Boeing, per cercare di capire cosa avesse provocato il blocco contemporaneo di tutti i comandi dei missili Minuteman. Le indagini non portarono a risultati.

Il rapporto finale degli ingegneri della Boeing affermò che nessuna spiegazione tecnica era in grado di giustificare quanto accaduto. E nessuno, ovviamente, fece menzione degli oggetti misteriosi avvistati la notte precedente. A tutti i militari fu ordinato di non farne parola, perché l’incidente registrato alla base di Malmstrom era altamente classificato- insomma, super segreto.

 Anche Robert Salas ha mantenuto a lungo la consegna del silenzio. Nel 1971, si è congedato dall’esercito ed ha iniziato a lavorare come ingegnere progettista nell’industria aerospaziale. Poi, dal 1974 fino al 1995 ha fatto parte della FAA (la Federal Aviation Administration) come addetto alla certificazione delle componenti aeronautiche. Dopo aver conseguito un nuovo diploma di abilitazione, dal 1998 è diventato docente di matematica. Un curriculum di tutto rispetto, che pure non ha risparmiato all’ex capitano dell’Air Force attacchi e contestazioni quando ha iniziato a parlare di quella notte del lontano marzo 1967. Per molti, solo una sua fantasia.

I MISSILI INTERCONTINENTALI MINUTEMAN

I MISSILI INTERCONTINENTALI MINUTEMAN

La versione da lui fornita ha subìto modifiche e adattamenti nel corso degli anni, dicono i suoi detrattori, e soprattutto nessuno degli altri testimoni presenti nella base l’ha sostenuta. Anzi, alcuni dei militari che erano con lui hanno espressamente smentito di aver visto un UFO. Ad esempio il suo superiore, il colonnello Frederick Meiwald con lui nella sala controllo quando sarebbe arrivata la telefonata concitata dell’aviere, ha sempre affermato di non ricordarsi affatto di quel dettaglio non certo trascurabile. Dunque, Salas si è inventato tutto? Oppure mentono gli altri militari, per tenere fede al giuramento di non parlare di quell’episodio top secret?

 Al Simposio di San Marino potremmo sentire direttamente dalla sua voce la ricostruzione di quell’evento di 51 anni fa che ancora oggi fa discutere e solleva interrogativi. Soprattutto perché non sarebbe stato l’unico. Anzi, gli ufologi sostengono che di casi simili ne sono avvenuti più spesso di quanto non immaginiamo, come sostiene il libro del ricercatore Robert Hastings “UFOS & Nukes” che ha raccolto le testimonianze di circa 150 uomini in divisa coinvolti in avvistamenti di oggetti volanti non identificati nelle vicinanze di strutture militari. Oggetti che talvolta hanno interferito– come a Malmstrom- con i sistemi di controllo delle armi nucleari.

UN TEST ATOMICO USA

UN TEST ATOMICO USA

“Va sottolineato che il fenomeno UFO, per quanto da sempre esistente, si è però intensificato a partire dal 1945. E non è un caso”, dice il sociologo Roberto Pinotti, segretario del CUN e decano del’Ufologia italiana. “In quell’anno, nel New Mexico inizia l’era atomica. Nel deserto vengono effettuati i test, nella base di Roswell è dislocato il 509° stormo bombardieri, a White Sands c’è il laboratorio che sperimenta le nuove armi nucleari. E proprio qui, nel New Mexico, si verifica la massima concentrazione di avvistamenti UFO, è tutto agli atti. Probabilmente queste ‘genti’ volevano monitorare la situazione e ci stavano ad osservare.”

 Ma a quale scopo? Spiega sempre Pinotti:”Non per un motivo ostile, altrimenti ci avrebbero già da tempo invaso. Ipotizziamo che vogliano tenere tutto sotto controllo, forse perché non vanno e vengono dal nostro pianeta, ma hanno le basi qui  e non hanno piacere che si verifichi un olocausto nucleare. Tra l’altro, negli anni ’50, quando ci fu il picco dei contattisti, il messaggio principale che gli Alieni comunicavano era proprio quello antinucleare, cioè mettevano in guardia dagli effetti deleteri che le armi atomiche potevano provocare anche su altri piani della realtà. E adesso, con la fisica quantistica, con il multiverso, forse incominciamo a capire a cosa si riferissero.”

UN UFO AVVISTATO DA PILOTI MILITARI USA

UN UFO AVVISTATO DA PILOTI MILITARI USA

Un fenomeno, quello UFO, ancora di grande attualità– dice il CUN- soprattutto alla luce della recente ammissione del Ministero della Difesa statunitense. Lo scorso dicembre, un articolo del New York Times ha infatti rivelato che per anni il Pentagono ha condotto in gran segreto, con fondi stanziati dal Senato americano, un programma di ricerca sulle potenziali minacce aerospaziali. Un termine “anonimo” per indicare oggetti di natura sconosciuta avvistati o addirittura incontrati in volo dai piloti militari USA, come testimoniano anche tre video ripresi dai top gun. Anche di questo si parlerà al Simposio Mondiale di San Marino nel week-end del 19-20 maggio.

SABRINA PIERAGOSTINI

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