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Gli UFO dell’Amazzonia, misteri e rivelazioni

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Settembre 1977:  sul tavolo della polizia di Belem- città dell’Amazzonia brasiliana- arrivano i primi rapporti che denunciano qualcosa di incredibile: gli abitanti di Colares, Mosqueiro e Ananindeua sono stati attaccati da raggi luminosi provenienti dal cielo. Le vittime di queste aggressioni, curate negli ospedali locali, presentano tutti gli stessi sintomi: anemia, febbre, vertigini, confusione mentale, oltre a segni di ustioni di primo grado in varie parti del corpo. Tra gli abitanti della regione costiera popolata per lo più da pescatori è il panico. Vengono visitati anche da psichiatri, sembrano affetti da isteria collettiva. Ma una dottoressa, a distanza di anni, ammetterà: «Avevano delle aperture parallele sulla pelle, come se li avessero bucati con gli aghi». Inizia così uno dei casi ufologici più intriganti e misteriosi mai avvenuti.

LE LUCI MISTERIOSE APPARSE NEL 1977 IN AMAZZONIA

LE LUCI MISTERIOSE APPARSE NEL 1977 IN AMAZZONIA

«Non dimenticherò mai il terrore impresso sui volti delle persone che dicevano di essere stati assalite da luci che scendevano dal cielo e succhiavano loro il sangue», ha dichiarato il giornalista Carlos Mendes, tra i primi ad occuparsi della storia: per il quotidiano per cui lavorava, “O estado de Parà,” ha intervistato almeno 80 testimoni. All’inizio, il fenomeno venne soprannominato “chupa-chupa” o “luce di vampiro”. Nessuno ne capiva l’origine. La popolazione era atterrita, credeva che si trattasse del diavolo in persona. Di notte, le famiglie accendevano i falò o facevano esplodere i fuochi d’artificio per tenere lontane quelle luci. Molti recitavano il rosario per scacciare il Maligno. Altri, giravano armati di bastoni e di pietre. Alla fine, su richiesta del sindaco, vennero coinvolte le Forze Armate. Le indagini vennero assegnate al capitano dell’Aeronautica Uyrangê de Hollanda Lima, a capo del Para-Sar, uno squadrone d’élite dell’Aeronautica brasiliana.

UNA GIOOVANE DONNA FERITA DA UNA SFERA LUMINOSA

UNA GIOOVANE DONNA FERITA DA UNA SFERA LUMINOSA

Con i suoi uomini trascorse molte settimane in questa area dell’Amazzonia. Con binocoli, macchine fotografiche e videocamere sempre in mano, perlustravano la zona costiera del Parà, interrogavano le vittime degli assalti, si appostavano scrutando il cielo notturno. Anche loro, spesso, videro, fotografarono e filmarono queste sfere di luce in rapido movimento. All’inizio di dicembre, però, le telecamere ripresero qualcosa di incredibile: a 70 metri dalla loro barca, Hollanda e il sergente João Flávio Costa di pattuglia con lui videro un oggetto lungo circa 100 metri in volo sopra del fiume Guajara-Mirim, con una forma che ricordava un pallone da rugby e un’intensa luce blu. Un vero UFO, dotato di un movimento intelligente. Ma quando, qualche giorno dopo, il capitano si presentò davanti al suo superiore per mostrargli le immagini, la reazione fu inaspettata: il brigadiere Protásio Lopes de Oliveira, comandante del 1° Comando aereo regionale (Comar 1), gli ordinò di sospendere la sua missione. Quel giorno- il 5 dicembre 1977- l’Operação Prato (Operazione Piatto, inteso come disco volante)  si concluse inspiegabilmente.

