A Torino l’evento “INTELLIGENZE NON UMANE E COSCIENZA”
12 Aprile 2025

Appuntamento in TV con “UFO- I casi Italiani”

15 Aprile 2025

Novità in Tv: ha preso il via “UFO- I casi Italiani”,  una nuova miniserie che ricostruisce alcuni incontri ravvicinati avvenuti nel nostro Paese provando a dare un’interpretazione complessiva del fenomeno. A trasmettere il programma è Focus, il canale del digitale terrestre dedicato alla scienza e alla storia, ma che da un po’ si occupa anche di argomenti fuori dal seminato (se non proprio pseudoscientifici , come sostiene il mainstream). Ma a quanto pare, sono temi con i quali ormai ci si deve confrontare per cercare di comprendere la realtà nella quale viviamo. E sono anche molto seguiti dal pubblico, visto che il palinsesto di Focus, il lunedì sera, in prima serata parte proprio con gli UFO di casa nostra per poi proseguire con “Alieni- I casi riaperti” e “Storie segrete”. Insomma, la pseudoscienza va bene, se fa audience…

LA SERIE DI FOCUS DEDICATA AGLI AVVISTAMENTI UFO IN ITALIA

«L’idea di questa miniserie nasce dalla consapevolezza che il fenomeno UAP/UFO, al di là delle sue interpretazioni, esiste almeno nell’immaginario collettivo», spiega Luigi Bignami, giornalista scientifico, tra gli autori del nuovo programma insieme a Fabio Fagone e Michelangelo Mignosa. «È un tema che affascina, incuriosisce e spesso divide. Focus, da sempre attento all’analisi rigorosa dei fenomeni, ha voluto affrontarlo con il suo approccio scientifico e metodologico: non per alimentare speculazioni, ma per cercare risposte. Per farlo, abbiamo dato spazio alle testimonianze di chi sostiene di aver vissuto incontri con UFO in Italia, cercando di esaminare questi racconti nel modo più serio e approfondito possibile. Il nostro obiettivo è stato quello di offrire al pubblico una visione documentata e obiettiva, che possa stimolare riflessioni senza perdere il rigore che caratterizza da sempre il canale Focus». Da un lato, quindi, i  racconti di avvistamenti e le testimonianze storiche; dall’altro, un’analisi approfondita dal punto di vista scientifico con interviste a professori di astrofisica, ingegneria aerospaziale, astrobiologia, psicologia ma anche a ricercatori in ambito ufologico e a giornalisti (come la sottoscritta…)

UN MOMENTO DELL’INTERVISTA A SABRINA PIERAGOSTINI

Ogni puntata affronta una vicenda: nell’episodio già trasmesso si è parlato degli avvistamenti UFO sull’Etna; nel secondo (in onda a Pasquetta), viene affrontato l’incontro ravvicinato di Cennina , nell’aretino, tra una contadina e due piccoli ET, vicenda immortalata dall’iconica copertina della Domenica del Corriere nel 1954; l’ultima puntata, in onda il 28 aprile, tratta invece il caso di Abbiate Guazzone, ossia l’UFO in panne, con tanto di equipaggio a terra, visto da un uomo nelle campagne di Varese nel 1950. Tutti episodi molto lontani nel tempo e senza più testimoni viventi. Inoltre, la miniserie (realizzata dalla casa di produzione Skylight Italia) dedica un approfondimento alla figura del celebre contattista siciliano Eugenio Siragusa, scomparso nel 2006. Chiamati ad esprimere le proprie opinioni in merito, gli ufologi Maurizio Verga (Presidente del CISU) e Salvatore Giusa (Presidente del CUS); i giornalisti Emilio Cozzi,  Orazio Valenti e Sabrina Pieragostini; lo scrittore Roberto La Paglia; lo storico dell’arte Walter Ceccarelli. Per il mondo accademico, sono stati interpellati Davide Gandolfi,  professore di Fisica all’ Università di Torino;  Nadia Balucani, docente di Astrobiologia all’Università di Perugia; l’astrofisico dell’INAF Jader Monari; il professore Filippo Maggi (ingegnere aerospaziale) e la dottoressa Stefania Carlotti , entrambi del Politecnico di Milano. 

