Immagini segrete, mai mostrate finora e che molto probabilmente non vedremo mai. L’avvistamento- clamoroso- del 2004 che ha coinvolto alcuni piloti della US Navy e degli oggetti volanti non identificati, diventato noto in tutto il mondo dopo la diffusione del video relativo, sarebbe comprovato anche da altri fotogrammi che però il Pentagono non intende divulgare. È quanto ha risposto il Dipartimento della Difesa di Washington ad una precisa richiesta in merito.
IL MISTERIOSO OGGETTO RIPRESO DA UN PILOTA DELLA MARINA USA NEL 2004
La vicenda è ormai di comune dominio, dopo l’articolo pubblicato nel dicembre 2017 dal New York Times nel quale un ex dirigente dell’Intelligence americana, Luis Elizondo, usciva allo scoperto rivelando informazioni (fino a quel momento sconosciute all’opinione pubblica) sull’esistenza di un programma governativo di indagine, chiamato Advanced Aerospace Threat Identification Programm o AATIP, sostenuto con fondi neri del Senato, per far luce sugli strani velivoli incontrati nello spazio aereo americano dai piloti militari, i cosiddetti UAP (Unidentified Aerial Phenomena, i Fenomeni Aerei non Identificati). A corredo di queste rivelazioni scottanti, il quotidiano newyorkese ha postato i primi 2 di tre filmati ripresi dalle telecamere agli infrarossi montate sui caccia della Marina Militare.
Di questi video si è scritto e detto di tutto– anche che fossero dei falsi- fino a quando, qualche mese fa, tanto il portavoce della US Navy quanto quello del Pentagono, con comunicati e dichiarazioni rilasciate alla stampa, hanno invece riconosciuto pubblicamente che si tratta di immagini realmente catturate dai jet da guerra a stelle e strisce e che raffigurano effettivamente dei mezzi volanti di natura e provenienza sconosciuta. Non frasi di poco conto, anche perché le stesse fonti hanno parimenti ammesso che simili incontri in quota sono stati molto frequenti, negli ultimi anni, soprattutto sull’oceano atlantico in un periodo compreso tra il 2014 e il 2015, epoca alla quale risalgono due filmati. Il più vecchio, invece, è un avvistamento avvenuto al largo della costa Californiana e ripreso da un F-18 Super Hornet decollato dalla portaerei Nimitz.
UN ALTRO FOTOGRAMMA TRATTO DA UN FILMATO RIPRESO NEL 2014-2015
E proprio in merito a queste immagini- prive di audio, ma sorprendenti per il tipo di manovre e di caratteristiche dell’oggetto immortalato- l’ufologo Christian Lambright ha fatto richiesta di avere maggiori informazioni. In risposta alla sua domanda inoltrata utilizzando il FOIA- il Freedom of Information Act-la Marina ha riconosciuto di aver scoperto alcune slide informative classificate al massimo del livello di segretezza, ma di non poterle diffondere. «Una revisione di questi materiali indica che sono attualmente e opportunamente contrassegnati e classificati TOP SECRET in base all’ordine esecutivo 13526 e l’autorità di classificazione originale ha stabilito che il rilascio di questi materiali causerebbe danni eccezionalmente gravi alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti», c’è scritto nella lettera.
Anche i giornalisti di Motherboard.com della rivista canadese Vice hanno fatto una verifica in tal senso e hanno ricevuto la conferma che negli archivi governativi ci sono informazioni vincolate da segreto. «Il Dipartimento della Difesa, nello specifico la US Navy, ha il video. Come la Marina e il mio ufficio hanno dichiarato in precedenza, dal momento che l’indagine sugli avvistamenti di UAP è in corso, non discuteremo pubblicamente di rapporti/osservazioni di singoli avvistamenti», ha detto la portavoce del Pentagono Susan Gough. «Tuttavia, posso dire che la data del video della Nimitz è 14 novembre 2004. Posso anche dire che la lunghezza del video che ha iniziato a circolare dal 2007 è la medesima lunghezza del video-fonte. Non prevediamo di diffonderlo». La Gough non ha rilasciato commenti sulle slide citate dalla Marina né ulteriori informazioni sul video- se quello originale è in alta definizione, se ha l’audio o altri dati.
ESISTE UN ORIGINALE PIÙ LUNGO E PIÙ NITIDO DI QUESTO VIDEO?
Dunque, sugli “UFO del Pentagono” non tutto è stato rivelato, anzi. Sembrava già scontato, all’indomani dei briefing riservati che si sono svolti alla presenza di parlamentari americani e dello stesso Presidente Trump, ma ora queste dichiarazioni non lasciano adito a dubbi. Nella comunità ufologica, poi, si ipotizza da tempo che il video della Nimitz in circolazione sia solo uno spezzone che ha iniziato a girare tra militari e addetti all’Intelligence molto prima che il filmato fosse divulgato dalla stampa. L’ originale conterrebbe l’audio con la conversazione tra i piloti (come si sente negli altri due più recenti), sarebbe più lungo e in formato HD. Un testimone, Gary Voorhis, all’epoca sottufficiale in servizio sulla nave Princeton, ha detto al sito Popular Mechanics di aver visto un video della durata di circa 8-10 minuti molto più nitido. Al contrario, l’ex comandante David Fravor- il primo a intercettare, quel giorno, il misterioso velivolo e il primo a parlarne alla stampa 13 anni dopo- sostiene invece che non esistono versioni più lunghe dell’incontro .
Contattato da Motherboard, Luis Elizondo è stato caustico nei confronti dei suoi ex colleghi di lavoro. «Rispondere in modo trasparente non sembra essere il punto forte del Pentagono», ha detto. Di recente, tra l’altro, i vertici della Difesa hanno smentito che l’AATIP si occupasse di UFO. «Hanno una lunga storia in fatto di informazioni inesatte al popolo americano», ha contrattaccato Elizondo, citando i due casi più recenti: lo scoop del Washington Post riguardo le falsità raccontate per 18 anni sulla Guerra in Afghanistan (non una vittoria, ma una totale debacle, stando alle confidenze di molti alti ufficiali dell’Esercito) e la prevista ritirata delle truppe USA dall’Iraq (svelata da un promemoria diffuso per errore e poi maldestramente negata dal capo delle Forze Armate).
L’EX DIRIGENTE DEL PENTAGONO LUIS ELIZONDO
«Come nel caso degli UAP, posso sperare che il messaggio incoerente sia il risultato involontario di una burocrazia enorme e ingombrante e non sia dovuto a qualcosa di più nefasto come una campagna di insabbiamento o una deliberata disinformazione“, ha aggiunto Elizondo. L’ex direttore dell’AATIP ufficialmente ha lasciato ogni incarico dal Pentagono nel 2017. Alla rivista online, ha detto di non poter commentare l’esistenza di un video più lungo per via dei suoi obblighi di riservatezza che non sono venuti meno con le dimissioni: resta un uomo dell’Intelligence. «Tuttavia- ha chiosato- come ho detto prima la gente non dovrebbe rimanere sorpresa dalla rivelazione che ci sono altri video anche più lunghi». Quindi, sì: ci sono immagini che ancora non conosciamo.