È un’emergenza globale, che sta provocando migliaia di vittime, esponendo ad un grande pericolo la vita di milioni di persone e mettendo in ginocchio l’economia mondiale. La pandemia da coronavirus SARS-CoV2 non risparmia niente e nessuno, nemmeno il mondo della scienza e in particolare il settore aerospaziale: il rischio di contagi e il conseguente stop a viaggi al di fuori dei propri confini nazionali ha imposto un blocco forzato a missioni e progetti programmati da anni sia dalla NASA che dall’ESA.
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LA PROSSIMA MISSIONE EUROPEA SI MARTE È STATA RINVIATA
L’Agenzia Spaziale Europea ha infatti deciso, di comune accordo con il partner russo Roscosmos, di rimandare il lancio della seconda missione ExoMars previsto per la prossima estate. Il team ha valutato che i test necessari per rendere tutte le componenti del veicolo spaziale idonei alla grande avventura verso Marte necessitano di più tempo per essere completati. A compromettere la fase finale delle attività fondamentali per la partenza della sonda, si legge in una nota stampa, è stato soprattutto l’aggravamento generale dell’epidemia in Europa che ha bloccato molti degli esperti coinvolti.
«Abbiamo preso una decisione difficile ma ponderata per rinviare il lancio al 2022. Sono fiducioso che i passi che noi e i nostri colleghi europei stiamo facendo per garantire il successo della missione saranno giustificati e porteranno senza dubbio solo risultati positivi per l’implementazione della missione “, ha affermato il direttore generale di Roscosmos Dmitry Rogozin. «Vogliamo assicurarci che la missione abbia successo al 100%. Non possiamo permetterci alcun margine di errore. Ulteriori attività di verifica garantiranno un viaggio sicuro e i migliori risultati scientifici su Marte», ha dichiarato il direttore generale dell’ESA Jan Wörner.
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LA MISSIONE EXOMARS VUOLE CERCARE TRACCE DI VITA SUL PIANETA ROSSO
La missione- che a questo punto si chiamerà ExoMars 2022– ha un obiettivo ambizioso: determinare se ci sia mai stata vita sul Pianeta Rosso. Il rover che si muoverà tra la polvere marziana (chiamato Rosalind Franklin in omaggio alla grande chimica inglese morta in giovane età) sarà dotato di una trivella per penetrare per circa due metri nel terreno, dove potrebbe trovarsi ancora dell’acqua e un ambiente non troppo ostile alla vita, e di un mini-laboratorio con il quale analizzare i campioni prelevati. La nuova finestra di lancio è fissata tra l’agosto e l’ottobre del 2022, quando Marte sarà di nuovo nel punto di massima vicinanza alla Terra e il tragitto risulterà più breve.
L’emergenza Covid-19 ha imposto anche alla NASA di rivedere i suoi programmi in agenda. Durante una conferenza stampa convocata pochi giorni fa su un altro argomento, l’amministratore associato dell’ente spaziale americano Thomas Zurbuchen ha dovuto rispondere a molte domande su come la pandemia stia condizionando il lavoro degli scienziati. Alcune attività proseguono in smart working, come quelle di progettazione che necessitano solo di computer, ma altre- come l’assemblaggio di veicoli spaziali- sono ferme. Tutte le missioni che prevedono lanci sono state cancellate e saranno riprogrammate quando la situazione pandemica sarà sotto controllo. Viene rinviato anche uno dei progetti più importanti della NASA e più attesi dall’intera comunità scientifica, ovvero il James Webb Space Telescope.
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IL TELESCOPIO SPAZIALE JAMES WEBB IN COSTRUZIONE