LA CELEBRE COPERTINA DI WALTER MOLINO DEDICATA ALL’INCONTRO DI CENNINA

Ovviamente, i commentatori provenienti dal mondo scientifico non si sono sbilanciati troppo. Anzi. Hanno ripetuto, come al solito, che molto probabilmente esiste la vita extraterrestre e che forse ci sono anche civiltà dello spazio, ma non siamo mai entrati in contatto con loro. «Nessuno degli accademici intervistati si è dichiarato sostenitore dell’esistenza di UFO o UAP nel senso di visite extraterrestri sulla Terra», spiega infatti Bignami. «Tutti concordano sul fatto che i viaggi interstellari rappresentino una sfida immensa, sia per le distanze coinvolte che per le enormi difficoltà tecnologiche. L’ipotesi di sfruttare presunte finestre spazio-temporali, sebbene teoricamente ammessa dalla fisica, rimane più un concetto da fantascienza che una possibilità concreta, secondo gli esperti. Tuttavia, molti scienziati non escludono in assoluto l’esistenza di forme di vita intelligente altrove nell’universo. Anzi, considerando la vastità del cosmo, ritengono plausibile che la vita possa essersi sviluppata in altri sistemi. La questione centrale rimane però la possibilità che tali civiltà abbiano già raggiunto la Terra: su questo punto, il consenso è di un forte scetticismo. Mancano prove concrete e verificabili che supportino questa ipotesi, ed è per questo che il tema, pur affascinante, viene affrontato con estrema cautela.»

IL GIORNALISTA SCIENTIFICO LUIGI BIGNAMI

Verrebbe da dire: nulla di nuovo sotto il sole, almeno in Italia. Perché in altre realtà estere, invece, ci sono scienziati che hanno il coraggio di esaminare le prove (e ce ne sono), di analizzare i dati raccolti (anche questi non mancano) e di affrontare la questione senza tabù. Come il professor Kevin Knuth, docente di Fisica all’Università di Albany, già autore di uno studio sul celebre Tic-Tac del 2004, visto da vari piloti militari (incluso il comandante David Fravor), ripreso da una telecamera agli infrarossi FLIR e tracciato dai radar della portaerei Nimitz. Incrociando le testimonianze con i dati, il professor Knuth ha calcolato le caratteristiche dell’oggetto (o meglio degli oggetti sconosciuti osservati in diversi giorni). «Le accelerazioni stimate vanno da quasi 100 G a 1000 G senza disturbi atmosferici, senza boom sonici e senza evidenza di calore eccessivo.. (…)Le caratteristiche di volo estreme stimate  indicano che queste osservazioni o sono inventate e gravemente errate, oppure che questi velivoli esibiscono una tecnologia molto più avanzata di qualsiasi velivolo conosciuto sulla Terra. In molti casi, il numero e la qualità dei testimoni, la varietà dei ruoli che hanno avuto negli incontri e l’attrezzatura utilizzata per tracciare e registrare le imbarcazioni favoriscono quest’ultima ipotesi, secondo la quale si tratta effettivamente di mezzi tecnologicamente avanzati», scrive nell’abstract del suo articolo scientifico. Il 24 maggio a Torino, alla conferenza “Intelligenze non umane e Coscienza”,  il pubblico potrà ascoltare il professore,  in diretta dagli Stati Uniti, spiegare la fisica degli UFO.

IL FISICO AMERICANO KEVIN KNUTH

Chissà se il docente americano o uno degli altri ospiti internazionali del convegno torinese (l’astronoma Beatriz Villaroel, l’ingegnere aerospaziale Andrea Lani, la direttrice strategica della SOL Foundation Maura Mindrila, il fisico teorico Jack Sarfatti, il professor Corrado Malanga) riuscirà a far cambiare idea a Luigi Bignami, che dopo settimane di lavoro per realizzare la miniserie di Focus è rimasto scettico sulla possibilità che  gli UFO siano davvero prodotti di Intelligenze non umane. «Purtroppo, la mia opinione non è cambiata. Non ho trovato alcuna prova certa dell’esistenza di alieni sulla Terra, né tantomeno dell’incontro tra terrestri e civiltà extraterrestri. Ho analizzato numerosi racconti di testimoni, ma nessuno ha fornito elementi verificabili in grado di fugare ogni dubbio. Le fotografie? Aperte a mille interpretazioni. Gli eventi descritti? Spesso ambigui e difficili da ricostruire con certezza. Eppure, non smetto di cercare. Mi sarebbe piaciuto trovare almeno una testimonianza che ribaltasse la mia visione, ma non è successo—non ancora, almeno. Chi può dire che la prova definitiva non sia proprio dietro l’angolo, nascosta in un dettaglio ancora sfuggito, magari appena fuori dalla porta di casa?» L’importante è avere la voglia di guardare, senza pregiudizi e sempre con la mente aperta. 

L’APPUNTAMENTO DI TORINO DEL 24 MAGGIO 2025

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