No, non è più una questione sulla quale scherzare. E non è più un argomento per giornaletti scandalistici, visionari e complottisti. A parlare apertamente di UFO- meglio, di UAP, Unidentified Aerial Phenomena, i Fenomeni Aerei non Identificati– ormai sono i quotidiani prestigiosi, i vertici militari e la politica. Merito (o forse è il caso di dire colpa) degli oggetti misteriosi incrociati in volo dai top gun della Marina Militare americana di cui tutto il mondo ormai è a conoscenza.
Come vi abbiamo riferito in più articoli, la vicenda è emersa a partire dal dicembre 2017 con la pubblicazione delle prime ammissioni e dei primi video che testimoniano la presenza di questi velivoli dalle prestazioni assurde. Si è scoperta anche l’esistenza di un programma segreto del Pentagono per studiarli, l’AATIP. La notizia, anziché sgonfiarsi, con il passare dei mesi ha assunto dimensioni e importanza sempre maggiori. Sapere che lo spazio aereo nazionale viene spesso violato da aeromobili di origine sconosciuta che le strumentazioni più tecnologiche non riescono a tracciare e che i jet militari più potenti non riescono a seguire è una situazione piuttosto seria e imbarazzante, specie per chi dovrebbe garantire la difesa di uno Stato.
A giugno, proprio sull’onda del clamore mediatico sollevato dalla notizia, si sono svolti incontri riservati sia alla casa Bianca sia al Campidoglio per informare dettagliatamente sullo stato dei fatti il Presidente Trump e alcuni deputati. Tra loro, Mark Robert Warner, il senatore democratico vicepresidente della Commissione Intelligence, e Mark Walker, repubblicano, membro della Commissione Sicurezza Nazionale del Congresso degli Stati Uniti. Evidentemente, i briefing organizzati dal Pentagono non sono stati abbastanza esaurienti, visto che si è rivolto al ministro competente per chiedere conto di quei misteriosi fenomeni aerei avvistati di recente e delle loro potenziali implicazioni. La lettera è stata pubblicata dal sito The War Zone.
IL SENATORE MARK WALKER
«I rapporti menzionano l’esistenza di questi incontri sia in patria che all’estero durante varie missioni e addestramenti», ha scritto il 16 luglio in una lettera indirizzata al Segretario alla Marina Richard Spencer. «Abbiamo anche visto le dichiarazioni fatte dal Dipartimento della Difesa in merito a passi fatti dalla Marina per delineare nuove linee guida per gli aviatori che riferiscono questi fatti. Sulla base dei resoconti dei piloti, gli incontri con questi UAP hanno spesso coinvolto schemi di volo complessi e manovre avanzate, che richiedono progressi estremi nella meccanica quantistica, nelle scienze nucleari, nell’elettromagnetismo e nella termodinamica. Se i racconti sono veritieri, questi veicoli non identificati potrebbero rappresentare un grave rischio per la sicurezza del nostro personale militare e dell’apparato di difesa».
Walker è un personaggio di spicco della politica statunitense: pastore battista, eletto alla Camera dei Rappresentanti dal 2014, è componente della Sottocommissione Intelligence e Antiterrorismo. E proprio in virtù del suo ruolo, ritiene preoccupanti questi rapporti perché teme- dice nella lettera- che non siano stati completamente investigati o del tutto compresi. E ha altri dubbi da chiarire: «Da quando si è deciso di terminare l’AATIP, il Dipartimento della Difesa ha continuato a registrare gli avvistamenti e ad indagare su di essi? Ha continuato a dedicare risorse per individuarli e investigarli ? Se sì, in che misura? Ha trovato prove fisiche o di altra natura che li confermino?»
Nel chiudere la missiva, il senatore ha poi posto quest’ultima domanda: «Il Dipartimento ha qualche informazione riguardo compagnie private o nazioni straniere che abbiano fatto progressi significativi nella fisica aeronautica? Crediamo che le risposte a queste domande siano vitali per la sicurezza nazionale e per la ricerca scientifica e siano di significativo interesse pubblico.» Dal tono della lettera, appare evidente che l’ipotesi ritenuta più plausibile da Walker è che questi UAP siano il prodotto di un laboratorio super-segreto , probabilmente non americano, che ha superato- non si sa come- quelli all’avanguardia degli Stati Uniti.
C’è poi quel richiamo a “prove fisiche” che sembra alludere all’esistenza di frammenti riconducibili a questi oggetti volanti, nascosti da qualche parte per essere sottoposti a test, come fatto ventilare da Luis Elizondo (fino all’autunno 2017, figura di primo piano dell’Intelligence militare) in un’intervista televisiva per Fox News, al programma condotto da Tucker Carlson. Pochi giorni fa, ospite della stessa trasmissione, c’era proprio Mark Walker che ha illustrato i contenuti della lettera e spiegato il motivo della sua preoccupazione. «A trovare quelle cose là fuori sono alcuni dei nuovi sistemi radar agli infrarossi montati su alcuni dei nostri nuovi jet. Si tratta forse di qualcosa simile ad un meccanismo di difesa di un altro Paese?», si è domandato.
WALKER OSPITE DEL PROGRAMMA “TUCKER CARLSON TONIGHT”
I sospetti del senatore sono puntati ad oriente: «Sappiamo che la Cina sta guardano a missili ipersonici. Non sappiamo se possano avere testate nucleari, è qualcosa del genere o è qualcosa di più? Non lo so, ma sento che si tratta di un argomento che dobbiamo tenere sott’occhio e per questo ho scritto al Segretario Spencer.» Insomma, un problema di grande importanza strategica. Questi velivoli di provenienza sconosciuta di cui si ignora tutto, anche lo scopo, inquietano i palazzi della politica di Washington.