Non capita spesso di sentire un uomo che ha dedicato l’intera vita allo studio e alla ricerca scientifica parlare di avvistamenti UFO, interazioni con intelligenze non umane ed esperienze paranormali. Ancora più insolito, è sentirlo parlare pubblicamente, ospite di uno dei più noti giornalisti investigativi al mondo, autore tra l’altro dell’intervista-scoop a David Grusch. Ecco perché l’ultima puntata del programma “Reality Check with Ross Coulthart” trasmesso da News Nation è davvero sorprendente. A rispondere, senza alcuna autocensura, a tutte le domande del reporter australiano è stato l’ingegnere aerospaziale Andrea Lani.
Il dottor Lani è uno dei nostri “cervelli in fuga”: torinese Doc, attualmente è manager di ricerca e team leader presso una delle più prestigiose università del Belgio. Membro dell’AIAA, coautore di oltre 100 articoli scientifici, in passato ha lavorato per il Von Karman Institute e ha svolto il suo post dottorato presso Stanford e NASA. Per oltre 20 anni ha guidato lo sviluppo di modelli/software per simulare i flussi ipersonici attorno ai veicoli spaziali. L’ho conosciuto casualmente nel 2023 (ma sicuramente lui direbbe che il caso non esiste…) ed è nata un’amicizia basata sul rispetto e sull’ammirazione reciproca: tra l’altro, mi ha fatto l’onore di scrivere la prefazione del mio libro “I misteri della tazzina”. Nelle nostre chiacchierate, Andrea mi aveva raccontato una serie di esperienze che definire straordinarie è limitativo, sulle quali da scienziato si interrogava per cercare una spiegazione, anche effettuando esperimenti e utilizzando le strumentazioni più avanzate in grado di vedere oltre il visibile.
Confidenze che ovviamente non ho mai rivelato. Ma oggi è Andrea Lani a uscire allo scoperto in questa intervista molto coraggiosa nella quale infrange il tabù che vuole il ricercatore scientifico rifiutare a priori tutto ciò che i nostri cinque sensi non sperimentano o che il mainstream non ammette. Rispondendo a Ross Coulthart, l’ingegnere aerospaziale ha rivelato di poter entrare in contatto con un mondo parallelo al nostro (affollato da molteplici entità molto diverse tra loro) grazie a una forma di meditazione profonda ispirata ai protocolli Stargate sviluppati negli Anni Settanta dalla CIA. Un metodo che si può apprendere e i cui effetti possono essere misurati usando le giuste tecnologie. E un filmato (realizzato a casa mia…) lo dimostrerebbe: quando le due telecamere sperimentali molto sofisticate (una iper-spettrale che opera sia negli ultravioletti che negli infrarossi e una polimetrica) riprendono me, tutto appare regolare; ma quando a essere ripreso è Andrea in fase meditativa, l’immagine è del tutto anomala.
Durante la puntata di Reality Check, Andrea Lani si è detto convinto che la sua carriera di ingegnere aerospaziale sia stata in qualche modo decisa quando era solo un bambino e ha raccontato: «Nel 1983, verso le 10 di una sera di agosto, dal balcone di casa vidi da vicino un oggetto luminoso in volo a circa 15 metri da terra che girava vorticosamente e oscillava lungo il proprio asse verticale: a un certo punto, si rimpicciolì fino a dissolversi. Io chiesi a mia madre cosa fosse, lei mi rispose che forse si trattava di una stella cadente. Io avevo solo 8 anni, ma sapevo che non poteva essere quella la spiegazione. In seguito, quando ho dovuto decidere cosa fare nella vita, ho scelto di studiare Ingegneria Aerospaziale perché volevo capire che cosa avessi visto quel giorno. Pur essendo un bambino, avevo compreso di essere stato di fronte a qualcosa di anomalo: era come se avessi potuto sbirciare da una porta che conduce da qualche altra parte». Insomma, quell’evento di 40 anni fa ha tracciato il suo percorso attuale.
