Vi siete mai chiesti quanti siano le stelle in cielo oppure i granelli di sabbia di una spiaggia? Probabilmente sì, ma vi sarete subito arresi di fronte a numeri per antonomasia mostruosamente elevati. Ma la scienza non si ferma neanche di fronte alla sfide più ardue. Così, c’è chi ha provato a calcolare ciò che apparentemente è incalcolabile, ottenendo cifre seguite da talmente tanti zeri da essere difficili persino da pronunciare. Il sito LiveScience.com ha messo in fila i vari studi, condotti da diversi gruppi di ricerca, elencando in un crescendo vertiginoso i numeri impressionanti dell’Universo.
Si parte così dalla quantità di spazzatura spaziale che orbita attorno alla Terra: una stima della NASA parla di almeno mezzo milione di frammenti grandi quando una pietra, tanto naturali quanto prodotti dall’Uomo. Ma se si prendono in considerazione quelli troppo piccoli da essere individuati, la cifra si moltiplica svariate volte. Sarebbero invece un milione almeno, secondo l’astrofisico Sean Raymond, i pianeti -tutti in grado di ospitare la vita- in orbita attorno ad un gigantesco buco nero: sarebbe circondato da anelli con nove stelle grandi come il Sole e da 400 anelli di pianeti in ognuno dei quali potrebbero esistere 2500 gemelli della Terra. Riuscite ad immaginare come apparirebbe affollato il cielo di quei mondi ipotetici?
Ma restiamo sulla Terra, con numeri molto poco piacevoli riportati dal National Geographic: ogni anno, 8 miliardi di chilogrammi di rifiuti di plastica finiscono nei nostri mari con gravi conseguenze per l’intero ecosistema e anche per la nostra salute. Sono tantissimi- ma sempre di meno, purtroppo- gli alberi presenti sul nostro pianeta: si stima che siano circa 3 mila miliardi, ma annualmente ne vengono abbattuti 15 miliardi e piantati solo 5 miliardi. Ecco, ora le cifre incominciano a diventare stratosferiche. Come il numero di diamanti nascosti nella crosta terrestre: potrebbero essere svariati quadrilioni di tonnellate- ovvero migliaia di milioni di milioni. Ma non iniziate a scavare: sarebbero intrappolati a profondità irraggiungibili, tra i 145 e i 240 chilometri.
E si cresce ancora, perchè siamo al numero proverbialmente incalcolabile di granelli di sabbia. Qualcuno ci ha provato e ha scoperto che sommando tutte le spiagge esistenti sulla Terra dovrebbero essercene all’incirca 7 quintilioni e 500 quadrilioni, ovvero 7.5 seguito da 18 zeri. Se volete verificare che la stima si esatta, armatevi di tanta pazienza e iniziate a contare… Sulla fiducia, crediamo anche a quanto ha stabilito uno studio pubblicato sulla rivista Newsweek: dalla sua comparsa ad oggi, l’essere umano ha lasciato 24.64 per 10 alla 21esima impronte camminando qua e là per il pianeta. Un calcolo fatto ipotizzando una vita media di 65 anni e 10 mila passi al giorno.
Forse vi è già venuto il mal di testa, ma tenete duro. Siamo arrivati alla fatidica domanda sulle stelle: quante sono? Più o meno, secondo Science.com, un settilione ovvero 10 alla 24esima. Il calcolo prevede che la Via Lattea ne abbia circa 100 miliardi e che esistano almeno 10 trilioni di galassie. Ma è una stima per difetto, considerando che nessuno sa esattamente quanto sia grande l’universo, potenzialmente infinito. Eppure, più delle stelle in cielo sembrano essere i microbi sulla Terra: da 920 a 3170 ottilioni (un numero seguito da 27 zeri), pensa Steven D’Hondt, professore di oceanografia all’Università di Rhode Island.
Ma saliamo, saliamo, saliamo e arriviamo a calcolare la massa dell’universo visibile: 30 per 10 alla 51esima, pari a circa 25 miliardi di galassie delle dimensioni della nostra, pensa l’astronomo Jagadheep Pandian. Nulla di che, se si pensa al numero di atomi presenti solo sul nostro pianeta: il professor Antonio Padilla, docente di fisica all’Università di Nottingham, in Gran Bretagna, sostiene che ne esistano 100 quinvigintilioni (100 per 10 alla 78esima). Ma non è finita.
Esiste un numero ancora più grande, il googolplex. Lo ha inventato all’inizio del secolo scorso il matematico americano Edward Kasner, rubando l’idea al nipotino di 9 anni. Un googol corrisponde ad un 1 “seguito da tanti zeri finchè non ti stanchi di scrivere“. Secondo l’astronomo Carl Sagan, le possibili combinazioni delle micro particelle di polvere sparse nell’universo sarebbero, per l’appunto, pari ad un googolplex, ovvero a 10 elevato a 10100 . Lo si può scrivere così: 10googol.
Ma c’è poi un’altra cifra incredibilmente gigantesca, tanto da non avere neppure un nome, e riguarda un prodotto del genio umano: la scrittura. Jonathan Basile ha creato la versione digitale della “Biblioteca totale” concepita dallo scrittore argentino Jorge Luis Borges, ovvero una collezione di libri di 410 pagine ciascuno, ognuna delle quali composta da 3200 caratteri, nei quali sono presenti tutte le possibili combinazioni e sequenze di lettere e di punteggiatura dell’ alfabeto latino (per la maggior parte senza senso). Per ora il sito comprende 10 alla 4677esima libri, ma una volta terminato, arriverebbe a quota 10 seguito da 2 milioni di zeri…
SABRINA PIERAGOSTINI