Adesso la “carta aliena” se la gioca lui, Bernie Sanders. In una recente intervista, il senatore del Vermont di nuovo in lizza per le primarie che dovranno indicare il prossimo sfidante di Donald Trump per le Presidenziali del 2020, ha assicurato che se sarà eletto alla Casa Bianca svelerà al mondo la verità sugli UFO. Una promessa che gli elettori americani hanno già sentito e che finora non è stata mantenuta.
IL SENATORE SANDERS, IN CORSA PER LE PRESIDENZIALI 2020
La più esplicita finora è stata Hillary Clinton. In piena campagna elettorale, nel 2016, ha sorpreso la stampa con le sue varie dichiarazioni sull’argomento. Parlando ad un giornale del New Hampshire, ha annunciato una task force per indagare sull’Area 51 e stabilire se creature di altri mondi siano già venute sulla Terra. Poi, durante una trasmissione radiofonica, ha assicurato che da Presidente avrebbe rivelato quanti più dossier possibili sugli UFO: «Voglio dire, se ci fosse qualche enorme problema di sicurezza nazionale e non riuscissi a trovare un accordo per rivelarli, non lo farò. Ma voglio davvero renderli pubblici perché mi interessa», le sue parole.
Qualcuno ha dubitato della serietà di queste affermazioni, ritenendo impensabile che un candidato in corsa per la Casa Bianca possa davvero impegnarsi su un argomento tanto frivolo. Ma ancora più assurdo è credere che -proprio vista la posta in palio- l’ex Segretario di Stato abbia scherzato durante le fasi più decisive della campagna elettorale. Inoltre, non va dimenticato che aveva come consigliere John Podesta, altrettanto apertamente schierato a favore della disclosure, tanto da dichiarare alla CNN: «Il governo americano potrebbe fare di più nel rispondere alle legittime domande che le persone si pongono su quel che riguarda i fenomeni aerei non identificati.»
IL WEB AVEVA IRONIZZATO COSÌ SULLE PROMESSE DELLA CLINTON
Prima ancora, negli anni ’70 del secolo scorso, si era detto a favore di una divulgazione degli X-file anche Jimmy Carter– l’unico Presidente degli Stati Uniti ad aver raccontato in pubblico di aver visto un disco volante. Da candidato (sempre per il partito democratico) aveva assicurato il suo impegno per evitare che le informazioni sugli UFO rimanessero segrete, sempre a patto però che non coinvolgessero aspetti a lui non noti di rilevanza per la sicurezza nazionale. Motivo probabilmente per cui, una volta eletto, Carter non ha poi dato seguito alla promessa.
Ora è il turno del radicale Bernie Sanders, senatore indipendente affiliato ai democratici, dichiaratamente socialista (una rarità, negli Stati Uniti). Durante una chiacchierata per il podcast di Joe Rogan, la discussione è caduta sulla questione ET. «Se entri nell’ufficio ovale e scopri qualcosa sugli Alieni o sugli UFO, ce lo farai sapere?», gli ha chiesto il conduttore. «Ve lo dirò, mia moglie mi domanderebbe di renderlo noto», ha risposto il politico. Anche se la signora non è un’appassionata della materia, gli ha già chiesto se ha accesso alle informazioni sugli oggetti volanti non identificati. “Sinceramente, non ce l’ho”, ha assicurato Sanders.
L’INTERVISTA PER IL PODCAST DI JOE ROGAN
Nulla di più di uno scambio di battute con il sorriso sulle labbra, ma quelle frasi non sono passate inosservate: le hanno riprese vari siti e anche alcune importanti tv (da CNN a Fox News), che collegano l’uscita di Bernie Sanders al rinnovato interesse del pubblico americano per i velivoli sconosciuti dopo le ammissioni dei piloti della US Navy. In tanti invocano chiarezza sulla vicenda, anche all’interno dei palazzi della politica che conta– da ultimo, il senatore Walker, membro della Commissione Sicurezza Nazionale del Congresso, che ha chiesto l’intervento del Segretario alla Marina, come vi abbiamo raccontato nel blog.
Così, negli ultimi mesi la questione aliena ha trovato una dignità che per decenni le è stata negata. Da tabù o semplice sciocchezza, gli oggetti volanti non identificati sono diventati un argomento di interesse collettivo di cui occuparsi in articoli ed interviste, senza più ironie. Magari da sfruttare anche in campagna elettorale. Nel 2016, Sanders era un outsider e ha sfiorato la nomination, arrivando secondo dietro la Clinton. Questa volta, invece, secondo molti osservatori parte da favorito. Da politico esperto, ha forse capito che anche gli elettori sono attratti dal tema UFO. O che comunque parlarne non gli sottrarrà dei voti.