Sono molteplici le esperienze incredibili (inclusa la premonizione di un evento drammatico poi puntualmente avveratasi) che Andrea Lani ha condiviso in questa intervista- ovviamente in inglese. Il pubblico italiano lo potrà però ascoltare durante la 12esima edizione del Meeting Internazionale “Figli delle Stelle” che si svolgerà in contemporanea con il 1° Congresso Ufologico Città di Torino il 5 e 6 ottobre. La due-giorni organizzata dal CUFOM insieme a Extremamente e Spazio Tesla, intitolata “L’universo svelato- Confronto tra Scienza e Ufologia”, vedrà infatti la partecipazione di relatori di fama internazionale.
Per il mondo scientifico, oltre ad Andrea Lani (che sarà presente in sala), dagli Stati Uniti si collegherà online il professor Avi Loeb, fisico e cosmologo della Harvard University, promotore del Galileo Project con lo scopo dichiarato di scovare e osservare un oggetto volante non identificato. Dei misteri delle antiche civiltà sudamericane parlerà poi la dottoressa Soraya Ayub, geologa e speleologa, mentre l’ingegnere elettronico Ennio Piccaluga (presidente onorario del CUFOM) parlerà delle anomalie marziane che indaga ormai da anni.
Ms i super-ospiti non sono finiti… Jaime Maussan, il celebre giornalista messicano che da 40 anni divulga in tv la questione aliena, affronterà via web uno degli argomenti più affascinanti e divisivi degli ultimi anni, ossia le Mummie Tridattili di Nazca. Con Roberto Pinotti, decano dell’ufologia italiana, scopriremo tutto sui cosiddetti X-File del Fascismo. Pietro Marchetti, presidente del GAUS, parlerà di un altro tema caldo, ovvero gli avvistamenti in Valmalenco, ultimamente al centro di molte polemiche. E ancora: Omega Click – il misterioso youtuber mascherato con oltre 200 mila follower- parteciperà al convegno con un video speciale, mentre Marco Radius (volto noto della contro-informazione su Internet) sarà in presenza. L’elenco dei relatori è ancora lungo: da Angelo Carannante, presidente del CUFOM, a Massimo Barbetta, esperto di miti egizi; da Massimo Tampieri, profondo conoscitore delle immagini lunari, a Umberto Morazzoni e Riccardo Tomasina, che si dedicano allo studio delle Sfere di pietra bosniache. E poi ancora: Vincenzo D’Amato, ipnoterapista che si è occupa di abduction; il giornalista Flavio Vanetti, creatore del blog “MisterobUFO”; Jerry Douglas, coinvolto da ragazzo nel Progetto Blue Book; Randy Cramer, sedicente ufficiale della Flotta Spaziale USA; Danny Sheehan, l’avvocato di Lue Elizondo che si batte per una autentica fase di disclosure.
Come se non bastasse, a questa lista di ospiti eccezionali si aggiunge uno dei personaggi più amati della tv italiana: Marco Columbro. Con la sua verve e la sua simpatia, renderà ancora più coinvolgenti queste due giornate, alternandosi tra platea e palcoscenico per presentare insieme ad Alberto Negri, presidente dell’associazione Spazio Tesla, e a me questo evento imperdibile. Il teatro, in pieno centro a Torino (è in via Andrea Doria 18), si trova a pochi minuti a piedi dalla stazione ferroviaria Porta Nuova; chi arriva in auto può utilizzare invece un comodo parcheggio sotterraneo. Nelle vicinanze, poi, ci sono bar e ristoranti per rifocillarsi durante le pause-pranzo. Per conoscere nel dettaglio il programma di sabato 5 e di domenica 6 ottobre, basta entrare nella pagina dedicata a “L’universo svelato- Confronto tra Scienza e Ufologia” che trovate sul sito del CUFOM. E sempre qui, si possono acquistare i biglietti per partecipare a questo appuntamento davvero senza precedenti. Noi ci saremo, vi aspettiamo!