UN GIORNALE LéOCALE

UN GIORNALE LOCALE CON I VARI TESTIMONI

Venti anni dopo, tornato in abiti civili, l’ex capitano contattò il noto ricercatore brasiliano Ademar José Gevaerd, direttore della rivista UFO, per offrirgli un’intervista. Il giornalista si presentò all’appuntamento con un collega. Il militare in pensione raccontò loro di quell’avvistamento sorprendente («Quel mostro blu, sebbene emettesse un bagliore molto forte, poteva essere guardato direttamente senza bruciarsi gli occhi»,  disse) e di altri di cui era stato testimone diretto. Ammise di aver temuto di venire rapito. Rivelò poi ai due giornalisti che esisteva una mole di documentazione enorme raccolta in quei quattro mesi di indagine: più di 500 fotografie, 16 ore di filmati in formato Super 8 e Super 16, oltre 2 mila pagine di relazioni. Due mesi dopo l’intervista, Hollanda fu trovato impiccato in casa. «L’operazione Piatto è stata la più grande missione militare di ricerca sugli UFO al mondo», ha dichiarato Gevaerd alla BBC Brazil. Eppure, ancora oggi non esiste una spiegazione ufficiale, anche perché quel materiale scottante non è mai stato pubblicato.

IL CAPITANO HOLLANDA NEL 1997

IL CAPITANO HOLLANDA NEL 1997

Ufficialmente, tutte le informazioni raccolte durante l’indagine sono state inviate all’Archivio Nazionale di Brasilia– così ha assicurato l’Aeronautica militare che ha anche specificato di non disporre di personale qualificato in grado di stabilire la natura di quei fenomeni aerei. Tuttavia, una ricerca nell’Archivio non dà i risultati sperati: non c’è traccia delle 500 foto né delle ore di filmati citate da Hollanda. Dove sono finiti? Per gli ufologi brasiliani, i documenti dell’Operazione Piatto resi pubblici sono solo la punta dell’iceberg. Secondo Gevaerd, la figlia del brigadiere Protásio avrebbe visionato alcuni video: ha parlato di una astronave madre sospesa sopra il Rio delle Amazzoni. Un altro film mostrerebbe un UFO che si immerge nelle acque del fiume Tapajos in pieno giorno. «L’unica certezza che ho è che siamo di fronte a uno dei più grandi enigmi dell’ufologia»,  chiosa Gevaerd. Un enigma ancora in corso, visto che 40 anni dopo in Amazzonia gli avvistamenti sono ancora frequenti.

COSA ACCADE IN AMAZZONIA?

COSA ACCADE IN AMAZZONIA?

Proprio di questo parlerà Rony Vernet domenica 13 novembre, a Firenze, nel corso del decimo Meeting Internazionale “Figli delle Stelle” e del 23esino Convegno Ufologico del GAUS che si svolgeranno in simultanea. Ingegnere elettronico e informatico specializzato in telecomunicazioni e intelligenza artificiale, Vernet ha prestato servizio nella Marina Militare e lavora per il governo federale di Brasilia, È anche docente di fisica ed elettronica. Dal 2018 studia come ricercatore sul campo i fenomeni anomali segnalati nel grande paese sudamericano e ha ottenuto dal Governo oltre 120 pagine di documenti e 20 minuti di video relativi ai casi avvenuti in Amazzonia. È uno degli esperti intervenuti alla seduta straordinaria del Senato brasiliano del 24 giugno 2022. Obiettivo:  celebrare la Giornata Mondiale degli UFO e chiedere uno sforzo congiunto della politica e del mondo della scienza per far luce sul mistero legato agli oggetti volanti non identificati.

L'INGEGNERE BRASILIANO RONY VERNET

L’INGEGNERE BRASILIANO RONY VERNET

«Fenomeni anomali e incontri ravvicinati in Amazzonia. Le indagini ufficiali del governo brasiliano», questo il titolo della relazione che Rony Vernet presenterà al pubblico italiano. Ripercorrerà i fatti salienti dell’Operazione Piatto, mostrando i documenti che ha potuto consultare, ma si soffermerà anche su avvenimenti molto più recenti, compresi tra il 2014 e il 2016, quando è stata la comunità indigena dello Stato di Acre a segnalare la presenza di luci e velivoli sconosciuti, sui quali la polizia ha svolto varie indagini. Vernet coordina il Progetto Vigil, volto a creare una serie di stazioni di monitoraggio, dotate di telecamere sempre in funzione, per raccogliere dati e immagini. Lui stesso è stato testimone oculare di qualcosa di davvero inspiegabile. Lo ha raccontato proprio in diretta tv, durante la storica seduta del Senato, giurando davanti al Congresso nazionale e al popolo brasiliano di dire tutta la verità. Lo ha fatto consapevole che la sua credibilità di uomo di scienza e di funzionario governativo potrà spingere le istituzioni a prendere in serio esame la questione.

