Quei video sono autentici. Gli oggetti che mostrano sono effettivamente di natura ignota. Il riconoscimento ufficiale del Dipartimento della Difesa di Washington dei tre filmati ripresi dalle telecamere agli infrarosso di alcuni jet militari della US Navy è rimbalzato in ogni angolo del mondo e anche chi prima non aveva mai voluto prendere in considerazione quelle immagini, diffuse a partire dal dicembre 2017, ha dovuto fare i conti con questa importante dichiarazione. Anche in Giappone.
UNO DEI VELIVOLI SCONOSCIUTI RIPRESI DAI PILOTI DELLA US NAVY
Infatti, durante una conferenza stampa, i giornalisti hanno chiesto il parere in merito del Ministro della Difesa di Tokyo. Kono Taro non ha nascosto la sua curiosità per quei video, sui quali- ha detto- è intenzionato a domandare ulteriori informazioni al suo omologo americano. «I filmati arrivano dal Dipartimento della Difesa statunitense, quindi mi piacerebbe sentire le loro analisi a riguardo», ha detto aggiungendo subito dopo: «Io non credo agli UFO e nessun pilota delle Forze di Autodifesa giapponesi ne ha mai visto uno. Ci piacerebbe però stabilire delle procedure da seguire se si verifica un incontro con un UFO».
Una dichiarazione che lascia perplessi su più fronti. Cosa intende il ministro quando dice di non credere agli UFO? Forse che non crede esistano oggetti volanti non identificati? Pensa dunque che il Pentagono menta, quando definisce sconosciuti i velivoli immortalati dai suoi piloti? Oppure voleva dire di non credere ai dischi volanti, dando per scontato che gli UFO siano astronavi aliene, cosa mai sostenuta in alcun modo dal Pentagono? In ogni caso, seguendo l’esempio della Marina militare statunitense, Taro ha comunque annunciato di voler tracciare delle linee guida destinate ai piloti in caso di anomali avvistamenti in volo anche se tale evenienza, ha tenuto a sottolineare, fino ad oggi non si è mai verificata..
IL MINISTRO DELLA DIFESA GIAPPONESE, KONO TARO
Ed è proprio questa affermazione perentoria ad aver provocato la reazione di Greg Sullivan, direttore del JCETI, il Japan Centre for Extraterrestrial Intelligence, un gruppo di ricerca e divulgazione sugli Extraterrestri da lui fondato nel 2010. Intervistato dal South China Morning Post (il quotidiano in lingua inglese edito ad Hong Kong con notizie sulla Cina e sull’Asia), l’ufologo americano ha contestato la veridicità delle parole del ministro della Difesa di Tokyo, perché si sarebbero verificati almeno 5-6 casi che hanno coinvolto piloti giapponesi e di cui il Governo è al corrente, oltre a un gran numero di avvistamenti riferiti da personale civile. Tutti episodi che la sua organizzazione ha catalogato e studiato negli ultimi dieci anni.
«Una delle persone che ho intervistato è Mamoru Sato, un ex comandante della Forza di Auto Difesa: ha raccolto le testimonianze di un certo numero di piloti militari che hanno interagito con degli UFO. Questi rapporti sono stati ridicolizzati e non sono stati presi in seria considerazione dalle autorità», ha detto Sullivan al giornale cinese. Tra gli incidenti riferiti da Sato, l’avvistamento ravvicinato di un oggetto di forma circolare, poi scomparso in pochi istanti, e il caso di un’intera squadriglia che da terra, in una base aerea, ha osservato una serie di mezzi estremamente luminosi in movimento ad una velocità molto superiore alle capacità di un velivolo convenzionale. E poi ancora, l’inutile tentativo di intercettare un oggetto non identificato che si è fatto beffe di alcuni jet militari inviati per inseguirlo.
UNA LUCE VERDE SOPRA LA CITTÀ DI NIIGATA: PROBABILMENTE, SOLO UNA METEORA
Non solo. Mentre ora il ministro si mostra scettico sulla questione UFO, un suo predecessore- Shigeru Ishiba- al contrario si sarebbe interessato del fenomeno. Esattamente come il Primo Ministro Shinzo Abe, sempre informato delle attività di ricerca del gruppo ufologico perché la moglie sarebbe molto attratta dalla materia, ha dichiarato Greg Sullivan. Non sarebbe neanche la prima “first lady” giapponese con questa passione: nel 2009, fece scalpore il libro della signora Miyuki Hatoyama, moglie dell’allora premier Yukio Hatoyama, nel quale raccontava il suo viaggio su Venere a bordo di un disco volante triangolare… Il marito fu poi costretto a smentirla, spiegando che si era trattato solo un sogno.
Insomma, gli ET e la loro (ipotetica) presenza tra di noi sembrano affascinare anche il Giappone, spesso teatro di strani fenomeni, come le sfere verdi apparse nei cieli di Niigata nel novembre 2016, i dieci globi bianchi sospesi sopra Osaka nel luglio dell’anno precedente o ancora le luci misteriose viste da decine di testimoni a Okinawa, nel gennaio del 2014-elenca Greg Sullivan. Avvistamenti frequenti tra la gente, ma sminuiti o negati dalle autorità competenti che, secondo l’ufologo americano trapiantato in Giappone, hanno relegato questo genere di notizie nell’ambito della superstizione. «Ma io ho attraversato il Paese in lungo e in largo, ho ascoltato le esperienze con gli UFO di molte persone: la gente vuole che siano diffuse tutte le informazioni».