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Avvistamenti UFO, ecco le mappe mentali del CUN

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Come si manifesta un UFO? Quali sono le possibili spiegazioni di un fenomeno aereo anomalo? Quali gli effetti più comuni, sulla psiche e sul fisico, prodotti da un incontro ravvicinato? E quali ripercussioni potrebbe avere a livello socio-politico la rivelazione che esistono altre civiltà evolute qui, in mezzo a noi? Tutte curiosità che interessano gli appassionati di ufologia. Per rispondere in modo schematico e facilmente comprensibile, il CUN ha utilizzato per la prima volta uno strumento innovativo, mai usato finora in questo contesto, ovvero le mappe mentali.

IL SIMBOLO DEL CENTRO UFOLOGICO NAZIONALE

IL SIMBOLO DEL CENTRO UFOLOGICO NAZIONALE

Ideata dal cognitivista inglese Tony Buzan, la mappa mentale è una forma di rappresentazione grafica del pensiero che si rivela particolarmente utile per memorizzare e annotare fenomeni complessi. Colorata e caratterizzata da semplici parole-chiave, risulta efficace nell’apprendimento. Quelle proposte dal Centro Ufologico Nazionale, su iniziativa di Paolo Guizzardi, sono al momento tre e illustrano graficamente i principali aspetti del fenomeno UFO/UAP e  consentono di orientarsi attraverso percorsi logici visuali più intuitivi e diretti rispetto ad una esposizione lineare. Sono pubblicate sul sito web del Cun, al link  https://www.centroufologiconazionale.net/mappe-mentali/mappe-mentali-ufo-uap.htm

In un comunicato, il presidente Vladimiro Bibolotti spiega il perché di questa iniziativa. Da un lato, prosegue l’opera di studio e divulgazione che da sempre caratterizza il CUN. Dall’altro, c’è l’interesse che l’ufologia sta di nuovo suscitando. “Dopo anni, se non decenni di oblio, il tema degli UFO/UAP è recentemente tornato d’attualità a fine del 2017 con le notizie del progetto multimilionario che il Pentagono ha portato avanti allo scopo di studiare segretamente tali fenomeni e con l’interrogazione parlamentare su alcuni episodi recentemente avvenuti in Piemonte. Il problema di cosa potrebbe accadere in caso di rivelazione improvvisa della presenza extraterrestre a 80 anni esatti dalla famosa trasmissione radiofonica di Orson Welles, evento che creò grandi turbamenti nella popolazione statunitense, rende inoltre di grande attualità questo studio inedito.”

MAPPA

LA MAPPA MENTALE DEL CUN SULLA FENOMENOLOGIA DEGLI UFO

La prima mappa mentale descrive a livello generale quelli che sono gli aspetti più tipici riscontrati durante l’osservazione da parte di un testimone di qualcosa di insolito e apparentemente inspiegabile. Considera quindi le caratteristiche visibili dei fenomeni,  i diversi tipi di avvistamenti e i loro effetti sull’ambiente quando si tratta di incontri ravvicinati, i contesti  nei quali il fenomeno viene osservato, le epoche nelle quali ha avuto luogo e le principali ipotesi che sono state sviluppate per comprenderlo.

Insomma, il grafico- con le sue diramazioni colorate- elenca le varie forme di un UFO ( a disco, a doppio piatto, a cilindro, tondeggiante…), le sue peculiarità (ipervelocità, manovrabilità e così via), la sua posizione nello spazio (ad esempio, nell’atmosfera o a terra) e nel tempo (nella preistoria, nei secoli passati o nel presente) e ne sintetizza le potenziali spiegazioni- dal fenomeno naturale all’arma segreta, fino all’ipotesi extraterrestre.

UNO DEGLI UFO STUDIATI DAL PENTAGONO

UNO DEGLI UFO STUDIATI DAL PENTAGONO

La seconda mappa mentale, invece,  riguarda i principali effetti rilevabili  su ambiente, macchine ed esseri viventi nel momento in cui si manifesta un fenomeno UFO/UAP. Gli effetti sull’ambiente possono coinvolgere il terreno, che può risultare schiacciato, bruciato o segnato da buche, e l’aria, con strane scie chimiche o la presenza di filamenti noti come “capelli d’angelo”.

Le conseguenze sulle macchine- dai dispositivi magnetici ai motori, dalle fotocamere agli impianti elettrici- possono presentarsi come sia interferenze che come blocco temporaneo o permanente del funzionamento. Le ripercussioni sugli esseri viventi sono ancora più complesse: gli animali si agitano e si spaventano, le persone possono subire tanto un forte contraccolpo psicologico– con alterazione del sonno o distorsione temporale- quanto segni fisici, come ad esempio la sindrome da esposizione alla radiazione.

CHE CONSEGUENZE AVREBBE LA DISCLOSURE?

CHE CONSEGUENZE AVREBBE LA RIVELAZIONE ?

La terza e ultima mappa illustra invece cosa potrebbe succedere alle varie strutture della società umana in caso di “disclosure”, ovvero se un giorno fossimo all’improvviso messi al corrente della presenza sulla Terra di una civiltà di provenienza aliena. Nel grafico, i vari livelli di impatto vengono raffigurati con tre diverse immagini: l’icona di uno scoppio simboleggia un effetto dirompente che distruggerebbe dalla fondamenta il settore colpito; una fiamma indica un effetto altamente problematico che metterebbe in seria crisi il settore in questione; una matita rappresenta un effetto rivoluzionario, che implicherebbe una totale revisione dei concetti di base del settore interessato.

Così, a subire il colpo più duro, probabilmente fatale, sarebbero le religioni, che perderebbero subito prestigio, autorità morale e controllo sui fedeli. Non meglio andrebbe ai vari governi, che parimenti vedrebbero finire in pezzi la loro credibilità, e ad alcuni reparti industriali- come quelli dell’energia e dei trasporti, del tutto azzerati se mai gli ET, nel momento del contatto, dovessero cederci la loro tecnologia basata su antigravità e free Energy. Ma anche il SETI- da decenni inutilmente alla ricerca di tracce di vita intelligente nello spazio- non avrebbe più motivo di esistere. Sarebbero poi messe in discussione le nostre certezze della fisica e dell’astronomia, così come altri ambiti del sapere dovrebbero essere riscritti da capo.

LA CLASSICA RAFFIGURAZIONE DEGLI EXTRATERRESTRI "GRIGI"

LA CLASSICA RAFFIGURAZIONE DEGLI EXTRATERRESTRI “GRIGI”

Biologi, antropologi, filosofi, sociologi saranno costretti a rivedere le loro teorie in modo piuttosto radicale. Ma anche i singoli cittadini, disorientati e confusi dalla clamorosa rivelazione, dovranno ripensare al loro ruolo nell’universo e nella società. Perché anche se, verosimilmente, non tutti i settori  verrebbero interessati nello stesso momento dalla notizia dell’esistenza degli ET, alla fine tutto quello in cui crediamo e tutto ciò che abbiamo costruito finirebbero, inesorabilmente, per crollare. Sempre ovviamente contemplando lo scenario più soft- Alieni amichevoli o non apertamente ostili. Ancora manca la mappa mentale in caso di Guerra dei Mondi…

SABRINA PIERAGOSTINI

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