LA REGIONE AMAZZONICA DALL'ALTO

LA REGIONE AMAZZONICA VISTA DALL’ALTO

Ebbene, il 10 giugno 2021, alle 18:47, un enorme faro di circa 5 metri di diametro, con un colore e una luminosità simili alla ghisa, è apparso sulla sommità del colle noto come Cruzeiro. Emetteva un bagliore molto luminoso, ma lo si poteva fissare senza danni agli occhi. Quando la luce si è attenuata, Vernet ha preso il binocolo, fornito di uno zoom ottico sufficiente per permettergli di osservare i dettagli a una distanza di circa 18 metri. Non si aspettava certo di vedere questa scena: «Al posto di quella luce, c’erano esseri umanoidi stimati tra i 3 e i 5 metri di altezza, di colore nero opaco, i cui corpi erano fluidi come liquido e in grado di galleggiare. Luci più piccole, dello stesso colore della luce originale, accompagnavano questi esseri. Li vedevo guardare nella mia direzione, con l’aria di essere consapevoli della mia presenza. Sbalordito dall’ignoto, ho lasciato cadere a terra il binocolo, che era pronto per scattare delle fotografie con una camera agganciata. Così ho iniziato a filmare il fenomeno solo attraverso una fotocamera semi-professionale senza funzione di zoom. Registrazione storica, della durata di alcuni minuti, ma di scarsa qualità, a causa della distanza, stimata in 400 metri. Questo caso dimostra la difficoltà di fare una buona registrazione di questi fenomeni, a causa dell’errore umano. E impone la necessità di utilizzare stazioni di registrazione automatiche

LA LOCANDINA DEL MEETING DEL 13 NOVEMBRE 2022

LA LOCANDINA DEL MEETING DEL 13 NOVEMBRE 2022

Una testimonianza davvero sbalorditiva e coraggiosa. Insieme a Rony Vernet, al convegno di Extremamente e del GAUS ci saranno altri ospiti importanti che affronteranno temi di grande interesse. Degli avvistamenti UFO in Valmalenco parleranno Felice Sirtori, Filippo Sarpa e Pietro Marchetti; Franco Marcucci illustrerà la sua ricerca  sulle abduction; con Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu scopriremo le tracce di presenze aliene in Italia; un’intervista a Caterina Kolosimo ci permetterà di celebrare il centenario della nascita di suo marito, lo scrittore Peter Kolosimo, un pioniere della Teoria degli Antichi Astronauti; il professor Joaquim Fernandes, storico e antropologo portoghese, affronterà invece  la tematica delle apparizioni mariane con particolare riferimento a quella di Fatima.

IL LIBRO SU FATIMA SCRITTO DAL PROF. FERNANDES

IL LIBRO SU FATIMA SCRITTO DAL PROF. FERNANDES

“Quinta dimensione“- questo il titolo del meeting- vi dà dunque appuntamento per domenica 13 novembre, dalle 9:30 del mattino, nel cuore di Firenze presso l’Auditorium di Santa Apollonia, magnifico ex monastero delle Benedettine di epoca medioevale ora trasformato in museo. Dopo due anni difficili per le note problematiche sanitarie- anni durante i quali il convegno si è svolto in diretta streaming- abbiamo deciso di provare l’ebrezza di un meeting di nuovo in presenza. Ecco allora il link per prenotare un posto in sala: https://www.gaus.it/eventi/convegno-2022-quinta-dimensione/ Il pubblico potrà interagire con i relatori e fare domande. Vi aspettiamo numerosi, non mancate!

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