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Steven Greer:«La macchina del tempo esiste già nei laboratori militari americani»

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Un dispositivo che sembra uscito da un film di fantascienza o dalla famosa serie tv “Doctor Who”. A parlarne, è proprio un dottore, molto noto tra gli appassionati della questione aliena e del relativo cover-up con il quale i Governi  l’avrebbero ridotta ad argomento da barzellette, ovvero Steven Greer. Il medico, fondatore del CSETI, il Centro per lo Studio dell’Intelligenza Extra Terrestre, nella sua lunga battaglia in favore della disclosure, di rivelazioni sugli Alieni ne ha fatte molte. Ma l’ultima- clamorosa- riguarda una macchina realizzata nel laboratori militari americani che permetterebbe di viaggiare nel tempo.

IL DOCTORN WHO VIAGGIAVA NEL TEMPO COSÌ...

IL DOCTORN WHO VIAGGIAVA NEL TEMPO COSÌ…

Non si tratterebbe di reali spostamenti avanti e indietro nella storia, ma della possibilità di vedere cosa è accaduto in un luogo specifico in un qualsiasi momento del passato. Greer ha descritto questa macchina delle meraviglie parlando in esclusiva con il quotidiano britannico Express: sarebbe stata progettata già negli Anni Settanta nei laboratori di White Oaks, nel Maryland, dove venivano sperimentate le armi più segrete. A metterlo a conoscenza dell’esistenza di questo dispositivo, un ex addetto dell’Intelligence della Marina degli Stati Uniti che ora collabora con lui e che, ai tempi, è stato testimone del progetto top secret. Lo chiamavano “il rumore bianco dello spazio-tempo”.

«In passato, c’era una struttura navale a White Oaks, poco distante da Washington. Nella struttura c’era un sistema elettronico in grado di estrarre informazioni da qualsiasi punto dello spazio nel quale, in passato, fosse accaduto qualcosa. In pratica, è possibile vedere cosa è successo un’ora fa nel luogo in cui ti trovi seduto. Oppure anche un secolo fa, mille anni fa o un milione di anni fa». Una tecnologia, spiega il medico americano, che funziona grazie all’entanglement quantistico, quel fenomeno studiato dalla fisica in base al quale due particelle continuano ad essere collegate e ad agire in modo sincrono anche se separate da enormi distanze nello spazio e nel tempo.

L'ENTANGLEMENT QUANTISTICO TRA DUE PARTICELLE

L’ENTANGLEMENT QUANTISTICO TRA DUE PARTICELLE

A ispirare questa sorta di macchina del tempo, sarebbe stata la cosiddetta Cronaca dell’Akasha, detta anche Memoria Akashica, un concetto diffuso in Occidente alla fine del XIX secolo dai seguaci della dottrina Teosofica che si rifacevano alla filosofia indiana. La memoria akashica è descritta come il luogo di archiviazione di tutti i pensieri, le parole, le emozioni, gli eventi che riguardano l’Umanità nel passato, nel presente e nel futuro: proprio attingendo a questo hard-disk eterico che registrerebbe tutti gli accadimenti del mondo, i mistici e i veggenti sarebbero in grado di trarre le loro informazioni. Va da sé che nessuno ha mai dimostrato l’esistenza di una realtà del genere, ovviamente.

Steven Greer  tuttavia, ritiene che proprio la Cronaca dell’Akasha permetterebbe di registrare ciò che si è verificato in un determinato posto: «Questo disco è memorizzato nello spazio inter-dimensionale e ci sono interfacce come quella sviluppata a White Oaks nel Maryland che può interagire con questo regno.» E alle possibili obiezioni riguardo l’assurdità di un’affermazione del genere, il dottore replica ricordando gli studi in corso per combinare la metafisica con la meccanica quantistica, attraverso lo sviluppo di sistemi elettronici capaci di interfacciarsi con i quanti del pensiero.

L'UFOLOGO STATUNITENSE STEVEN M. GREER

L’UFOLOGO STATUNITENSE STEVEN GREER

Non ultimo, in questo ambito, è il progetto Neuralink portato avanti dal gruppo di ricerca di Elon Musk, allo scopo di arrivare ad un collegamento a banda larga diretto tra il cervello e i dispositivi elettronici come smartphone e computer, per controllarli telepaticamente. Anche questa, a prima vista, sembra pura fantascienza. Eppure viene sperimentata nei laboratori più avanzati.  Per l’ufologo statunitense, le civiltà avanzate che popolano l’universo e ogni tanto si palesano sul nostro pianeta starebbero già usando tecnologie basate sulla coscienza, che sfruttano le proprietà della meccanica quantistica, per viaggiare nel cosmo e visitare la Terra: per Greer solo così si possono spiegare gli avvistamenti UFO e i contatti con creature aliene raccontati da un numero crescente di testimoni.

 Un argomento che ha affrontato nel suo ultimo documentario, “Incontri ravvicinati del quinto tipo: il contatto è iniziato”. In questo film, l’ufologo sostiene che sia proprio nella nostra coscienza la chiave con la quale gli esseri umani possono entrare in comunicazione con gli ET. «La mente non si limita al nostro nucleo cerebrale o ai corpi o allo spazio o al tempo», dice. Il quotidiano britannico, a corollario di questa sua convinzione, cita John Archibald Wheeler, professore dell’Università di Princeton: le leggi della meccanica quantistica dimostrano che le particelle atomiche esistono in stato di costante possibilità. Ad esempio, possono essere ovunque o in nessun luogo in entrambe le dimensioni- del tempo e dello spazio. Ciò che le fissa in una posizione è il pensiero attivo dell’osservatore, come uno scienziato in un laboratorio.

LE ASTRONAVI ALIENE USEREBBERO LA TECNOLOGIA DELLA COSCIENZA PER SPOSTARSI NEL COSMO

LE ASTRONAVI ALIENE USEREBBERO LA TECNOLOGIA DELLA COSCIENZA PER SPOSTARSI NEL COSMO

Sull’onda di simili affermazioni scientifiche, Steven Greer sottilinea quanto l’utilizzo della coscienza a scopi di spionaggio non sia una fantasia- esperimenti del genere sono stati al centro di programmi promossi dalla CIA già decenni fa e avrebbero dati buoni risultati attraverso il remote viewing, la visione a distanza- e che l’Intelligence da molto tempo prende l’argomento molto sul serio. «Né il tempo né lo spazio limitano la consapevolezza», ribadisce. E tornando alla macchina per vedere nel passato, afferma: «Ho già informato gli ex ministri della Difesa su questi progetti. Sono altamente classificati e non ne è al corrente nemmeno chi fa parte del Governo.»

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