È notte fonda e le rotative hanno quasi finito di girare. In redazione si aspetta il giornale, fresco di stampa e odoroso di inchiostro. Per ingannare il tempo, c’è chi -usando dei cartoncini contrassegnati dalle lettere dell’alfabeto e un bicchierino di vetro chiamato, chissà perché, “tazzina”– prova ad evocare le anime dei morti con una seduta spiritica. E quelle anime rivelano verità imperscrutabili…
Un rito, questo, che alla fine degli Anni Settanta si ripeteva quasi tutte le sere a “La Prealpina”, il quotidiano di Varese. Le frasi che si componevano lettera dopo lettera (in italiano, in dialetto lombardo, ma anche in latino) provenivano sia da entità sconosciute sia da spiriti molto illustri. Uno di loro addirittura anticipò di 4 giorni chi sarebbe salito al soglio pontificio il 16 ottobre 1978… Un ricordo che è rimasto indelebile nella memoria di Flavio Vanetti, all’epoca giovane collaboratore del giornale varesino. Poi di strada ne ha fatta parecchia ed è diventato uno dei principali inviati sportivi del Corriere della Sera: ha girato il mondo per seguire la gare di Formula 1, il grande basket, la scherma, le Olimpiadi…E non si è ancora fermato.
Ma quelle sedute spiritiche Flavio non le ha mai dimenticate. Più di quarant’anni dopo, sono diventate il punto di partenza di un viaggio tra i misteri italiani che ha voluto condividere con me. A legarci, è la stessa passione per l’insondabile che ha spinto lui a creare il blog Mistero bUFO e la sottoscritta Extremamente, oltre che anni di amicizia. È così che è nato “I misteri della tazzina” (Minerva Editore), in vendita dal 5 luglio. Il libro si è sviluppato quasi da solo, storia dopo storia, testimonianza dopo testimonianza, in un ideale giro d’Italia alla ricerca di luoghi magici, presenze inquietanti, fenomeni inspiegabili, creature enigmatiche, realtà sconcertanti, esseri mostruosi. Sulla falsa riga- molto modestamente- di quanto realizzò il grande Dino Buzzati con “I Misteri d’Italia”.
«Ci siamo domandati se ci fossero le condizioni per effettuare una sorta di sequel dell’opera di Buzzati. Ci siamo ritrovati a raccontarci storie che abbiamo conosciuto e proposto in questi anni e la risposta è stata affermativa: con tutto il rispetto per il grande Maestro, e con l’umiltà di chi non ha la pretesa di competere con la sua narrazione straordinaria, un “viaggio” era possibile», dice Vanetti. E così siamo partiti, armati di coraggio e di un po’ di incoscienza, in questa avventura letteraria. Ogni capitolo è una tappa di questo tragitto e affronta un argomento diverso. Protagonisti, coloro che sostengono di vivere queste esperienze straordinarie e chi – senza preconcetti-cerca di trovarne una spiegazione. Abbiamo così dato voce a medium, veggenti, contattati, sensitivi, addotti, criptozoologi, ma anche a medici, psicologi, ricercatori, professori universitari. Personaggi già noti al grande pubblico e altri, invece, tutti da scoprire.
Vi porteremo dunque nel mondo della medianità grazie ai verbali originali di quelle sedute alla Prealpina che Flavio Vanetti ha recuperato, ma anche con la medium che sostiene di canalizzare lo spirito che in vita fu Gustavo Rol, figura carismatica del XX secolo. La possibilità che la morte non sia la fine di tutto (e che la vita non sia neppure una sola…) viene poi esplorata attraverso gli studi sulle NDE– Near Death Experiences, le esperienze di premorte- e l’ipnosi regressiva, una tecnica che permetterebbe di far emergere memorie di esistenze precedenti. La stessa tecnica che un numero crescente di psicoterapeuti utilizza per aiutare le presunte vittime di abduction. Rapimenti alieni, ma non solo, visto che con “I misteri della tazzina” conoscerete anche le testimonianze di coloro che avrebbero contatti diretti e consapevoli con gli Alieni– che vedono e che fotografano.
Credere oppure no? Una domanda scontata, ogni volta che si parla di fenomeni che destabilizzano le nostre certezze, che stridono con la nostra razionalità. Come quando ci si trova di fronte al soprannaturale, alla presunta capacità di alcune persone di interagire con i fantasmi, gli angeli o addirittura la Madonna. Oppure- ed è la faccia opposta di questa medaglia- quando ci si imbatte in luoghi carichi di negatività dove il Male sembra una presenza tangibile e creature spaventose mettono a dura prova la nostra capacità analitica. Una realtà “altra”, extra umana e extra dimensionale, che non riusciamo a comprendere solo perché limitati dai nostri cinque sensi e dalla materialità in cui siamo immersi?
Per quanto possa apparire strano, sono proprio le ipotesi scientifiche più azzardate, quelle avanzate dal fisica teorica e dalla quantistica, a postularlo, in una sorta di cortocircuito che ridà dignità e significato alla metafisica. Ed è proprio un uomo di scienza (che ringraziamo) ad aver scritto la prefazione a questo libro-inchiesta sull’invisibile. Si chiama Andrea Lani ed è un ingegnere aerospaziale torinese dal curriculum invidiabile, attualmente a capo di un progetto di ricerca all’ Università KU Leuven in Belgio. «Un libro che oso definire eccezionale, sia per il contenuto che per il tempismo», dice il dottor Lani.«In un periodo storico in cui la cosiddetta teoria delle stringhe e i più sofisticati modelli computazionali per simulare il cervello umano ammettono l’esistenza di 10 o più dimensioni, in cui la scienza mainstream parla di universo olografico e non-locale, dove la fisica dei quanti gioca un ruolo fondamentale nell’interpretare di fatto la realtà, diventa più che mai interessante investigare una grande varietà di fenomeni finora non spiegati.»
«La nuova piattaforma scientifica che si sta delineando appare adatta per spiegare forme di percezione extrasensoriale, l’interazione mente-materia, ma anche per ipotizzare l’esistenza di esseri intelligenti extra-dimensionali o inter-dimensionali, potenzialmente capaci di interagire con la nostra dimensione spazio-temporale. Il clima sta rapidamente cambiando per chi (incluso me stesso) voglia affrontare temi legati a Ufo e contatti con vita extraterrestre o ultra-terrestre, condividendo idee ed esperienze personali anche in ambiente accademico o professionale. In questo contesto globale mutato, “I misteri della tazzina” può contribuire ad aprire la mente di qualunque lettore, anche il più scettico, e nello stesso tempo può soddisfare anche il più avido e informato appassionato di misteri in tutte le sue forme», afferma l’ingegnere aerospaziale. Allora, siete pronti a partire con noi in questo viaggio verso l’ignoto? Be’, allacciate le cinture e… buona lettura!